L’immagine iconica del ritratto da fototessera, tante identità, personaggi
del mondo dell’arte, della cultura, dell’economia, protagonisti della storia
e delle vicende artistiche, riuniti in un progetto artistico che nel giugno
del 1997 prese il via con Irradiazioni d’arte a cura di Bruno Corà. Domani
mattina alle 11,30 al Tribunale di Prato l’inaugurazione di ” Libertà
Provvisoria”, una serie delle cento tavole, è stata infatti donata
dall’artista, Franco Ionda per essere esposta attraverso il Centro Pecci in
comodato al Tribunale di Prato, dove sarà collocata al primo e secondo
piano. Il museo si apre ancora una volta al territorio e rafforza la
collaborazione culturale lungo l’asse urbano del Viale della Repubblica.
Nell’opera di Ionda i ritratti e i volti identitari diventano tracce e
sedimenti di un lavoro iconografico iniziato tra il 1995 e il 1996 in un
capannone postindustriale di Prato per essere poi esposto al pubblico in una
vecchia fabbrica tessile davanti alle mura della città, all’estero in
Austria e Germania, a Firenze negli spazi del Nuovo Palazzo di Giustizia e
adesso a Prato nel luogo per eccellenza della legge e del diritto, quasi con
lo scopo di voler ricordare la brevità della vita e il momento del giudizio
finale.