E’ la prima volta che il Famedio di Santa Croce ospita una mostra d’arte contemporanea ed è proprio in occasione del G7 della Cultura che si apre oggi a Firenze con la partecipazione dei Ministri della Cultura dei sette Paesi, fino a domani. Un’occasione che non poteva sfuggire a Florence Biennale Mostra Internazionale di arte contemporanea che quest’anno festeggia i suoi venti anni di attività all’insegna del dialogo tra gli artisti di tutto il mondo e che ha voluto rendere omaggio all’evento internazionale con “G7 D’Arte”, sette artisti contemporanei ognuno in rappresentanza dei paesi coinvolti, la maggiori parte di loro ha vinto il Premio Lorenzo il Magnifico, con le loro opere che saranno esposte al pubblico fino al 17 aprile. Nata da un’idea di Marco Ferri, curata da Melanie Zefferino e la direzione di Jacopo Celona la mostra G7 d’Arte accompagnerà il “debutto” de dei Ministri della Cultura dei sette grandi paesi sulla scena fiorentina, rinnovando l’esperienza di dialogo interdisciplinare e interculturale che rappresenta la cifra di Florence Biennale che si prepara alla sua prossima edizione che sarà alla Fortezza da Basso dal 6 al 15 ottobre e che quest’anno avrà come tema “eARTh: Creatività e Sostenibilità”. Vediamo da vicini gli artisti in rappresentanza dei loro paesi. La Germania è rappresentata da Eva Moosbrugger, artista pluripremiata per le sue sculture in vetro e metallo e vincitrice del German Design Award 2017, in mostra “Six Forms” ( 2013) installazione esposta al Veste Museum of Contemporary Glass di Coburg in Germania. Dagli Stati Uniti Romolo del Deo espone magnifiche sculture in bronzo, frammenti di memoria che si trasfondono nelle forme del presente, figlio d’arte di è formato a Boston e a New York per perfezionarsi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Artist in residence e docente all’Università di Harvard ha ricevuto numerosi premi internazioni e nel 2015 il Premio Lorenzo il Magnifico. Grandi maschere in arte tessile giapponese che evocano il mondo dei Samurai sono le opere di Yasumichi Nakagawa ad aprire il percorso espositivo. Le due maschere in mostra rappresentano la tigre, un animale di cui si parla nel poema giapponese Manyoshu, ancora oggi simbolo di dignità e coraggio e ogni anno durante il festival Schinno a Osaka si regalano maschere augurali a forma di tigre. Sono in alabastro le preziose sculture di Louise Giblin , membro della Royal British Society of Sculptors e famosa per i busti degli atleti olimpici. In mostra sono esposti tre busti scultorei in metallo e resina molto simili alle fusioni bronzee degli atleti olimpici che le hanno dato fama. La Francia è rappresentata da Jean-Pierre Rousset premiato al Festival franco-giapponese d’arti contemporanee, con il suo progetto fotografico dedicato alla via per Santiago di Compostela ha immortalato castelli, spedali e cappelle dei templari riscoprendo la storia del suo paese e quello che viene considerato il primo itinerario europeo. In mostra una immagine della Cappella dei templari dichiarata dall’Unesco patrimonio culturale dell’Umanità. In mostra anche opere di Pasquale Celona, artista e presidente di Florence Biennale, fondata insieme al fratello Piero nel 1997che espone la grande tela “L’Annunciazione” in omaggio alla pittura quattrocentesca di Firenze, sulla scia di quanto annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Dario Nardella che il “G7 della Cultura sia l’inizio di un nuovo Rinascimento”. La mostra con ingresso libero è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 17, chiusa il giorno di Pasqua 16 aprile, dal 2 al 6 e dal 9 all’11 aprile sarà invece aperta dalle 14 alle 17.