“Piazze d’Italia” è il progetto della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma dove critici letterari, storici dell’arte, filosofi, architetti e urbanisti, su invito della direttrice Cristiana Collu, hanno indagato l’arte di Giorgio de Chirico in relazione al tempo della “sospensione” e del “disorientamento” che stiamo vivendo in questi giorni di isolamento.
Le piazze italiane, oggi vuote, immobili e silenziose, dove il tempo sembra essersi fermato, molto hanno in comune con le piazze metafisiche della pittura di Giorgio de Chirico, custodite alla Galleria nazionale.
Sono quelle piazze che, in un continuo gioco di analogie e rimandi tra arte e realtà hanno ispirato i testi di Gabriele Simongini “Il presagio delle Piazze d’Italia”; Fabio Benzi “Le Piazze d’Italia e Gli archeologi; Paolo Picozza “Le Piazze d’Italia, La metafisica ai tempi del Coronavirus”; Marcella Cossu “La visione pittorica di Giorgio de Chirico”; Franco Purini “In attesa della arti”; Franco Rella “Nel tempo senza tempo”; Valerio Paolo Mosco “Piazze d’Italia”; Valeria Lupo “Le Piazze d’Italia di de Chirico e le città del silenzio” ; Massimo Licoccia “La piazza dell’architetto e dell’artista”; Andrea Cortellessa “La natura convalescente” e Anton Giulio Onofri “Roma città chiusa”.
Il risultato è una profonda riflessione sulle sensazioni di isolamento e disorientamento generate dal deserto urbano con cui siamo chiamati a misurarci in questi giorni. Ma anche un’indagine sul tempo, quello della quarantena indotta dalla pandemia, dove le giornate sembrano sospese, immobili e all’apparenza ripetitive. Il vuoto urbano e la sospensione temporale, due concetti che per questo progetto pubblicato sul blog della Galleria nazionale (https://
“Ma dove sono finiti tutti? sono altrove oppure sono dentro questi edifici e tutto ci appare sospeso, vuoto…” sono queste le parole scelte delle direttrice Cristiana Collu che aprono il nuovo video https://youtu.be/
Questo e molti altri progetti digitali delle istituzioni culturali italiane sono raccolti sulla pagina www.beniculturali.it/