Dopo le mostre dedicate all’arte giapponese, all’arte africana e alle antichità classiche greche e romane, il Museo intende così continuare, accanto al ricorrente programma dedicato all’arte del ‘900, nella sua linea di proposte espositive volta a mettere in luce tesori di grandi civiltà antiche, al di fuori della tradizione europea del moderno.
Gli oggetti esposti – oltre 70 sculture di piccole, medie e grandi dimensioni – non pretendono di essere rappresentativi dell’arte antica indiana nel suo insieme, ma costituiscono comunque una straordinaria introduzione a vasto raggio sull’arte antica di una delle nostre più complesse e affascinanti civiltà.
La scelta del curatore Christian Luczanits, tra i massimi esperti europei di arte indiana, rispecchia quello che è l’interesse occidentale nell’antica arte indiana, con una predominanza di temi buddisti e pacifici.
Il percorso espositivo si compone di nove capitoli: Metafore poetiche; Animali leggendari; Tradizioni a confronto; Storie edificanti; Poteri femminili; Diramazioni esoteriche; Miracoli; Coppia divina; Divinità cosmica e comprende sculture provenienti da diverse regioni dell’India, Pakistan e Afghanistan, coprendo un arco temporale di quattordici secoli, dal II secolo a. C. al XII secolo d. C.
Una mostra splendida, con opere di grande pregio, reperti preziosi, che permette di conoscere i tesori di una cultura millenaria che ha sempre affascinato anche l’Occidente.
Fino al 26 gennaio al Museo d’arte a Mendrisio, in Canton Ticino.