Riportare le pale d’altare nelle chiese per le quali furono realizzate, un atto di coraggio da parte dei musei statali che nelle loro sale ospitano tali opere o che li detengono, ma senza averne la proprietà, nei loro depositi. L’idea è stata lanciata nei giorni scorsi dal Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt che ha indicato anche un’opera, la Madonna Rucellai di Duccio da Buoninsegna esposta agli Uffizi ma proveniente dalla Basilica di Santa Maria Novella e ha subito alimentato un dibattito con chi accoglie con favore questa proposta e altri che non la reputano attuabile.
La cerimonia di apertura delle Gallerie degli Uffizi con la presenza sia del Direttore Schmidt che del cardinale arcivescovo Giuseppe Betori è stata anche l’occasione per ritornare su questo tema. “ Il dibattito ha preso inizio con le valutazioni del caso, a partire dalla sicurezza e da tutte le disposizioni di legge.– ha commentato Eike Schmidt – Ha avuto la sua funzione e continuerà nelle prossime settimane. Intanto agli Uffizi stiamo pensando a una mostra, da tenersi tra un anno o due, sulle opere della Chiesa presenti nei depositi e che non sono mai state viste, il materiale per farla c’è.”
“Non sono decisioni che si improvvisano – ha precisato il Cardinale Giuseppe Betori,- oltre ai criteri generali come la sicurezza bisogna tener conto della contestualizzazione comunitaria. Ci sono centinaia di pale nei depositi, riportiamoli a vivere in un contesto religioso e culturale adeguato. Ogni intervento va misurato perché non diventi un corpo estraneo religiosamente e culturalmente, bisogna riflettere per ogni situazione.”