Tutto il mondo dell’arte internazionale, dai direttori dei musei ai soprintendenti ai collezionisti è atteso per la Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze giunta alla sua 30° edizione e che è stata inaugurata ufficialmente sabato 23 settembre nel Salone del Cinquecento dove insieme al Sindaco Dario Nardella e Fabrizio Moretti Segretario Generale della mostra era presente anche l’artista svizzero Urs Fischer di cui, in Piazza della Signoria è stata collocata la scultura monumentale Big Clay e altre opere, come le riproduzioni in cera di Francesco Bonami e di Fabrizio Moretti che, posizionate sull’Arengario come ormai consuetudine e che si consumeranno lentamente a simboleggiare la caducità umana.
“ E’ una settimana straordinaria – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella in occasione della conferenza stampa – l’apertura della trentesima edizione della Biennale ormai una tradizione ma che viene accompagnata da proposte forti dell’arte contemporanea, per attrarre sempre più ospiti ed essere sempre di più la scena di un grande evento internazionale. Nel mercato dell’arte dell’antiquariato – ha sottolineato Nardella – c’è una componente etica che conferisce all’arte il ruolo che le spetta nella società civile anche quando diventa mercato di scambio. Dobbiamo siglare un patto per il patrimonio storico artistico del nostro paese tra chi opera nel mercato , studiosi e istituzioni, un patto per tutelare e promuovere il nostro patrimonio, la circolazione delle opere d’arte è una straordinaria occasione di fruizione per promuovere e il godimento delle opere d’arte. E’ qui a Firenze che è nato il concetto di collezionismo e di mecenatismo questo non va dimenticato”.
“ Il Sindaco ha capito l’importanza di questo lavoro, l’Italia è un paese eccezionale e per questa grande mostra dell’arte italiana abbiamo i più grandi mercanti del mondo. Ringrazio tutti i mercanti che sono venuti qui a Firenze – ha detto Fabrizio Moretti – sono loro a rendere questa manifestazione speciale,nella scorsa edizione alcune istituzioni comprarono delle opere che ora sono nei musei, la Biennale stessa è come un museo”.
Per una settimana la grande arte è stata protagonista a Palazzo Corsini, oltre tremila le opere in mostra presentate da 80 tra le migliori gallerie italiane e straniere, una selezione dell’eccellenza per i dipinti, disegni, sculture, arredi e oggettistica che per la prima volta arriveranno fino agli anni ’80, opere selezionate attentamente da una Commissione Scientifica Internazionale che vanta esperti per ogni settore. Quest’anno l’allestimento porta la firma del noto interior designer Matteo Corvino che per dare maggiore luminosità agli spazi interni ha scelto la soluzione del soffitto in vetro, nel percorso centrale, mentre dalla terrazza un giardino pensile all’italiana con bordure in bosso e lastre in cristallo per evocare i riflessi dell’Arno.
Come nelle precendenti edizioni giovedì 27 settembre è stato assegnato il premio alla scultura e al dipinto più belli, tra quelli esposti in mostra, mentre Alberto Angela riceverà il premio “Il Lorenzo d’Oro”, riconoscimento riservato agli autori o registi che si sono distinti nella realizzazione di documentari o film dedicati all’arte. Tra le opere esposte degne di nota, tra i dipinti un “San Paolo” di Jusepe de Ribera detto Spagnoletto da Colnaghi , una coppia di dipinti di Abraham Louis Rodolphe Ducros da Walter Padovani che rappresentano temi popolari del grand Tour La Fonte di Aretusa in Sicilia e Le terme di Caracalla, Il tempio di Ercole Vincitore di Gaspare Vanvitelli da Cesare Lampronti Old Master, Allegoria dell’Amore di Bernardino Licinio da Robilant+Voena, Riposo durante la fuga in Egitto di Orazio Samacchini da Cantore Galleria Antiquaria.
Per le sculture Il Villano di Livorno, capolavoro ritrovato di Romolo Ferrucci del Tadda da Bacarelli e Botticelli, una Madonna Morgan di Mino da Fiesole e bottega da Longari Arte Milano, una scultura in legno di San Giovanni Evangelista di Giovanni Angelo del Maino da Meheringer Benappi. Passando al Novecento nello stand di Copetti Antiquari una mostra dedicata a Mirko Basaldella mentre nella prestigiosa selezione di opere su carta di Romano Fine Art anche un Paesaggio di Sironi e un bel disegno di Marisa Mori allieva di Casorati, la viennese W&K propone invece uno studio per la celebre Salomè di Gustav Klimt.
Importanti anche le proposte delle gallerie di arte contemporanea, da Cortesi un’ opera di Otto Piene fondatore del gruppo Zero, mentre nell’ampia selezione di Tornabuoni Arte spiccano opere di Alberto Burri, da Frediano Farsetti Superficie Bianca di Enrico Castellani del 1980 e Sperone Westwater presenta Pic-nic di Arman. E’ in occasione dei 25 anni della sua attività che la Fondazione della CR di Firenze espone undici tesori della sua prestigiosa collezione di opere d’arte tra cui, Giotto, Gaspar van Wittel, Pietro Annigoni, Pietro Chellino, tra gli altri eventi la video installazione “La fabbrica della bellezza. La manifattura Ginori e il suo popolo” di Matilde Gagliardo, l’evento a favore di Engera- Africa Caring People ONLUS per venerdì 29 settembre.
Per l’occasione una riduzione particolare nel biglietto per chi visiterà anche la mostra appena aperta a Palazzo Strozzi e viceversa. BIAF 2017 si è avvalsa del contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Firenze, main sponsor Toscana Aeroporti, AXA ART tra i partner Il Bisonte, Banca Cambiano, Fratelli Piccini, Federalberghi Firenze e altri .
maggiori informazioni sul sito della manifestazione www.biaf.it