Sabato 18 maggio alle ore 18 alla presenza dell’artista, la storica Galleria Giraldi inaugura una personale del maestro Riccardo Guarneri con l’esposizione di oltre quaranta opere, della collezione della galleria, che attraversano l’intero arco della produzione dell’artista fiorentino, dal 1963 sino ad oggi.
La raccolta, che testimonia sessanta anni di collaborazione tra la Galleria e l’Artista, offre un vasto panorama della evoluzione poetica e del linguaggio fortemente personale del pittore, rivolto, fin dalle prime opere, ad indagare la luce ed il segno. Luce che si identifica col “colore-luce” ottenuto per trasparenze dal bianco della tela sottostante.
La mostra prende il via con un’opera del 1963 e procede con quelle degli anni della Biennale di Venezia del 1966 dove la composizione geometrica è messa in discussione da un equilibrio instabile. Le opere degli anni Settanta, che rappresentano il momento più rigoroso dell’artista, raggiungono una magistrale assolutezza tra luce e struttura. Dagli anni Duemila la ricerca si esprime con immagini contrastanti tra razionalità e sentimento, struttura compositiva e sensazioni cromatiche di luce che si fondono con perfetto equilibrio.
Negli ultimi anni la Pittura Analitica, di cui Guarneri ha fatto parte e di cui è stato un precursore, è stata oggetto di un rinnovato interesse critico sia in Italia che all’estero con esposizioni ed eventi in importanti musei e gallerie. A questa sono collegati importanti movimenti artistici europei come il gruppo Support/Surface in Francia e la Pittura Radicale in Germania, nonché il Minimalismo americano.
Nel 2017 la Biennale di Venezia (ove già nel 1966 era stato invitato) lo inserisce all’interno della mostra internazionale Viva Arte Viva a cura di Christine Macel.
Il Museo Novecento a Firenze gli dedica fino al 30 maggio la mostra personale dal titolo “Pittura Pittura”.
RICCARDO GUARNERI – NOTE BIOGRAFICHE
Nato nel 1933 a Firenze, dove vive e lavora, Riccardo Guarneri inizia a dipingere nel 1953, alternando la pittura all’attività musicale. Dopo una breve stagione informale, dal 1962 intraprende una ricerca fondata sul segno e sulla luce, intesi come principali oggetti di studio all’interno di un impianto geometrico minimale. Esordisce all’Aja nel 1960 con la prima mostra personale. Sei anni dopo partecipa alla Biennale di Venezia e alla mostra Weiss auf Weiss alla Kunstalle di Berna. Nel 1967 è invitato alla Biennale di Parigi nella sezione “Nuove Proposte”. Nel 1972 tiene la prima antologica al Westfalischer Kunstverein di Münster. Nel 1973 e nel 1986 partecipa alle Quadriennali di Roma e nel 1981 espone al Palazzo delle Esposizioni nella mostra Linee della ricerca artistica in Italia 1960-1980, che sarà ospitata anche alla Kunsthalle di Colonia nel 1997. Nel 2000 realizza il progetto per il mosaico di 24 mq della stazione Lucio Sestio della metropolitana di Roma. Nel 2004, presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, si tiene la mostra antologica Contrappunto luce che viene accompagnata da un catalogo con saggi critici di Giovanna Uzzani e Maria Grazia Messina. Dalla metà degli anni 2000, nell’ambito di un rinnovato interesse critico sulla pittura analitica, partecipa a numerose mostre collettive, in Italia e all’estero, tra cui quelle presso la Galleria d’Arte Moderna di Udine, la galleria Mazzoleni Art di Londra, Palazzo della Gran Guardia di Verona, la Galleria Mazzoleni di Torino, Villa Contarini e Rocca di Umbertide. Negli stessi anni espone in numerose mostre personali in Italia e all’estero. Nel 2007 partecipa a Pittura Analitica, anni ’70 al Palazzo della Permanente di Milano, l’anno successivo è tra gli artisti di Pittura Aniconica presso la Casa del Mantegna di Mantova e nel 2011 prende parte a Percorsi riscoperti dell’arte italiana – VAF-Stiftung 1947- 2010 al Mart di Trento e Rovereto. Nel 2017 torna alla Biennale di Venezia all’interno della mostra internazionale Viva Arte Viva a cura di Christine Macel. Nel 2016/2018 tiene personali a New York e Londra. Recentemente il Museo del Novecento di Milano ha inserito una sua grande opera nell’ambito della riorganizzazione del percorso museale. Alla carriera artistica ha affiancato quella di docente, insegnando pittura nelle Accademie di Belle Arti di Carrara, Bari, Venezia e Firenze. Guarneri è inoltre Accademico Emerito per l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.