La scrittrice Dacia Maraini sarà protagonista di un incontro organizzato dalla Società Italiana di Antropologia e Etnologia in collaborazione con il Sistema Museale dell’ Ateneo fiorentino presso il Museo di Antropologia e Etnologia (via del Proconsolo, 12 – Firenze), giovedì 26 gennaio alle ore 16.30.
La sede museale di Antropologia custodisce il prezioso materiale sugli Ainu, antica popolazione dell’isola giapponese di Hokkaido, raccolto nei primi anni Quaranta dall’antropologo Fosco Maraini, padre della scrittrice, e da lui donato al Museo una volta recuperato dopo la guerra.
Sarà Maria Gloria Roselli, curatrice del Museo, a condurre la conversazione in cui. Dacia Maraini avrà l’occasione di ricordare il padre, i suoi studi e le sue collezioni in un luogo che ne custodisce la memoria e di raccontare le esperienze di guerra vissute da bambina in Giappone con tutta la famiglia.
All’indomani dell’8 settembre 1943, infatti, i Maraini, che si rifiutarono di prendere le distanze dal patto stretto dall’Italia con gli Alleati, furono internati per due anni nel campo di prigionia a Nagoya. I ricordi e le sofferenze legate a quella esperienza saranno rievocate nel corso dell’incontro anche per riflettere sull’attualità, caratterizzata dalla guerra alle porte dell’Europa.