Domani, giovedì 28 novembre 2019 alle ore 17.00 presso la Sala da Ballo del Museo di Casa Martelli, si svolgerà la conferenza dal titolo L’archivio ritrovato di Camilla Martelli: trecento lettere a lei indirizzate tra il 1571 e il 1590 conservate presso l’Archivio di Stato di Modena, a cura del Prof. Alberto Palladini.
La conferenza, presentata dalla dott.ssa Paola D’Agostino – Direttore dei Musei del Bargello, sarà un’occasione per una disamina delle vicende e del contenuto dell’archivio privato di Camilla Martelli, ovvero l’insieme delle lettere a lei indirizzate da numerose famiglie nobili italiane, dai parenti e dai servitori, alle carte e ai diplomi di natura patrimoniale e giuridica.
Camilla Martelli fu prima amante di Cosimo I e poi sua seconda sposa con nozze celebrate in segreto nel 1570 secondo il rito morganatico (in modo da negarle diritti sui titoli e sui privilegi del coniuge). Camilla subirà quindi le insidie tese dalla famiglia granducale e delle logiche dell’opportunità sociale e politica. Di famiglia economicamente modesta pur appartenendo al patriziato fiorentino, il comportamento della giovane -che aveva ottenuto doni per sé, titoli per il padre e una dote per la sorella- non fu a lungo amorevole verso il marito. Dopo un ictus invalidante che colpì Cosimo nel 1573, Francesco, figlio del Granduca, scrisse un protesto per impugnare le donazioni del padre a favore di Camilla e della figlia Virginia (1568-1615). Alla morte di Cosimo, il 21 aprile 1574, Francesco farà scortare Camilla in clausura alle Murate, da dove poi verrà trasferita nel convento di Santa Monaca. Qui, rimarrà reclusa fino alla sua morte, avvenuta il 30 maggio 1590.
L’archivio di Camilla fu portato a Ferrara per ordine della figlia Virginia de’ Medici dopo la morte della madre. Nel corso degli ordinamenti archivistici del Sei e Settecento esso perse la propria unità originaria e fu distribuito tra le varie serie archivistiche che compongono l’Archivio Segreto Estense.
Alberto Palladini, archivista presso l’Archivio di Stato di Modena, presenterà i risultati, per lo più inediti, di un paziente lavoro di ricerca condotto nel corso del 2019 proprio su tale materiale, dettagliando la consistenza originaria di quanto rimane dell’archivio personale di Camilla, sposa di “Privata fortuna,” e che copre un arco temporale di vent’anni e conta più di cento corrispondenti.
L’iniziativa si inserisce nel calendario delle celebrazioni per il Cinquecentenario dalla nascita di Cosimo I e Caterina de’ Medici (1519-2019) coordinato dal Comune di Firenze,
L’ingresso è libero nei limiti dei posti disponibili.