È possibile fin da subito farsi un’idea dello straordinario contesto panoramico: l’area di Foccacesia in cui si trova il complesso monastico si trova tra la costa dei trabocchi e la Majella e le immagini aeree inquadrano completamente la struttura architettonica della chiesa e del monastero che si sviluppa su una pianta a forma di rettangolo, perimetro del giardino del chiostro. Ritrovamenti di epoca romana, come le colonne della cripta, testimoniano che la basilica fu costruita nel XII secolo dove sorgeva il tempio di Venere Conciliatrice. I primissimi piani sui rilievi dei portali mostrano la forza narrativa della raffigurazione delle storie di San Giovanni Battista, un unicum in Abruzzo, che trova però riferimento stilistico nel portale di San Zeno a Verona, traccia evidente della circolazione delle maestranze. E ancora, fregi, intarsi marmori, dipinti come il Cristo benedicente con seduto sul trono, affiancato da San Giovanni Battista, San Giovanni Evangelista, San Pietro e San Paolo. Le imponenti navate della basilica, così come del convento nel suo complesso furono portati al massimo splendore con l’abate Oderisio II di Collepietro – Pagliara, che ambiva a uno stile più celebrativo del Monastero di San Giovanni in Venere.
Lo scenario di bellezza culturale e paesaggistica è un irresistibile attrattore per la valorizzazione turistica dell’intero territorio della provincia di Chieti.
Il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, mostra così in Abruzzo, come nelle altre parti d’Italia il patrimonio italiano. Oltre al canale YouTube, sui propri profili social facebook, instagram e twitter il Ministero rilancia numerose iniziative che costituiscono oggi l’offerta culturale fruibile da casa per le quali funge data base complessivo la pagina La cultura non si ferma del sito https://www.beniculturali.it/