Ghirlandaio restaurato volerà a Tokyo

Volerà in Giappone, destinazione il Metropolitan Museum of Art di Tokyo in occasione della mostra “Arte e Firenze da Botticelli a Bronzino: verso una maniera moderna”  che aprirà i battenti il prossimo 11 ottobre , la magnifica tavola dei “Tre Santi” di Domenico Ghirlandaio il cui restauro è stato presentato stamattina, nella Sala del Colosso della Galleria dell’Accademia, insieme a un’altra opera del tardo quattrocento fiorentino  “Pietà e santi” di Arcangelo di Jacopo del Sellaio.   “Così diversi e così vicini in una Firenze segnata dal passaggio, dopo la Morte di Lorenzo il Magnifico, a Girolamo Savonarola, esemplari della grande tenuta dell’arte fiorentina- ha precisato il soprintendente Cristina Acidini – Un restauro importante che è il risultato della grande competenza interdisciplinare che ha reso possibile l’intervento di recupero sulle due opere complementari”. Se è grazie allo sponsor giapponese che si è provveduto al restauro dell’opera del Ghirlandaio, per la tavola proveniente dalla Chiesa di San Jacopo Soprarno sono stati utilizzati i finanziamenti ministeriali. “L’augurio – ha continuato il soprintendente – è di continuare in questa direzione, la Galleria dell’Accademia, così come gli altri del Polo Museale è continuamente teatro di attività e con i suoi oltre un milione e duecentomila visitatori all’anno è tutt’altro che una polverosa roccaforte, come spesso oggi vengono presentati i musei”. Al restauro de “ I santi Giacomo maggiore, Stefano e Pietro,  capolavoro del Ghirlandaio eseguito da Muriel Vervat e a “Pietà e i santi Giacomo, Michele Arcangelo e Maria Maddalena” di Arcangelo di Jacopo del Sellaio eseguito da Manola Bernini è dedicato un pieghevole edito da Sillabe. “Il restauro dell’opera del Ghirlandaio – ha detto Angelo Tartuferi, direttore della Galleria dell’Accademia- è il risultato positivo di una delle tante mostra che coinvolgono il nostro museo”. In partenza per Tokyo, molte opere dagli Uffizi e dalla Galleria dell’Accademia la celebre “Madonna del Mare” attribuita a  Botticelli e una piccola tavola di Jacopo del Sellaio “Cristo in Pietà”.  Il bilancio critico dei due restauri spetta a Nicoletta Pons esperta della pittura toscana del ‘400. “ Si tratta di due tavole d’altare di cui conosciamo committenza, vicenda storica, viene confermata l’attribuzione a Domenico del Ghirlandaio, per un lungo periodo infatti si era pensato a un’opera di bottega. Con il restauro si recuperano quei bagliori, quella ricchezza fiamminga dei dettagli di cui Ghirlandaio fu grande interprete. L’altro dipinto invece sposta l’interesse verso le botteghe familiari e la continuità con il territorio, l’Oltrarno, un’opera d’impostazione pietistica che riconduce alla spiritualità de Savonarola e alla committenza delle confraternite e la presenza di elementi simbolici della Passione, come la lancia”.

Jacopo del Sellaio

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