E’ un vasto repertorio iconografico e compositivo, figure allegoriche, mitologiche, scherzi di fantasia, immagini di “orientali”, Tourqueries, figure femminili, anche un ritratto di famiglia e la “Consegna delle chiavi di una città turca a un ammiraglio veneziano”, pensieri e idee frutto del genio creativo di Giambattista Tiepolo, invenzioni grafiche a cui attingere per rispondere alle numerose commissioni di prestigio per uno degli artisti più affermati del Settecento. Tutte opere a inchiostro ferro-gallico su matita nera con pennellate fluide di diversa concentrazione, per ottenere straordinari effetti chiaroscurali, su carta bianca vergata, ventisei disegni che fanno parte dell’Album Horne e che da oggi per la prima volta saranno esposti al pubblico al Museo Horne, Via de’ Benci, 6 a Firenze per la mostra “ Tiepolo, disegni dall’album Horne” a cura di Elisabetta Nardinocchi e Matilde Casati .
Una grande opportunità per studiosi e non per ammirare una selezione di disegni che fanno parte dell’Album Horne, che contiene in tutto 48 disegni , momentaneamente smontato in occasione del suo restauro reso possibile grazie al sostegno delle due fondazioni americane molto attive in Italia Friends of Florence e Save Venice in occasione del 50° anniversario dell’alluvione del 1966 per porre l’attenzione sulla salvaguardia del patrimonio dalle calamità naturali che si abbattono in Italia e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
E se a Firenze a beneficiare del restauro è stato l’Album Horne a Venezia è stato recuperato uno dei più grandi dipinti del Trecento “La Vergine in trono con Bambino e angeli” eseguito dal Maestro di Badia a Isola, contemporaneo di Duccio e conservato alla Galleria di Palazzo Cini a Venezia, restauro che è stato presentato a settembre. Acquistato dal grande collezionista inglese Herbert P. Horne il 15 giugno del 1903 per la somma di 21 sterline e già mancante di un ottantina di fogli che sembrerebbero confluiti, in parte, nella collezione del marchese de Biron, oggi al Metropolitan Museum of Art di New York, l’Album Horne sarebbe uno dei nove volumi di disegni del Tiepolo appartenenti all’amateur Edward Cheney e venduti all’asta nel 1885, proveniente dall’importante collezione di William Beckford il cui nome compare sulla carta di guardia anteriore.
Molti dei disegni contenuti nell’album Horne sono collegati agli affreschi della volta nella galleria di rappresentanza di Palazzo Clerici a Milano e ad alcuni di palazzo Casati-Dugnani, oppure si tratta di schizzi che in alcuni casi si concretizzarono in dipinti come “Il ratto di Elena” che corrisponde al quadro dipinto tra il 1758 e il 1760, disegni in cui si coglie la straordinaria abilità del maestro veneziano. La mostra nasce dalla possibilità offerta dalla prima fase del restauro, quella relativa allo smontaggio del volume e il recupero delle pagine di supporto e dei disegni che presentavano rilevanti deformazioni superficiali.
Dopo l’esposizione il team dei restauratori composto da Yoshiko Kondo, Murizio Michelozzi e Chiara Rigacci, proseguirà nel riassemblaggio dell’album con il reinserimento dei fogli che verranno ricollocati nelle pagine interne, eccetto che per “L’apoteosi di Ercole” che verrà montato in passepartout per motivi conservativi, i fogli ricomposti così come all’origine e i fascicoli cuciti su nuovo supporti, il corpo del libro riunito alla coperta originale e sarà restaurata anche la custodia ottocentesca, ritornando così come più di cento anni fa quando venne acquistato dal collezionista inglese per essere trasmesso alle generazioni future. Stamattina al Museo Horne la conferenza stampa di presentazione della mostra alla presenza di Elisabetta Nardinocchi direttrice del Museo, Antonio Paolucci presidente della Fondazione Horne, Melissa Conn per Save Venice, Simonetta Brandolini D’Adda per Friends of Florence e Ugo Bargagli Stolfi per la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
“Durante l’alluvione il quartiere di S. Croce fu particolarmente colpito e con esso anche il nostro museo che subì danni gravissimi – ricordato la direttrice Elisabetta Nardinocchi- con l’acqua che arrivò quasi al primo piano e molte opere danneggiate tra cui dipinti, sculture, mobili, arredi, antichi manoscritti e codici miniati. Siamo grati alle due fondazioni internazionali attive per la salvaguardia del patrimonio artistico di Firenze e Venezia e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze amica per eccellenza del nostro museo che il prossimo anno festeggerà il primo centenario dalla sua nascita”.
“ Una deviazione geniale, uno scarto nella cultura del collezionista del tempo – così il professor Antonio Paolucci definisce l’operazione di Herbert Horne – intellettuale preraffaellita dei primi del ‘900 che come i grandi collezionisti del suo tempo acquistava fondi oro, sculture rinascimentali, bronzetti, robbiane, maioliche di alta epoca. Ma quando vede l’album Tiepolo, un brogliaccio di studio, una raccolta di idee lo compra e questo ci da la caratura di un grande collezionista che subito ne percepisce la qualità e la rarità. Sono temi mitologici, trofei, grandi idee scenografiche di Tiepolo, personaggi orientali, temi di evasione fantastica , il mondo dell’oriente musulmano che nel Settecento è divenuto elaborazione letteraria e occasione di idee fantastiche”.
“ Horne non era solo un collezionista – ha affermato la contessa Simonetta Brandolini d’Adda – ma riusciva a mettere insieme le persone in tutto il mondo, interessate alla bellezza, ha fatto molto per conservare il centro storico della città e come Friends of Florence siamo fieri di seguire i suoi passi insieme a Save Venice e ringraziamo il suo presidente Richard Almeida per aver accettato la partnership per la salvaguardia del patrimonio italiano. Proprio in questi giorni con i disastri del terremoto e la distruzione di tanti siti è sempre più importante la creazione di una rete di prevenzione del patrimonio per i nostri figli e la nostra memoria”.
“Fondata da un gruppo di storici dell’arte di Boston – ha precisato Melissa Conn di Save Venice – abbiamo restaurato più di mille opere d’arte e la nostra biblioteca vanta oltre cinquecento volumi di storia dell’arte”.
“ Mi fa piacere che in questi anni si siano trovati altri compagni di squadra per questo museo- scrigno – ha sottolineato Ugo Bargagli Stolfi – e vorrei ricordare la figura del professor Baldini, la sua passione per il museo e il restauro. Proprio in questi giorni mi sono ricordato dei suoi racconti sull’alluvione, all’epoca era presidente di una commissione per il restauro nell’Ente, fu per me illuminante e mi fece innamorare del Museo e oggi la Fondazione è partner del Museo Horne, tante la cose fatte insieme ma la nostra funzione è sussidiaria e vogliamo essere un volano per attivare nuove risorse che questa città può offrire.”
La mostra sui disegni del Tiepolo sarà aperta al pubblico fino al 19 febbraio del 2017 e in questo periodo il museo sarà aperto da lunedì a domenica dalle 10 alle 14 con chiusura il mercoledì, costo del biglietto 7 euro intero, ridotto 5 euro, sabato e domenica alle 11 possibilità di visita guidata gratuita , aperture straordinarie per gruppi su richiesta e attività didattiche per classi e famiglie. Per informazioni tel. 055. 244662 info@museohorne.it