Il 21 aprile all’Istituto Francese di Firenze, incontro con lo scrittore italiano Michele Baraldi, residente a Parigi, per la nuova edizione del suo romanzo. Introduce Silvia D’Intino, Maria Teresa Telara legge pagine del libro. Coordina Maria Giuseppina Caramella, presidente della Fondazione il Fiore. Ingresso libero.
«Un progetto letterario che ha investito tutta l’esistenza dell’autore» e che racconta in prima persona il viaggio notturno del protagonista del romanzo «in una Parigi intimamente rivelata e mai così lontana da ogni prospettiva convenzionale; una città scossa insieme a noi dal dolore degli umili, dai milioni di vite che la abitano e da un vento di rivolta che cova in essa come il magma di un vulcano». E’ il ‘Libro della memoria e dell’erranza’ dello scrittore italiano ma residente a Parigi Michele Baraldi: «un’intensa, visionaria riscoperta della metropoli, la nostra città madre», nel corso della quale «il narratore ascolta e ci confida le storie delle donne e degli uomini che incontra durante il suo cammino».
Di quest’opera narrativa, che è «l’opera di una vita» di Baraldi, si presenta giovedì 21 aprile, alle 17, all’Istituto Francese di Firenze ,piazza Ognissanti 2, in un incontro con l’autore, il primo volume, ‘La tentazione del vuoto’, recentemente ripubblicato dalla casa editrice milanese SE ,Studio Editoriale,, specializzata nel «mettere nuovamente a disposizione dei lettori testi considerati pressoché fondamentali, ma lasciati cadere nell’oblio dalla grande editoria generalista». L’incontro, organizzato da Fondazione il Fiore e Istituto Francese di Firenze, sarà introdotto da Silvia D’Intino e moderato da Maria Giuseppina Caramella, presidente della Fondazione il Fiore. Letture di Maria Teresa Telara.
Il romanzo di Michele Baraldi, scrive Silvia D’Intino, «costituisce un’interrogazione drammatica sulle origini e i destini dell’Europa, la sua storia, i suoi miti, attraverso una galleria di personaggi inconfondibili e di visioni evocative della “città madre”, come la chiama l’autore, in un racconto appassionato e al tempo stesso straordinariamente lucido, talvolta perfino umoristico, che è anche una riflessione letteraria sulla forma del romanzo e i destini della letteratura». «Parigi – continua Silvia d’Intino – è la città-simbolo di tutto questo, al cuore di un’Europa ormai nata, ritrovo di stranieri e artisti del mondo intero, e grande officina della modernità. Nella ville-lumière Michele Baraldi ritrova tuttavia la città delle ombre: figure ai margini della sua vita pulsante e figure della sua storia memorabile, che Arthur incontra via via, avventurandosi nella notte d’inverno, all’improvviso avvinta da fuochi di rivolta. Una notte che sembra non finire mai». «Il lettore attento – conclude – scoprirà all’interno del libro, che comporta diciotto capitoli e altrettanti tableaux del XX secolo, l’intimo legame che unisce Parigi a Firenze, e in generale all’Italia, nell’immaginario dell’autore, che associa le due città in una visione anche italiana di Parigi e dell’Europa».
Ingresso libero.
Per ulteriori informazioni, Fondazione Il Fiore. Tel.: 055-225074
Michele Baraldi è nato a Bergamo nel 1961. Laureato all’Università di Bologna con una tesi su Antonin Artaud, ‘Il teatro del respiro’, vive e lavora dal 1991 a Parigi, dove ha fondato, con Silvia d’Intino, ‘L’Opera in Versi’. Ha viaggiato in molti paesi del mondo portando letture, conferenze e seminari di letteratura italiana ed europea. Fin dai primi anni di studio, ha dedicato una forte attenzione alle culture orientali e in modo speciale alla Grecia antica, alla civiltà ebraica e all’India. Ha scritto e pubblicato in italiano e in francese poesie, saggi e racconti. Tra i suoi ultimi libri è ‘Le Pont habité’ (1:1, Parigi, 2011), un poema in prosa che annuncia, nella sua visione essenziale, il ‘Libro della memoria e dell’erranza’. Ha ricevuto nel 2004 il Premio Lerici Pea «Poeti e artisti italiani nel mondo» e nel 2013 il Premio Eugenio Montale «Fuori di casa» per la poesia e la letteratura. Pubblicherà nel 2016, per le edizioni SE, una raccolta di poesie in versi e in prosa, ‘L’enigma della sorgente’.
La casa editrice SE viene fondata nel 1985, su iniziativa di un gruppo di “veterani” dell’editoria.
L’idea di fondo che ha motivato la creazione di un nuovo progetto editoriale, è stata da subito quella di mettere nuovamente a disposizione dei lettori testi considerati pressoché fondamentali, ma lasciati cadere nell’oblio dalla grande editoria generalista. Così il catalogo SE si impreziosisce di testi di filosofia, critica d’arte, critica letteraria e sociologia; nonché di classici della letteratura, rivisitati graficamente. Le collane riflettono questa impostazione: da segnalare, tra le più significative, “Piccola Enciclopedia”; “Testi e Documenti”, di saggistica, prosa e poesia d’autore; “Conoscenza religiosa”, in cui appaiono opere ispirate ad ogni credo; e infine “Assonanze”, collana in cui ai nomi di romanzieri e poeti famosi si accostano quelli di traduttori che sono essi stessi romanzieri o poeti.