Presso l’Abbazia di Valserena a Parma è stata inaugurata la mostra Ettore Sottsass. Oltre il design, prodotta e organizzata dallo CSAC, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e curata in stretta collaborazione con un gruppo di lavoro composto da storici dell’architettura, del design e dell’arte contemporanea, designer e archivisti.
Nel 1979 infatti Ettore Sottsass donò allo CSAC oltre 14.000 materiali progettuali tra schizzi, bozzetti e disegni e 24 sculture. Nel centenario della nascita dell’autore, proprio a partire da questa preziosa donazione, lo CSAC ha promosso un importante progetto espositivo ed editoriale con il patrocinio del Comune di Parma.
L’ampio e intenso lavoro di catalogazione e digitalizzazione dell’intero fondo, sarà restituito nel catalogo a stampa Ettore Sottsass 1922-1978 (Silvana editoriale, 2017), pubblicato in occasione della mostra Ettore Sottsass. Oltre il design. L’esposizione è costituita da circa 700 pezzi selezionati all’interno dell’archivio e allestiti secondo una struttura narrativa cronologica (a partire da un disegno infantile del 1922), che fa emergere alcune costanti visive e metodologiche dell’autore interpretando il percorso espositivo dell’Archivio-Museo CSAC. Il titolo della mostra rimanda infatti alla pratica di lavoro propria di Sottsass, che travalica la specificità della sua attività di designer verso una visione più allargata, in cui il disegno ha una centralità assoluta, come strumento di progettazione ma prima e soprattutto come momento di riflessione e di verifica formale.
Mostra e catalogo sono stati realizzati da un gruppo di lavoro comprendente Francesca Balena Arista (Politecnico di Milano) che ha approfondito la collaborazione di Sottsass con Poltronova, Elisa Boeri (Politecnico di Milano) che ha analizzato alcuni progetti di architettura degli anni ‘50, Giampiero Bosoni (Politecnico di Milano) che ha studiato il tema degli interni e il rapporto con il disegno degli oggetti, Federico Bucci (Politecnico di Milano) che ha studiato il rapporto con la cultura americana, Milco Carboni (Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Accademia di Belle Arti Mario Sironi – Sassari) che ha affrontato il rapporto con l’azienda Poltronova, Giulia Daolio (CSAC Università di Parma) che si è occupata della collaborazione con “il lambello” e della partecipazione ai Littoriali,
Chiara Fauda Pichet (Politecnico di Milano) che ha approfondito alcuni progetti degli interni e il disegno dei gioielli, e Chiara Lecce (Politecnico di Milano) che ha studiato il disegno degli oggetti, Elisabetta Modena (CSAC Università di Parma) che ha studiato le partecipazioni di Sottsass alle Triennali di Milano, Emanuele Piccardo (storico dell’architettura) che ha indagato l’incontro di Sottsass con la cultura beat e radicale, Simona Riva (CSAC Università di Parma) che si è occupata delle ceramiche negli anni ‘60 e ‘70, Marco Scotti (CSAC Università di Parma) che ha ricostruito alcuni progetti espositivi, Marta Sironi (CSAC Università di Parma) che ha affrontato il progetto grafico editoriale degli anni ‘40, Marcella Turchetti (Associazione Archivio Storico Olivetti) la cui ricerca ha riguardato la lunga collaborazione con lo storico marchio di Ivrea, Marina Vignozzi Paszkowski (Archivio Industriale Bitossi – Fondazione Vittoriano Bitossi) che ha messo in luce il rapporto con Bitossi Ceramiche dagli anni ‘50, e Francesca Zanella (CSAC Università di Parma) che ha analizzato il ruolo dell’archivio e il rapporto tra progetto e ricerca visiva.
Grafica e Allestimento della mostra, che occuperà fino all’otto di aprile i suggestivi spazi dell’Abbazia cistercense di Valserena, sede dello CSAC, sono a cura di Daniele Ledda (xycomm) e Elisabetta Terragni (Studio Terragni Architetti).
Cos’è lo CSAC
Lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, fondato nel 1968 da Arturo Carlo Quintavalle e situato nell’Abbazia cistercense di Valserena, raccoglie e conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni), Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media (7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto (1.500.000 disegni, 800 maquettes, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo (100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici antichi).
Lo CSAC oggi è uno spazio multifunzionale, dove si integrano un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica. Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad ora condotte di consulenza e collaborazione all’istruzione universitaria con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei tra cui la Triennale di Milano, il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.
CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)
Ingresso 10 euro
Orari
Martedì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle ore 19
Mercoledì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 19
Informazioni al pubblico
+39 0521 607791