Il giorno 9 novembre 1943, dal binario 16 della Stazione di Santa Maria Novella di Firenze, partirono oltre 300 ebrei catturati in città. Dopo un viaggio disumano giunsero il 14 novembre ad Auschwitz, dove solo 107 superano la selezione per l’immissione nel campo: gli altri furono immediatamente uccisi. Nel ricordo di quella giornata, particolarmente significativa per Firenze, e di tutte le terribili vicende che hanno disegnato il periodo più oscuro del Novecento nonché dei segnali preoccupanti che ci manda il mondo attuale, il Comune di Firenze e MUS.E propongono per la mattina di domani, sabato 9 novembre, un evento di ricordo e condanna al Memoriale italiano di Auschwitz a Gavinana.
L’iniziativa prevede la lettura di alcuni brani scelti, tratti da testi pubblicati – fra questi, La storia di Elsa Morante e il Diario 1941-1942 di Etty Hillesum – e da lettere dei deportati particolarmente significative e proposti al pubblico da Michele Neri, esperto di letture e narrazioni. Sarà poi possibile visitare il Memoriale e approfondire la storia della memoria della deportazione italiana. Monito per la memoria, simbolo tragico di una storia lontana che non deve tornare attuale, il Memoriale italiano di Auschwitz fu il frutto della volontà dell’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) e di una progettazione collettiva e corale a cui contribuirono lo studio di architettura di Milano BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti e Rogers), lo scrittore Primo Levi, il pittore Mario “Pupino” Samonà, il regista Nelo Risi ed il compositore Luigi Nono. Fu inaugurato nel 1980 nel Blocco 21.
“In tempi storicamente lontani da quei giorni terribili, eppure per certi versi pericolosi per l’affastellarsi di preoccupanti segnali di xenofobia, razzismo e antisemitismo – sottolinea l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – non dobbiamo in nessun modo abbassare la guardia. La necessità di mettere sotto scorta la senatrice a vita Lilliana Segre, una delle ultime sopravvissute ai campi di sterminio nazisti, è intollerabile e le minacce che riceve sono vergognose. Sono nipote di due partigiani e mi sono adoperato in prima persona insieme ad alcuni bravi colleghi perché il Comune ‘salvasse’ il Memoriale italiano di Auschwitz, dandogli una nuova casa qui a Firenze. La cultura della memoria serve – come scriveva Primo Levi – perché ‘l’odio non dia nuovo seme, né domani, né mai’. Battersi contro chi, ancora oggi, vorrebbe cancellarla è per me un obbligo politico e morale. Per questo ci tengo a esprimere con forza tutta la mia vicinanza alla senatrice Liliana Segre e spero che possa venire presto a Firenze per ritirare personalmente la cittadinanza onoraria che le abbiamo conferito”.
Si ricorda che le visite al Memoriale italiano di Auschwitz sono gratuite e attive tutti i venerdì, sabato e lunedì alle ore 9.30, 10.30, 11.30 e tutte le domeniche alle ore 15.30, 16.30, 17.30, previa prenotazione. Gli incontri di domani, altrettanto gratuiti previa prenotazione, si svolgeranno alle 10.30 e alle 11.30.
Per info: Tel. 055-2768224; Mail info@muse.comune.fi.it