Negli ultimi mesi ha visto aumentare notevolmente i suoi visitatori, il Museo Novecento è, a Firenze, una realtà museale in continuo mutamento, un’istituzione viva all’interno dell’ex Complesso delle Leopoldine in Piazza S. Maria Novella, che, sotto la direzione artistica di Sergio Risaliti ha messo l’acceleratore grazie a un approccio sistemico che coniuga dimensione permanente e attenzione al contemporaneo.
L’appuntamento è per venerdì 27 quando sarà inaugurato il nuovo tris di esposizioni temporanee , un format ormai consolidato che questa volta accoglierà per il ciclo Duel, Lucciole per Lanterne, la prima mostra europea dell’artista cinese Wang Yuyang curata da Lorenzo Bruni e ideata in collaborazione con la galleria Massimo De Carlo, il loggiato al primo piano per Ora et labora sarà trasformato dalla giovane artista italiana Rebecca Moccia con l’installazione Da qui tutto bene, mentre al primo e al secondo piano per Campo Aperto, l’artista italiano Lino Mannocci presenta Un matrimonio futurista, opere ispirate da uno dei matrimoni più celebri dell’arte, quello tra Gino Severini e Jeanne Fort, infine un nuovo appuntamento per la rassegna di video d’artista dal titolo Survival Strategies, concepita da Beatrice Bulgari per In Between Art Film a cura di Paola Ugolini.
L’opening delle mostre che rimarranno aperte al pubblico fino al 16 gennaio 2020 sarà l’occasione in cui verranno presentatela guida catalogo della Collezione Della Ragione a cura di Sergio Risaliti, la prima guida ufficiale del museo dalla sua apertura e un book sottoforma di diario dei cinquanta eventi che hanno animato gli spazi del museo in tutto il 2018 e nella prima metà del 2019, la pubblicazione riunisce tutti i saggi e le riflessioni d’artista pubblicati dal nuovo corso avviato dalla nuova direzione artistica e dal suo team di curatrici del Museo.
“ Il Museo del Novecento – ha detto Tommaso Sacchi Assessore alla Cultura del Comune di Firenze in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo ciclo espositivo – prosegue sulla strada impostata dell’avvicendarsi di mostre e cicli espositivi sempre in divenire, non statici, un’offerta qualificata che mette insieme i grandi maestri del nostro tempo con i giovani emergenti. E il risultato è che il museo cresce anche nei numeri: lo scorso agosto ha registrato una crescita del 30 per cento dei visitatori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 60 per cento sul 2017. Il Comune continua quindi a credere e investire in questo prezioso e significativo tassello culturale della nostra città”.
“ Poche realtà museali italiane operano a 360° come fa il Museo Novecento. – ha detto il direttore artistico Sergio Risaliti – La nostra proposta scientifica e didattica si fonda su almeno quattro punti fondamentali: valorizzazione della collezione permanente, aggiornamento a colmare lacune che sussistono nella collezione e nelle cultura generale, mediazione culturale, un importante lavoro editoriale. Il tutto all’insegna della fluidità, degli incroci e delle corrispondenze. Ecco finalmente un museo internazionale che si apre al mondo e cerca in ogni evento un più solido e felice radicamento nella storia locale, reinventando la dialettica tra presente e passato. Il pubblico apprezza quello che stiamo facendo e i numeri lo dimostrano”.