In attesa dell’apertura al pubblico del Nuovo Museo dell’Opera del Duomo di Firenze in programma per il prossimo 29 ottobre alcune straordinarie immagini scattate da Claudio Giovannini ci offrono un anticipo del dietro le quinte di quello che sarà uno degli eventi più importanti dei prossimi appuntamenti d’arte nel capoluogo toscano. La più importante collezione al mondo di scultura sacra medievale e rinascimentale fiorentina che vanta capolavori di Donatello, Michelangelo, Lorenzo Ghiberti, Luca della Robbia, Arnolfo di Cambio, Andrea Pisano, Antonio Pollaiuolo, Andrea del Verrocchio e molti altri ancora avrà un nuovo allestimento e proprio in questi giorni sono state liberate dagli imballaggi di protezione e sistemate nella collocazione definitiva le sedici monumentali statue commissionate dall’Opera di Santa Maria del Fiore per il Campanile di Giotto tra il 1330 e il 1430 e i due Evangelisti di Donatello e Nanni di Banco scolpiti per la facciata del Duomo di Firenze tra il 1408 ed il 1415. Tra i Profeti di Donatello qui ritratti, l’Abacuc, avvolto in una lunga tunica che cade dalla spalla sinistra con profonde pieghe e Geremia, in cui l’artista, rispetto alle precedenti opere, raggiunge elevati livelli di intensità espressiva in particolare nell’esito del volto, con i muscoli del collo contratti, la fronte corrucciata e le labbra serrate. E’ a lui che Michelangelo si ispirò per la realizzazione del David.