Vittorio Sgarbi ha esordito a teatro nell’estate 2015 con lo spettacolo “Caravaggio”, grazie a sorprendenti salti temporali ha condotto il pubblico in un percorso illuminante dentro le vicende artistiche e sociali del Merisi, tali vicende hanno disvelato straordinari fenomeni premonitori della contemporaneità, così il pubblico, ammaliato dall’inedita percezione, e stimolato dall’abile miscela di racconto, immagini e suoni, ha potuto sperimentare l’indissolubile comunione con l’esperienza caravaggesca, esperienza rinnovata nel sequel dell’altrettanto fortunato spettacolo dedicato alla figura di “Michelangelo”.
Le magistrali performance di Vittorio Sgarbi han fin qui dimostrato come, artisti antecedenti il nostro secolo abbiano fortemente inciso il modo di percepire il quotidiano in cui siamo immersi. Dunque con il passo successivo non si poteva che alzare il tiro, e così arriviamo al genio di LEONARDO DI SER PIETRO DA VINCI (1452/1519), di cui proprio quest’anno ricorrono le celebrazioni per i 500 anni dalla morte.
Leonardo ingegnere, pittore, scienziato, talento universale dal Rinascimento giunto a noi, ha lasciato un corpus infinito di opere da studiare, ammirare, e su cui tornare a riflettere ed emozionarsi, ci saranno sicuramente Monna Lisa in compagnia dell’Ultima Cena, e ogni aereo ingegno che il genio di Leonardo studiò, fino a spingersi alla tensione del volare. Proprio un altro viaggio, con tempi e modalità sorprendenti, con il lavoro minuzioso delle trame composte e curate da doppiosenso, progetto di Valentino Corvino e Tommaso Arosio dedicato allo studio delle relazioni profonde esistenti tra suono e immagine, dove linguaggi, tecnologie e immaginari vengono rielaborati e messi alla prova nello sviluppo di opere sceniche, performance ed installazioni; e con questa misurata miscela esplosiva, ecco a voi lo spettacolare enigma di “Leonardo” rivelato!