“Eppur si espone, un’opera al mese dai depositi al Museo Ostiense” è il nuovo contributo video realizzato dal Parco Archeologico di Ostia disponibile sul canale YouTube del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo all’indirizzo https://youtu.be/9SQ057p2h7w, dove dall’inizio dell’emergenza coronavirus i musei, i parchi archeologici e gli istituti autonomi statali hanno fornito contributi audiovisivi di ogni genere per permettere alle persone a casa di rimanere in contatto con il patrimonio culturale nazionale.
Nel breve filmato, sottotitolato in inglese, le archeologhe e gli archeologi del Parco di Ostia Antica illustrano l’esposizione temporanea “Eppur si espone”, allestita tra giugno e dicembre dello scorso anno presso la sala XI del Museo Ostiense, dove ogni mese sono state esposte opere di diverso genere artistico e storico, custodite nei depositi e non visibili a pubblico. Si tratta, in particolare, di pitture, sculture, bronzi e avori e reperti ceramici d’uso quotidiano.
La mostra è stata un’occasione per far conoscere la collezione di 20 piccoli bronzi, composta da raffigurazioni di divinità e di animali in miniatura, databili tra il I e il III secolo d.C., rinvenuti nel Caseggiato dei Molini; i dipinti più rappresentativi dell’immagine che i nostri avi romani volevano lasciare di sé all’interno delle loro tombe; gli oggetti in avorio e in osso provenienti da diversi contesti e ritrovati nel corso degli anni all’interno dell’area archeologica, come una valva di dittico datata alla metà del V secolo d.C., una placca in avorio decorata, bambole, coltelli, dadi da gioco e tessere in osso, una categoria di oggetti che aveva tutti usi differenti nella società dell’epoca.
Un contributo video, quello del Parco Archeologico di Ostia antica, che invita lo spettatore a pianificare un itinerario di visita all’antico porto di Roma, appena le condizioni lo permetteranno.
Con questa iniziativa il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, mostra così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il dietro le quinte dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di conservazione, didattica, tutela, valorizzazione. Attraverso il sito e i propri profili social facebook, instagram e twitter il Ministero rilancia le numerose iniziative digitali in atto. Sulla pagina La cultura non si ferma del sito https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento, sono inoltre già presenti diversi contributi dei luoghi della cultura statali.