Il cinema celebra anche quest’anno il Giorno della Memoria, la ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite dal 2005, per non dimenticare gli orrori delle persecuzioni razziali e dell’Olocausto, il 27 gennaio, nella ricorrenza del giorno in cui, mercoledì 27 gennaio 1945, fu liberato dalle truppe alleate il campo di sterminio di Auschwitz.
Sulla piattaforma Più Compagnia, del cinema La Compagnia di Firenze, in collaborazione con Regione Toscana, a partire da lunedì 25 gennaio e fino al 3 febbraio saranno disponibili 9 film, per ripercorrere la storia di una delle pagine più buie dell’umanità.
I film proposti spaziano dal documentario – come il Il discorso di Mussolini a Trieste 1938, testimonianza dei proclami del Duce, nell’anno della promulgazione delle leggi razziali, a Quello che conta, di Sofia Vettori, sul bombardamento di Firenzuola, fino alla testimonianza di Brunhilde Pomsel, ultracentenaria che in gioventù era stata segretaria e stenografa del Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels, nel film A German Life – alla fiction, con i film che meglio hanno saputo raccontare la tragicità dell’Olocausto, tra cui Il figlio di Saul, di László Nemes, sui sentimenti di un padre che, in un campo di sterminio, vuole dare degna sepoltura a quello che crede essere il corpo di suo figlio; e Se questo è amore, di Maya Sarfaty, sull’amore clandestino sbocciato in un campo di sterminio tra una deportata ebrea e un alto grado delle SS.
In programma anche Süss L’ebreo, di Veit Harlan, famigerato film della propaganda nazista, pellicola finanziata da Goring per giustificare il disegno sterminatore di Hitler. La visione del film in Germania è ancora oggi vietata, il regista stesso fu processato due volte per crimini contro l’umanità e poi assolto per insufficienza di prove. Si tratta di uno dei più celebri film di propaganda antisemita prodotti nella Germania nazista, visto da oltre 20 milioni di persone.
I film, visibili gratuitamente, saranno introdotti da Flavio Tuliozi, esperto di storia del cinema e scrittore, autore del volume Tutto sto cinema. Carlo Emilio Gadda e l’esperienza cinematografica, Edizioni dell’Orso, 2020.
Programma di film per il Giorno della Memoria 2021
Il discorso di Mussolini a Trieste 1938 (1938, Italia, 3’) – Istituto Luce. Disponibile dal 25 Gennaio al 3 Febbraio
Recuperato presso un privato dall’Archivio Nazionale del Cinema della Resistenza di Torino e successivamente restaurato in collaborazione con il Luce, rappresenta la prima, e unica, testimonianza filmata in cui sentiamo Mussolini annunciare esplicitamente che per mantenere il “prestigio dell’impero” serve “una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superiorità nettissime”.
Süss L’ebreo, di Veit Harlan (1940, Germania – 98’ v.o. con sottotitoli in italiano). Disponibile dal 25 Gennaio al 3 Febbraio
Il film racconta la storia di un tranquillo paese tedesco nel quale un ebreo di nome Süss (“dolce”) cerca con trame e inganni di dominare i suoi concittadini germanici. La pellicola è stata definita “uno dei più celebri film di propaganda antisemita prodotti nella Germania nazista”.
Il figlio di Saul, di László Nemes (Ungheria, 2015 – 107’ v.o. con sottotitoli in italiano). Disponibile dal 25 Gennaio al 3 Febbraio
Protagonista del film è Saul Ausländer (Géza Röhrig), membro dei Sonderkommando di Auschwitz, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Tenterà allora l’impossibile: salvare le spoglie e trovare un rabbino per seppellirlo. Ma per farlo dovrà voltare le spalle ai propri compagni e ai loro piani di ribellione e di fuga.
