La primavera evidenzia la peculiarità del sito archeologico di Villa Adriana che assume una perfetta simbiosi con la natura. Nei 120 ettari di pertinenza della villa costruita dall’imperatore Adriano nella prima metà del II secolo sui Monti Tiburtini, è possibile ammirare piante storiche, vegetazione spontanea e un’autentica architettura dei giardini. Il video “Il verde a Villa Adriana” (https://www.youtube.com/
È lo stesso direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa D’Este Andrea Bruciati, in un dialogo con l’agritecnico Aurelio Valentini, a mostrare alcuni dei più caratteristici esemplari, a cominciare dalla siepe di rosmarino prostato che negli ultimi dieci anni è stata coltivata intorno alla vasca del Pecile e dalla syringa vulgaris, ossia il comune lillà, le cui pannocchie profumatissime fioriscono tra aprile e maggio, insieme ai numerosissimi ulivi presenti nel sito, che appartengono alla stessa famiglia, le oleacee. Tra i resti spettacolari come quelli della vasca del Canopo, si ergono alberi monumentali, lecci, cipressi e storace di dimensioni eccezionali, alternati a cespugli di salvia da prato e orchidee spontanee.
Siti monumentali, musei, parchi archeologici, giardini storici.. così come tutti i luoghi della cultura stanno nuovamente aprendo al pubblico, ma il Mibact prosegue nell’offrire, attraverso il proprio canale YouTube e i propri profili social Facebook, Instagram e Twitter iniziative per far conoscere il patrimonio e la bellezza italiana. L’intero data base è consultabile sulla pagina La cultura non si ferma del sito https://www.beniculturali.it/