#iorestoacasa I segreti del restauro dell’arco di Giano in un filmato

Il 15 settembre 2016 grazie alla prima donazione del World Monument Fund fu possibile intraprendere il restauro della facciata sud occidentale dell’arco di Giano e del Foro Boario. Oggi grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Speciale Architettura, Belle Arti e Paesaggio di Roma, guidata da Daniela Porro, e lo stesso World Monument Fund è possibile ripercorre le diverse fasi di questo importante recupero in un video altamente evocativo, sospeso tra storia e mito che, in lingua inglese, è capace di narrare la specificità di un monumento centrale dell’antica Roma. Le immagini dall’alto, disponibili sul canale YouTube del MiBACT all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=LmcUJF_97yc, fanno comprendere l’unicità dell’Arco di Giano, il solo accesso alla città dal fiume Tevere, situato al crocevia tra i Fori Imperiali e il Foro Boario. Un luogo sacro, dove non a caso erano edificati i templi ancora visibili dedicati a Portunus, Fortuna e Ercole Vincitore.
Lo spettatore è invitato a entrare nella Roma augustea attraversando l’arco quadriportico, per scoprirne poi i segreti più reconditi grazie ai prospetti in 3D realizzati dall’équipe dei restauratori, addentrarsi nel suo interno attraverso il complesso sistema di scale che lo attraversa, ammirarne da vicino le superfici insieme ai tecnici sui ponteggi e seguire i lavori di pulitura, stuccatura e applicazione di un protettivo idrorepellente. Un restauro pilota, che ha permesso di sperimentare le tecniche e i materiali più innovativi per restituire a Roma lo splendore di uno dei suoi monumenti maggiori.
Con questa iniziativa il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, mostra così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il dietro le quinte dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione. Attraverso il sito e i propri profili social facebook, instagram e twitter il Ministero rilancia le numerose iniziative digitali in atto.
Sulla pagina La cultura non si ferma del sito https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento, sono inoltre già presenti diversi contributi dei luoghi della cultura statali.

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