Firenze dalla fine dell’800 alla Prima Guerra Mondiale allo Spazio A

Domani allo Spazio A in Lungarno Cellini 13 a Firenze Zeffiro Ciuffoletti  terrà un incontro dedicato alla Firenze Dalla fine dell’Ottocento alla Prima Guerra Mondiale: l’artigianato delle donne e l’industria del forestiero”,  ldalla spinta rinnovatrice legata all’avventura di Firenze capitale  a gli  anni Trenta, una città proiettata verso la modernità in un periodo storico che segna  il  passaggio dall’artigianato, specie femminile, ad un nuovo concetto imprenditoriale di ‘moda e design’ configurando  orizzonti, allora inediti e tuttora vitali, della cultura e della operosità cittadina.

http://www.spazioafirenze.it/

 

Zeffiro Ciuffoletti

Studia all’Università di Firenze, dove si laurea nel 1968 con Carlo Francovich, esponente di rilievo della cultura azionista fiorentina e autorevole storico del Risorgimento. Insegna dal 1976 al 1979 nell’Università di Siena come Professore incaricato di Storia del Risorgimento. Dal 1980 è ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Firenze, dove tutt’oggi insegna nella Facoltà di Lettere e Filosofia. Insegna altresì Storia sociale della comunicazione presso la Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” della stessa università. Ha insegnato al Middlebury College (Vermont-USA).

Elemento brillante della nuova intellettualità socialista, dai primi anni Settanta pubblica diversi saggi sulla storia del socialismo italiano, con particolare attenzione alla questione delle “origini”. Nello stesso periodo, inaugura nuovi filoni di studio sul sistema di fattoria in Toscana, sulla mezzadria e sul ruolo di Bettino Ricasoli come agronomo fino a quel momento non pienamente conosciuto. Su invito di Francovich inizia ad interessarsi della vicenda dei fratelli Rosselli. Nel 1979 pubblica un’ampia silloge di documenti e lettere inedite di Nello Rosselli e il vasto Epistolario familiare. Con queste opere apre un nuovo corso di studi, con i quali allarga le conoscenze all’intero universo familiare rosselliano, offrendo una lezione di metodo nella cura di carteggi privati, e una lettura originale dell’intera storia d’Italia nei momenti “critici” che hanno visto coinvolta la famiglia Rosselli: dal Risorgimento alla Grande Guerra, dal fascismo alla Repubblica.

Nel 1993 pubblica un breve saggio dal titolo “Retorica del complotto” (Il Saggiatore), nel quale analizza usi e abusi di un concetto-chiave del dibattito politico. Il libro ha un notevole successo, ma, nel clima di accanimento politico-mediatico che segna il passaggio fra prima e seconda repubblica, diviene oggetto di critiche e attacchi violenti.

Zeffiro Ciuffoletti è sempre rimasto molto vicino alla sua regione di origine, la Maremma, che è stata ed è oggetto dei suoi studi. La Maremma per lui non è una regione selvaggia come molti la considerano, ma una terra ricca di sedimentazione culturale. All’attaccamento per i suoi luoghi nativi unisce quello per la tradizione alimentare.

È membro dell’Accademia dei Georgofili e di altre istituzioni scientifiche nonché di riviste come «Rivista di storia dell’agricoltura», «Nord e Sud». E’ vice-presidente della “Società toscana per la storia del Risorgimento”. È editorialista de La Nazione e cura la rubrica “I sapori della storia” per il quotidiano economico Italia Oggi.

 

 

Lascia un commento