Sulle tracce di Adelia Noferi. Il 2 marzo un incontro online nel centenario della nascita

Il 2 marzo Fondazione il Fiore e Dipartimento di Italianistica dell’Università di Pécs organizzano un incontro online in ricordo dell’importante studiosa fiorentina, che è stata professore di letteratura italiana all’Università di Firenze e ha lasciato una traccia indelebile nel rinnovamento delle metodologie critiche italiane. Intervengono Luigi Tassoni, Eszter Rónaky e Paolo Rigo. Introduzione di Maria Giuseppina Caramella.

 «Un’intellettuale, una studiosa e un critico, che con grande genialità e con una discrezione rarissima ha introdotto nelle nostre moderne metodologie di lettura un metodo interdisciplinare che coinvolge, ai massimi livelli, conoscenze scientifiche, psicoanalitiche, filosofiche, storiche, e naturalmente letterarie».

Così Luigi Tassoni, critico e semiologo che ha diretto dal 1994 a quest’anno il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Pécs, ricorda la figura di Adelia Noferi (Firenze 1922-2014) a cui il suo dipartimento e la Fondazione il Fiore di Firenze dedicano nel centenario della nascita un incontro in diretta online su Zoom, intitolato “Sulle tracce di Adelia”, mercoledì 2 marzo 2022 dalle ore 16 (link: https://zoom.us/j/99026233140?pwd=cjUvSVNqWWRpUjh2Tm9qNzJ6Znpwdz09 – ID Riunione 990 2623 3140 – Passcode 955087).

Un’occasione per rievocare con un ritratto a tutto tondo l’ex professore di letteratura italiana e letteratura italiana moderna e contemporanea dell’Università di Firenze, deceduta nel 2014 all’età di 92 anni, e il suo contributo fondamentale al rinnovamento delle metodologie critiche italiane. «La saggistica di Noferi – spiega infatti Tassoni – è oggi attualissima e fondamentale per chi intenda comprendere criticamente autori come Dante, Petrarca, Giordano Bruno, Foscolo, Leopardi, Bigongiari, i poeti contemporanei, sui quali ha scritto pagine memorabili e per molti aspetti incisive e al tempo stesso dotate di un linguaggio impeccabile ed elegante, non indulgente e appassionato».

Gli interventi saranno tenuti da Luigi Tassoni, che è stato grande amico di Adelia Noferi e «tratterà tre elementi focus»: l’idea del mondo e della letteratura di Adelia Noferi; la sua curiosità mai convenzionale di critico; i suoi maestri e amici, nomi che valgono un percorso ideale nella storia del Novecento, fra i quali anche il poeta Alberto Caramella, creatore della Fondazione il Fiore. Seguirà la relazione “Un’allegoria, un’esegesi. Su Adelia Noferi e il Petrarca latino” dello storico della letteratura Paolo Rigo, ricercatore in Letteratura Italiana presso il DSU dell’Università di Roma Tre e Chercheur associé del CERLIM della Sorbonne Nouvelle. E infine l’intervento di Eszter Rónaky, critico e contemporaneista che insegna Storia della letteratura italiana, Storia della critica e Traduttologia all’Università di Pécs, la quale si soffermerà su un aspetto importante degli studi di Adelia Noferi: il Novecento, affrontato attraverso l’opera di grandi poeti, da Ungaretti fino a Zanzotto, che rivela anche «un percorso poco noto prima dei suoi saggi, ovvero quello delle poetiche critiche novecentesche che hanno come substrato la poesia e la riflessione di Petrarca».

Nell’introduzione all’incontro la presidente della Fondazione il Fiore Maria Giuseppina Caramella illustrerà il senso di questa iniziativa che nasce sotto il segno dell’amicizia, quella in particolare antichissima tra Adelia Noferi e Alberto Caramella, di cui ricorre il 2 marzo il compleanno. Noferi è stata tra i primissimi, acuto e coinvolto critico dell’opera poetica di Caramella, al quale ha dedicato pagine di grande interesse. Durante l’introduzione verranno mostrate alcune foto di Adelia in occasione di iniziative della Fondazione il Fiore e alcune testimonianze fotografiche della loro corrispondenza.

Per ulteriori informazioni, Fondazione il Fiore. Tel.: 055-225074

 

 

ADELIA NOFERI, già professore di letteratura italiana e letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze, è figura fondamentale del rinnovamento delle metodologie critiche italiane. Le sue opere, a partire da L’«Alcyone» nella storia della poesia dannunziana (1946), hanno segnato importanti tappe nella storia della critica contemporanea. Ricordiamo: L’esperienza poetica del Petrarca (1962), Il gioco delle tracce (1979), Riletture dantesche (1988), Soggetto e oggetto nel testo poetico (1997), Frammenti per i fragmenta di Petrarca (2001), Piero Bigongiari. L’interrogazione infinita. Una lettura di «Dove finiscono le tracce» (2003). Il suo saggio Le poetiche critiche novecentesche, originariamente edito nel 1970, è stato ripubblicato con un capitolo aggiunto nel 2004. Adelia Noferi è scomparsa nel 2014 all’età di 92 anni.

Lascia un commento