La primavera di Christine, di Mirjam Unger (2016, Austria – 100’ v.o. con sottotitoli in italiano)
Disponibile dal 25 Gennaio al 3 Febbraio
Vienna 1945: la polveriera della Guerra e l’occupazione dell’Armata Rossa osservati dallo sguardo innocente di Christine, una bambina di nove anni. Christine non sa cosa significhi vivere in tempo di pace, così come i bambini europei di oggi non conoscono gli orrori della guerra. In una città bombardata, senza soldi, Christine e la sua famiglia si trasferiscono in una vecchia villa alla periferia di Vienna. Adesso hanno un tetto sulla testa, ma niente di più. Dopo la resa dell’esercito tedesco, i soldati russi hanno in mano la città e i viennesi sono in preda al terrore. Tutti, tranne Christine.
A German Life, di Christian Krönes, Olaf S. Müller, Roland Schrotthofer, Florian Weigensamer
(Documentario 2017, Austria – 107’ v.o. con sottotitoli in italiano)
Disponibile dal 25 al 31 Gennaio
Brunhilde Pomsel, 105 anni, è l’unica persona ancora in vita ad essere stata molto vicina ad uno dei peggiori criminali della storia. È stata la segretaria e stenografa del Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels e la sua vita rispecchia le maggiori rotture storiche del XX secolo. Oggi molte persone credono che i pericoli del fascismo siano stati superati: Brunhilde Pomsel chiarisce che non è assolutamente così.
You Only Die Twice, di Yair Lev (Documentario 2017, Austria – 107’ v.o. con sottotitoli in italiano)
Un regista israeliano si mette alla ricerca dell’uomo che, durante la seconda guerra mondiale, ha rubato l’identità di suo nonno, passando una vita a negare la propria. Un viaggio ricco di suspense alla scoperta di un uomo che visse con una famiglia legata alle SS e divenne presidente di una comunità ebraica per inganno, che porta lo spettatore a fare incontri estremamente intensi tra discendenti di ebrei e nazisti. Per concludersi con una straordinaria storia d’amore.
I bambini di Rue Saint-Maur 209, di Ruth Zylberman (Francia, 2018, 101’ v.o. con sottotitoli in italiano)
Disponibile dal 25 Gennaio al 3 Febbraio
Ruth Zylberman ha scelto un edificio parigino di cui non sapeva nulla, il 209 di Rue Saint-Maur. Per diversi anni ha indagato con l’obiettivo di ritrovare i vecchi inquilini del palazzo, per poter ricostruire la storia di quella che era stata una piccola comunità ebrea durante l’occupazione nazista. Ha ritrovato alcuni degli ex abitanti del 209 nelle periferie di Parigi, a Melbourne, New York e Tel Aviv e ha filmato i loro racconti.
Quello che conta, di Sofia Vettori (Italia, 2020, 20’)
Disponibile dal 25 Gennaio al 3 Febbraio
Cortometraggio sul bombardamento di Firenzuola, un film che racconta la storia della famiglia della giovane regista ma che ben presto diventa una riflessione su quello che veramente conta nella vita, e una presa di coscienza sulla fortuna, che diamo per scontata, che abbiamo a vivere in un Paese in pace. Proiettato all’ultimo Festival Internazionale di Cinema e Donne.
Se questo è amore, di Maya Sarfaty (2020, Israele/Austria – 86’ v.o. con sottotitoli in italiano)
disponibile dall’1 al 3 Febbraio
Il film ricostruisce la tragica storia d’amore tra una prigioniera e il suo carceriere nazista. Nel fiore dei suoi anni, Helena Citron viene portata ad Auschwitz, dove trova un’inaspettata consolazione sotto la protezione di Franz Wunsch, un ufficiale delle SS di alto rango che si innamora di lei e della sua magnetica voce. Nonostante il rischio di essere scoperti e giustiziati, portano avanti una relazione proibita fino alla fine della guerra. Trent’anni dopo, Helena riceve una lettera della moglie di Wunsch, che le chiede di “restituire il favore”: testimoniare a nome di suo marito. Di fronte a questa decisione impossibile, Helena dovrà scegliere. Aiuterà l’uomo che ha distrutto così tante vite, salvando però la sue e quella dei suoi cari?
Info: www.cinemalacompagnia.it