Middle East Now – The Colors of Feelings stasera nel piazzale degli Uffizi per Apriti Cinema

Con inizio alle ore 22.00 – Ingresso libero (fino ad esaurimento posti)

‘Tshweesh’ di Feyrouz Serhal è il corto libanese che inaugura la mini-rassegna ‘Middle East Now / The Colors of Feelings’, proposta dal festival fiorentino che porta nel capoluogo toscano i temi del Medio Oriente contemporaneo, martedì 26 giugno (ore 22.00, ingresso libero) nel cartellone di ‘Apriti Cinema’, arena cinematografica estiva al piazzale degli Uffizi. Ad introdurre la serata sarà il giornalità e scrittore Jacopo Storni.Attraverso il cinema e lo storytelling tematico dei colori, la rassegna  Middle East Now / The Colors of Feelings racconta il Medio Oriente di oggi: protagonista della prima serata è il colore BLU, che esprime ricerca di pace, sicurezza, libertà, protezione.

In ‘Tshweesh’ di Feyrouz Serhal (Libano, Germania, Spagna, Qatar, 2017, 24’), i mondiali di calcio stanno per iniziare e anche a Beirut il pubblico attende ansioso il grande evento. Da sempre il campionato è un elemento unificante, che fa passare in secondo piano qualsiasi altra cosa. Ma a Beirut il presente di guerra non ci sta a lasciare il passo allo sport. La telecronaca della prima partita sembra interrotta da strane onde audio. La frustrazione nell’aria aumenta, lasciando il posto a un evento ancor più grande…

A seguire ci sarà il film ’69 minutes of 86 days’, di Egil Haaskjold Larsen (Siria, Norvegia, 2017, 71’), uno dei documentari che meglio racconta le difficoltà fisiche e mentali dell’immigrazione, vissuta attraverso gli occhi di una bambina. In fuga dalla Siria devastata dalla guerra, Lean ha 3 anni e cerca di farsi strada attraversando un’Europa nel caos. Questo incredibile e pluipremiato documentario segue la piccola protagonista per 69 minuti dei suoi 86 giorni di viaggio, durante i quali capirà la gravità della situazione nella quale lei e la sua famiglia si trovano. Ma la meraviglia infantile le darà il coraggio di andare avanti,  con un grande senso di speranza, verso suo nonno che vive in Svezia.

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