“Saremo pronti ad ospitare nuovamente i visitatori dal 13 febbraio 2021. In questo periodo – dichiara il Direttore Cecilie Hollberg – la Galleria dell’Accademia è rimasta chiusa per ovvi motivi ma in realtà non ci siamo fermati un attimo. Ne abbiamo approfittato per portare avanti e iniziare cantieri che, come già comunicato più volte, sono fondamentali a migliorare lo stato di salute della Galleria e delle sue preziose collezioni. Non avendo il museo alcun deposito, è stata una vera sfida ricollocare le oltre 450 opere della Sala del Colosso e della Gipsoteca. In mancanza di pubblico, sono i modelli di Lorenzo Bartolini a popolare ed arricchire il nostro percorso espositivo e i dipinti del ‘500 risplendono di un’altra luce nelle sale delle mostre temporanee. Una nuova Galleria dell’Accademia, eccezionalmente per il tempo della durata dei lavori che proseguiranno dietro le quinte. Invito tutti a venire a vederla.”
Con la chiusura della Sala del Colosso, oggetto di un restauro architettonico strutturale, tutti i dipinti qui conservati – a parte alcuni di grandi dimensioni – sono stati spostati negli ambienti dedicati generalmente alle esposizioni temporanee. Una raccolta straordinaria, una vera e propria summa della pittura fiorentina del Quattrocento e del primo Cinquecento, che, grazie a una visione ravvicinata, a un diverso allestimento e ad una illuminazione più accurata, riacquista tutta la sua preziosità, evidenziando particolari che sfuggivano nella precedente sede. Pensiamo, per esempio, alla Tebaide, di Paolo Uccello, di cui possiamo finalmente godere le delicate sfumature dei colori che fino adesso si erano perdute.
I busti in gesso di Lorenzo Bartolini che ritraggono nobildonne e nobili, intellettuali, ninfe e figure mitologiche, musicisti dell’epoca, abitualmente poco visibili perché posti su alte mensole, assieme alle sculture monumentali e ai bassorilievi sempre in gesso, che albergavano nella Gipsoteca, saranno situati in sale diverse del museo, raggruppati per sezioni tematiche.
Con l’occasione sarà riaperta anche la collezione degli strumenti musicali, un vero gioiello che raccoglie pezzi straordinari appartenuti alle famiglie granducali dei Medici e dei Lorena, passati successivamente al Conservatorio Luigi Cherubini, tra cui ricordiamo la viola, costruita da Antonio Stradivari, unica al mondo per il suo stato di conservazione originale.
Questo allestimento della Galleria dell’Accademia è assolutamente unico e finalizzato al periodo di durata dei diversi cantieri che termineranno a luglio del 2021, quando finalmente si potrà inaugurare un nuovo impianto di climatizzazione funzionante in tutte le sale del museo, una nuova illuminazione, un percorso museale ridefinito e più godibile per il pubblico.