Il 1° dicembre 1521 si spegneva d’improvviso papa Leone X, primo pontefice della casata medicea. Quartogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini, Giovanni era stato ambiziosamente avviato alla carriera ecclesiastica, ricevendo all’età di sette anni e mezzo la Cresima e la tonsura nella Cappella dei Magi di Palazzo Medici Riccardi, diventando ben presto cardinale e, nel marzo 1513 papa, col nome di Leone X. A cinquecento anni dalla sua scomparsa, la Città Metropolitana di Firenze, il Comune di Firenze – Ufficio Patrimonio Mondiale e MUS.E ne ricordano la figura con una serie di iniziative che valorizzano il suo legame con il palazzo di famiglia e con la città tutta.
Il 1° dicembre, nel giorno esatto dell’anniversario, si terrà in Palazzo Medici Riccardi, alle 18.00, una conferenza dedicata al pontefice, dal titolo Leone X (1475-1521): vita e morte del primo papa fiorentino, e a partire dallo stesso giorno andranno online con cadenza quotidiana, sulla pagina Facebook di Palazzo Medici Riccardi, una serie di brevi video condotti da Carlo Francini, Marcello Simonetta e Valentina Zucchi e prodotti da Factory che permetterà al grande pubblico di conoscere i principali luoghi leonini in città.
Fra questi si annoverano appunto Palazzo Medici Riccardi, dove Giovanni trascorse gli anni dell’infanzia e della giovinezza, Santa Maria Novella, San Lorenzo e Palazzo Pandolfini, ma anche lo stesso Palazzo Vecchio, che custodisce una splendida sala a lui interamente dedicata. Qui Giorgio Vasari e i suoi collaboratori, su programma di Cosimo Bartoli, ci hanno lasciato testimonianza visiva degli episodi salienti della sua esistenza, consentendoci di ripercorrerne le vicende e di gustarne i particolari più significativi: celebre, per esempio, è l’affresco in cui è rappresentato l’ingresso trionfale di papa Leone X in piazza Signoria.
Con Palazzo Medici Riccardi, papa Leone X mantenne un legame speciale per tutta la sua esistenza, tuttora evocato dal soave Orfeo di Baccio Bandinelli, posto nel primo cortile. A testimonianza del suo legame con Firenze, invece, oltre ai progetti per San Lorenzo e per la suburbana villa di Poggio a Caiano, da lui promossi su eredità paterna, possiamo ricordare Palazzo Pandolfini, realizzato su disegno inziale di Raffaello, o la Cappella degli appartamenti papali di Santa Maria Novella, affrescata per il suo passaggio nel 1515 da Ridolfo del Ghirlandaio, Andrea di Cosimo Feltrini e il giovane e talentuoso Jacopo Pontormo.
Nutrito del raffinato e profondo umanesimo di casa Medici, che porterà con sé per tutta la sua vita caratterizzando il proprio pontificato dall’amore per le arti e per le lettere, Leone si trova a muoversi entro un complesso e delicato scacchiere italiano ed europeo, scosso da una parte dai conflitti tra la Francia e l’Impero e dall’altra dalla riforma protestante.
Leone X (1475-1521): vita e morte del primo papa fiorentino, la conferenza dedicata al pontefice, sarà a cura di Marcello Simonetta e Francesco Maria Galassi: la prenotazione è obbligatoria alla mail info@musefirenze.it. I posti sono limitati, ma la conferenza sarà fruibile anche a distanza sul profilo Facebook di Palazzo Medici Riccardi. Durante l’incontro lo storico Simonetta – affiancato dal paleopatologo Galassi – ne ripercorrerà la carriera, concentrandosi in particolare sugli ultimi mesi di vita e presentando una documentazione inedita, sia archivista sia storiografica, per stabilire le reali cause del suo decesso.
Marcello Simonetta, storico di fama internazionale, è autore di numerosi libri, fra i quali una trilogia sui Medici pubblicata in Italia da Rizzoli (L’enigma Montefeltro, Volpi e Leoni e Caterina de’ Medici) e tradotta in diverse lingue. I tre volumi raccontano la dinastia Medici sullo sfondo della grande storia, partendo dalla celebre Congiura dei Pazzi per arrivare a Caterina de’ Medici, l’erede di Lorenzo il Magnifico che diventerà, per caso, regina di Francia, e a Cosimo de’ Medici, il figlio di Giovanni dalle Bande Nere.
Francesco Maria Galassi è medico e paleopatologo, con i titoli di professore associato presso la Flinders University di Adelaide (Australia) e di direttore del FAPAB Research Center di Avola (SR, Sicilia). Insegna anche anatomia umana all’Università di Bologna (Campus di Ravenna). Ha all’attivo oltre 170 pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche e a carattere monografico ed ha tenuto seminari, conferenze e lezioni presso numerosi atenei ed istituzioni internazionali. Nel 2017 la rivista americana Forbes lo ha inserito nella lista dei trenta scienziati under 30 più influenti in Europa.
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