Mostre. Angeli Festa e Schifano da Farsettiarte a Cortina è in mostra la Scuola di Piazza del Popolo

Piazza del Popolo a Roma, il Caffè Rosati negli anni Sessanta diventa il luogo d’elezione per l’avanguardia della cultura italiana, artisti, scrittori, critici, letterati, ma anche  galleristi e collezionisti,  è qui che si ritrovano e si confrontano, in uno scambio di idee e di pensieri che determinerà la nascita di una delle esperienze più interessanti dell’Italia del secondo dopoguerra. Per alcuni di loro si tratterà di un’amicizia destinata a durare nel tempo , un sodalizio umano e artistico che ha come protagonisti Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano ed è a loro che Fasettiarte, nella sede di Cortina, dedica una esposizione che sarà inaugurata sabato 23 febbraio alle 18.00.

Al gruppo si unirono altri artisti della scena italiana come Giosetta Fioroni, Pino Pascali, Sergio Lombardo, Renato Mambor, Cesare Tacchi, Enrico Manera, al punto che negli anni a seguire si parlò di una vera propria corrente artistica,  la “Scuola di Piazza del Popolo”. In quel periodo la capitale è una città dinamica e simbolo di un ritrovato benessere e di un forte desiderio di rinnovamento. Esplode la voglia di vivere, di godersi la vita, lasciandosi alle spalle gli orrori della guerra, è la Roma della “Dolce vita” celebrata da Federico Fellini. Interpreti di questo clima sono i tre artisti che per il loro stile di vita ribelle e trasgressivo non tardarono ad essere etichettati come “maledetti” e con il loro lavoro metteranno le basi per le ricerche estetiche che caratterizzano le opere dei decenni successivi.

Vediamo in breve alcune note che caratterizzano l’arte dei tre protagonisti della mostra di Farsettiarte. Franco Angeli nasce a San Lorenzo, quartiere popolare di Roma nel 1935. Si avvicina alla pittura da autodidatta e dopo gli inizi informali inizia a utilizzare sulle tele i simboli del suo tempo del potere politico ed economico e   gli emblemi della Roma capitolina. Svastiche, falci, martello, l’aquila e half-dollar, spesso questi simboli vengono riprodotti con delle mascherine e vernice spry, veli e tessuti trasparenti lasciano intravedere le sagome decise, nella fase successiva altre suggestioni di carattere più ludico e metafisico faranno la loro comparsa, su campiture piatte e brillanti secondo una progressiva geometrizzazione dell’immagine. L’artista morirà a Roma nel 1988.

Tano Festa nasce a Roma nel 1938, l’unico dei tre che ha studi artistici alle spalle e che si diploma in fotografia all’Istituto d’Arte. Nella prima fase della sua produzione artistica sviluppa una ricerca sull’oggetto di uso comune ricostruendo persiane, porte, finestre, armadi e dipingendoli, ormai spogliati da ogni funzione e destinati ad una dimensione altra data dalla pittura. Accanto alle esperienze oggettuali inizia un dialogo che proseguirà per tutta la sua carriera con la tradizione artistica italiana, in particolare con Michelangelo e con gli affreschi della Cappella Sistina che diventano autentiche immagini pop. Dopo un periodo di isolamento, negli anni ’80, vivrà un momento di felicità creativa in cui la pittura si fa più libera e gestuale, tra le serie di questa fase ricordiamo i “Cardinali”, le “Piazze d’Italia”, fino al gesto liberatorio dei “Coriandoli”. Tano Festa morirà a Roma nel 1988.

Mario Schifano nasce in Libia a Homs nel 1935, il padre lavorava infatti come archeologo nel sito di Leptis Magna, a Roma troverà un impiego come restauratore al Museo Archeologico, qui inizierà a disegnare e a dipingere. Esordisce con una produzione di dipinti monocromi su cui si stagliano lettere e cifre che attirerà l’interesse della critica e del mercato italiano e straniero. Soggiorna in America e stringe legami con le più importanti personalità artistiche e intellettuali, sulle tele appaiono insegne e scritte pubblicitarie, citazioni e riflessioni sul Futurismo. Attratto dal mondo dei media, fotogra, realizza cortometraggi e film, dalle immagini che scorrono dagli schermi televisivi, sempre accesi in casa e in studio, le suggestioni che riporterà sulla tela. Negli anni ’80 la pittura invade la cornice in una felicità creativa dove le suggestioni pop si fondono alla materia e al gesto con leggerezza nella volontà di rappresentare le cose per quello che sono. Mario Schifano morirà a Roma nel 1998.

Angeli-Festa-Schifano

Galleria Farsettiarte- Cortina d’Ampezzo – dal 23 febbraio al 10 marzo 2019- www.farsettiarte.it

 

 

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