In questo 2016 appena iniziato non mancano importanti anniversari nel mondo dell’arte e della cultura in generale, che saranno celebrati da eventi espositivi di grande richiamo, ecco una breve carrellata di quello che ci aspetta. Il 13 febbraio a Musei San Domenico di Forlì si apre “ Piero della Francesca. Indagine su un mito”, a seicento anni dalla sua nascita nel Borgo Sansepolcro, “il monarca della pittura” come lo aveva definito Luca Pacioli, viene celebrato attraverso una mostra che connette critica, arte, ricerca storiografica e produzione artistica. Accanto alle sue opere saranno in mostra anche i più grandi artisti del Rinascimento, Domenico Veneziano, Beato Angelico, Paolo Uccello e Andrea del Castagno.
I suoi spostamenti nelle città italiane favoriranno la sua influenza sull’operato degli artisti, in particolare su quelli emiliani, nelle Marche, ma anche in Toscana, a Roma e Venezia. La mostra si aprirà con un confronto, sino ad oggi inedito, tra la“Madonna della Misericordia” e “Silvana Cenni” di Felice Casorati e renderà conto del mito moderno di Piero della Francesca anche attraverso gli scritti di Bernard Berenson e Roberto Longhi, fino a raggiungere la fortuna novecentesca di Piero nelle opere di Donghi, Campigli, Hopper.
Sono trascorsi cento anni dalla morte, prematura, di Umberto Boccioni e il 23 marzo il Museo del Novecento e Palazzo Reale apriranno la grande mostra “ Umberto Boccioni 1882-1916, Genio e Memoria”. Curata da Francesca Rossi e da Agostino Contò, la mostra è frutto di un lavoro di ricerca svolto dai musei civici e promossa dalla Soprintendenza del Castello Sforzesco di Milano in collaborazione con il Museo del Novecento e Palazzo Reale. Trecento opere tra disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie, libri, riviste, e documenti, in arrivo da musei e collezioni private italiani e stranieri e grazie alla collaborazione scientifica dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze sarà presentato un approfondimento sulla tecnica boccioniana. La mostra studio prende il via da un’eccezionale corpus di 61 disegni conservati al Castello Sforzesco e da una serie di scritti e documenti inediti riscoperti alla Biblioteca civica di Verona, due le ampie sezioni in cui sarà articolata, Il giovane Boccioni 1906-1910, Boccioni futurista, pratica e teoria, 1911- 1916.
Quest’anno cadranno anche i cinquecento anni dalla prima edizione a stampa dell’Orlando Furioso e Ferrara celebra questo evento con una mostra a Palazzo dei Diamanti che si apre il 26 settembre con il titolo “Orlando furioso. 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi” a cura di Guido Beltramini e Adolfo Tura . Una narrazione per immagini, attraverso l’universo ariostesco, tra battaglie e tornei, cavalieri e amori, desideri e incantesimi per capire quali erano le immagini e le opere d’arte che lo ispirarono nella composizione del capolavoro della letteratura occidentale. Il mondo fantastico e cavalleresco dell’Orlando Furioso attraverso le opere del Bellini, del Mantegna, Raffaello, Leonardo, Michelangelo e Tiziano ma dove non mancherà Piero di Cosimo, pittore eccentrico omaggiato a Firenze agli Uffizi con una personale in occasione di Un Anno ad Arte 2015 , oltre ad incisioni, arazzi, armi, libri e manufatti preziosi e dalla straordinaria bellezza.