Genio della foto istantanea e conosciuto a livello internazionale per il suo lavoro che ha riportato in auge l’uso della Polaroid, Maurizio Galimberti sarà domani mattina insieme al figlio Giorgio, anche lui fotografo, che attraverso l’uso del bianco e nero ha elaborato un linguaggio personale in cui indaga il vivere contemporaneo, al Liceo Artistico di Porta Romana per un incontro dibattito, alla presenza degli studenti, che avrà inizio alle ore 10.00, per poi proseguire nel pomeriggio alle 17.00 quando ci sarà il vernissage della mostra “Omaggio a Mitoraj” che sarà allestita nella Gipsoteca del Liceo.
Tredici grandi opere di Giorgio Galimberti, realizzate appositamente, che proseguono una ricerca che ripercorre le tappe artistiche di Igor Mitoraj, l’artista boemo scomparso a Parigi nel 2014. La giornata che nel pomeriggio prevede anche una visita ai laboratori della scuola, fa parte degli incontri sulla “Fotografia d’Autore” organizzati dalla Prof.ssa Gloria Romoli, architetto, fotografo e curatrice della mostra, in occasione del percorso didattico relativo al Corso di Perfezionamento Post Diploma.
La mostra “Omaggio a Mitoraj” resterà a aperta al pubblico fino all’11 aprile, visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 17, il lunedì, mercoledì e venerdì ci sarà la possibilità di avere su appuntamento una visita guidata. “Omaggio a Mitoraj” è stata realizzata con il patrocinio di Regione Toscana, Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell’Istruzione e dalla Città Metropolitana di Firenze. L’incontro al mattino con il pubblico sarà l’occasione per conoscere da vicino l’opera di uno dei fotografi italiani più apprezzati in tutto il mondo, le sue opere vengono battute nelle aste internazionali e moltissime sono le sue pubblicazioni, tra gli ultimi libri pubblicati uno dedicato alla città di Parigi. Il suo ritratto di Johnny Depp, realizzato durante il festival del Cinema di Venezia del 2003 divenuto copertina per il Times Magazine ha fatto il giro del mondo rendendo ancora più nota la sua personalissima tecnica del “mosaico” che sarà utilizzata non solo per ritrarre volti ma anche paesaggi, architetture e città. I suoi lavori caratterizzati dal ritmo della composizione e dal foto dinamismo di matrice futurista lasciano spazio alla ricerca intima del particolare. E’ del 2003 “Viaggio in Italia” a cura di Denis Curti, il racconto di alcuni luoghi del nostro paese, attraverso singole Polaroid e nel 2006 inizierà un lavoro su New York, città simbolo del contemporaneo alla quale dedicherà un importante corpus di Polaroid singole e di Mosaici,a questa faranno seguito lavori monografici su Berlino, Venezia, Napoli. La sua ricerca prosegue nella direzione di rendere attuale le cose, gli oggetti del passato, attraverso la realizzazione dei ready-made, di duchampiana ispirazione, che rappresentano una significativa parte della sua attuale produzione.