Il Beato Angelico nella Chiesa di San Domenico

Nei primi anni ’20 del XV secolo si completa la costruzione del Convento di San Domenico grazie all’eredità lasciata nel 1418 dal nobile fiorentino Barnaba degli Agli, il quale avrebbe desiderato che tutto fosse concluso entro due anni dalla sua morte. Secondo gli studiosi è probabile che Frà Giovanni, il nome del Beato Angelico, iniziasse in quel periodo a dipingere le opere destinate al convento e alla chiesa. Oggi all’interno della Chiesa di S. Domenico è possibile ammirare solo la pala destinata all’altare maggiore, si trova entrando nella cappella a sinistra e l’opera ritrae la “Madonna col bambino in trono fra otto angeli e i santi Tommaso, Barnaba, Domenico e Pietro martire”. Le altre due opere che in origine fiancheggiavano l’opera  “L’annunciazione” e “L’incoronazione” si trovano oggi nei musei del Prado e al Louvre. Le altre tavole realizzate dall’Angelico furono disperse, mentre degli affreschi, solo due, una Madonna col Bambino e un Crocifisso, rimangono in sede. La pala che in origine aveva la forma di un polittico è stata radicalmente trasformata all’inizio del ‘500, ridotta alla forma quadrata con l’aggiunta di uno sfondo architettonico e paesaggistico a copertura dell’oro. Come nota Magnolia Scudieri direttrice del Museo di S. Marco di Firenze ed insigne studiosa dell’arte del Beato Angelico ” La pala è documento dell’adesione misurata e composta del pittore alla fase estrema dello stile tardogotico a Firenze”.

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