Brucia tra mille bagliori e cupezze/canto di luce e di colore/cerca l’intensità dell’emozione/ che gioia la vita/ che portiamo dentro di noi/ colore acceso e vibrante / dà ordine ai lucidi deliri/ definizione dei trapassi di luce./ E’ una delle poesie che Nanni Balestrini ha voluto dedicare a una delle sue opere, “L’avanguardia” che fa parte della mostra “FUORI TUTTO” appena inaugurata nello spazio contemporaneo in Via di Val Marina a Firenze dove ha sede la Galleria Frittelli. Personaggio di punta del Gruppo 63 e personalità complessa il cui lavoro interessa i campi sia della scrittura che dell’arte, Nanni Balestrini oggi vive tra Roma e Parigi, ha fatto parte del gruppo di poeti dei “Novissimi”, il suo lavoro si distingue per il continuo sperimentalismo, lo sviluppo di tecniche del collage e per l’incidenza del caso nel fare poetico. Intensa la ricerca in campo visivo con numerose mostre in Italia e all’estero, nel 1993 è alla Biennale di Venezia, sue personali alla Galleria Mazzoli di Modena, al MACRO, alla Fondazione Morra di Napoli, alla Fondazione Mudima di Milano ed altre ancora. Con il video Tristanoil ha partecipato a dOCUMENTA (13) e in seguito nel 2012 qui a Firenze nella Galleria Frittelli. La parola e il linguaggio diventano protagonisti sulla tela attraverso i due cicli di opere in mostra. Da una parte troviamo “I maestri del colore”, riproduzioni di icone della storia dell’arte , Paolo Uccello, Veronese, Delacroix, Léger, El Greco, Rubens, nella dimensione reale del quadro, su cui l’artista interviene con ritagli di frammenti contemporanei, la storia delle immagini si confronta con la vicenda della parola, quale specchio del divenire politico e sociale. Dall’altra abbiamo il ciclo dei “Neri”, in cui si ritrova uno dei cardini della poetica dell’artista, quella della “distruzione”. Sono paesaggi verbali, realizzati tramite collages che combinano frammenti della comunicazione mediatica attuale, attraversati o meglio “dominati” e cancellati da macchie di pittura nera, e tendenti a una “riproduzione del possibile”.
La materia dilaga e si sovrappone alla parola in un gioco tra l’ironico e il melanconico. Ambedue i cicli sono legati tra loro e complementari di un lavoro che incide sul complesso universo del “visibile” inteso come il luogo del nostro incontro con il mondo. “Ho sempre lavorato con il linguaggio, la parola – dice Nanni Balestrini – anche nella sua forma dell’immagine. Gli anni ’60, con il Gruppo 63, era un periodo di grande creatività, eravamo dentro, era impossibile sfuggire”. Ma il titolo della mostra prende il nome da un progetto inedito proposto in esclusiva dalla galleria fiorentina. FUORI TUTTO infatti sta ad indicare un’opera d’arte in formazione, in divenire. Si tratta infatti di un nucleo di tele realizzate dall’artista con la partecipazione del pubblico, invitato a contribuire all’atto artistico in una relazione di co-autorialità e infine ad apporre la propria firma accanto a quella dell’artista; anche questa è sperimentazione nel campo visivo. La mostra proseguirà fino al 29 novembre. Nella foto Nanni Balestrini insieme a Lucia Marcucci.www.frittelliarte.it.