Il 25 novembre alle 16,30 alla Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze incontro per la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” organizzato dalla Fondazione il Fiore. Intervengono tre studiosi dell’Università di Pisa: Mario Aldo Toscano, già direttore del Dipartimento di Scienze Sociali, Luca Corchia e Roberto Mazza. Coordina Maria Giuseppina Caramella, presidente della Fondazione il Fiore. Ingresso libero.
Un’occasione per fare il punto sulla violenza contro le donne con importanti sociologi e psicologi da varie angolazioni, comprese le conseguenze psicologiche sui figli, e per delineare alcune strategie di risposta attraverso i servizi pubblici. E’ l’incontro organizzato da Fondazione il Fiore e Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze lunedì 25 novembre alle 16,30 nella sede della Biblioteca (piazza Brunelleschi n. 3-4), in sala Comparetti, nel contesto delle iniziative della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che cade proprio il 25 novembre.
A introdurre l’incontro, che si aprirà con il saluto della direttrice della Biblioteca Floriana Tagliabue, sarà Mario Aldo Toscano, per lungo tempo professore ordinario di storia e teoria sociologica presso l’Università di Pisa e già direttore del Dipartimento di Scienze sociali. Dopo di lui interverranno due relatori, entrambi dell’Università di Pisa. Luca Corchia, che svolge in tale ateneo attività di ricerca presso il MediaLab – Big Data in Social & Political Research e collabora anche con la Goethe-Universität di Frankfurt am Main, parlerà di “Violenza sulle donne. Tipologie e verifiche empiriche”. Mentre Roberto Mazza, psicoterapeuta e terapeuta familiare nonché professore di Metodologia e tecniche del servizio sociale, interverrà su “Relazioni interpersonali e violenza. Il circuito domestico”. Maria Giuseppina Caramella, presidente della Fondazione il Fiore, modererà l’incontro.
«Indagare il fenomeno della violenza sulle donne – spiega Luca Corchia – significa confrontarsi con un tema che affonda nel privato delle persone e, spesso, è ancora trattato in maniera inadeguata nel dibattito pubblico e politico. La violenza sulle donne striscia nella nostra quotidianità, il più delle volte in modo silenzioso, senza nessun riflettore. Da qui l’esigenza politica di costituire una rete integrata di servizi che prevenga, monitori e contrasti ogni forma di abuso, accolga e sostenga le vittime di tali violenze e sensibilizzi tutti i cittadini su di un problema la cui diffusione è tanto più allarmante nella misura in cui continua a rimanere una sorta di “sfondo oscuro”».
Roberto Mazza riassume così i contenuti della sua relazione: «la complessità delle trame narrative e la trasmissione intergenerazionale della violenza; la violenza assistita come fattore di rischio psicopatologico per i minori; gli esiti del conflitto genitoriale in età adulta; le difficoltà nelle prese in carico dei servizi pubblici; le équipe interdisciplinari e interistituzionali come risorsa».
L’ingresso è libero.