Domani alle ore 18.30 presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano in Via Palestro, 16, nella Sala da ballo ci sarà la presentazione del volume “Pietro Consagra Vita Mia” edito da Skira con gli interventi di Luca Massimo Barbero autore della postfazione, Mario Cucinella, Alberto Fiz e Andrea Kerbaker.
Pietro Consagra è uno scultore universalmente noto per l’originalità delle sue proposte e delle sue realizzazioni. In queste pagine, pubblicate per la prima volta da Feltrinelli nel 1980 e oggi riproposte da Skira, vuole raccontare se stesso, quel che ha fatto, visto, vissuto, non tanto e non soltanto in quanto artista ma in quanto uomo. In un’esposizione assai sobria ma mai reticente, Consagra ci dice la sua vita: Mazara del Vallo, suo luogo natio, l’infanzia e la giovinezza nella povertà e al tempo della guerra; la scoperta delle potenzialità d’arte che erano in lui, i primi disegni, le prime sculture, lo sbarco degli Alleati in Sicilia; il trasferimento a Roma nel ’44, la milizia nel Partito Comunista nell’immediato dopoguerra, i sodalizi e le inimicizie, le propensioni e le idiosincrasie, le polemiche a proposito della questione del “realismo” e dell’“astrattismo”; il distacco dal Pci e anzi dalla politica militante; il matrimonio con un’americana, i figli, il successivo venir meno della compagine famigliare; l’incontro con un’altra compagna e con una nuova comprensione del rapporto con la donna – e l’affermazione sua personale, intanto, nel contesto dell’arte internazionale, sino al 1980.
Destano grande interesse le pagine dedicate alla “politica culturale” nell’area della sinistra del primo dopoguerra. La ricostruzione di Consagra è la prima che ne dia conto dall’interno non senza qualche sobrio ricorso a un’aneddotica che ci restituisce al vivo personaggi e situazioni di quell’epoca.
Una scelta di fotografie e di disegni documenta momenti fondamentali della vita e della produzione di Consagra, e una compendiosa scheda finale indica le fasi e le ragioni della sua traiettoria d’artista.