“ Credette Cimabue ne la pittura / Tener lo campo, e ora ha Giotto il grido /Sì che la fama di colui è scura” . Sono le parole di Dante, suo stretto contemporaneo che nell’XI canto del Purgatorio afferma la superiorità di Giotto sul maestro, una fortuna artistica riconosciuta in vita anche da altri come Petrarca che lo definì “ nostri aevi princeps” il maggiore della sua epoca, un privilegio riconosciuto a pochi altri artisti.
Quest’anno ricorrono i 750 anni dalla nascita di Giotto di Bondone avvenuta nel 1267 a Colle di Vespignano, in Mugello, da una famiglia di contadini che si erano trasferiti a Firenze e secondo la tradizione letteraria venne affidato alla bottega di Cimabue.
Ed è proprio in occasione dell’importante anniversario che la Casa di Giotto a Vespignano nel suo ricco calendario di eventi ospita sabato 29 aprile una giornata di studio e divulgazione a cura di Firenze 1903 in collaborazione con l’Associazione Eventi 20 dal titolo “L’Oro di Dio. Dalla miniatura ai capolavori di Giotto e dei maestri della pittura italiana tra XIII e XV secolo”.
L’evento avrà inizio alle 10,30 con i saluti di David Cantina, a seguire gli interventi : “ Un nuovo collezionismo, l’edizione in facsimile dei codici miniati”, “La Legenda Maior Sancti Francisci” a cura di Valerio Rollo , “Un gioiello del rinascimento francese: il Codice Valois” con Sebastiana Gangemi, nella sessione pomeridiana, dalle 16.00 in poi “ Dalla Biblioteca Ambrosiana: il Codice Resta” di Mariapaola Corona per concludere poi con “ L’Oro di Dio. Giotto e i grandi maestri italiani, capolavori della pittura italiana tra medioevo e Rinascimento e le conclusioni a cura di David Cantina.
L’ evento ad ingresso libero è stato realizzato in collaborazione con Unicoop Firenze Sezione Soci di Borgo San Lorenzo, Unione Montana dei Comuni del Mugello, Comune di Vicchio e Associazione Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico.