Secondo appuntamento domani sera alla Palazzina Reale, in Piazza Stazione 50 a Firenze, dalle 18,30 in poi con ingresso libero per la rassegna Screening, “In Situ : Out of Place” organizzata dal Premio Villa Romana in collaborazione con la Fondazione Architetti Toscana/FAF. Ogni anno infatti la residenza per artisti Villa Romana invita e ospita artisti internazionali che trascorrono a Firenze un periodo nel quale sviluppano progetti artistici, negli ultimi anni molti di loro hanno girato film a Firenze e nei suoi dintorni, alcuni dei quali sono già stati proiettati il 16 marzo scorso.
Out of place presenta cinque film che riflettono sulle realtà urbane e su spazi architettonici di deposito che da Firenze si rivolge ad un ambito internazionale, durante la serata saranno proiettati per la prima volta in Italia i film di Clemens von Wedemeyer e Loretta Fahrenholz, di Nico joana Weber e di Ei Arakawa, tutti hanno vinto il Premio Villa Romana.
Nico Joana Weber – Vendredi, 2013, 4’55” La Promenade Architecturale, 2013, 23’30”
I film La Promenade Architecturale e Vendredi mettono a confronto lo stato attuale di due ville di Le Corbusier nei pressi di Parigi. I due edifici risalgono allo stesso periodo storico e hanno attraversato un periodo di degrado; ma mentre la Villa Savoye è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità, Villa Lipchitz è stata accuratamente restaurata e riportata al suo stato originario dall’attuale proprietario. La Promenade Architecturale è girato nella casa-atelier progettata nel 1925 dall’architetto Le Corbusier per lo scultore Jacques Lipchitz e coglie l’atmosfera intima degli ambienti di vita, che rendono Villa Lipchitz qualcosa di molto diverso da un’icona dell’architettura. L’osservatore scopre lentamente la villa seguendo il percorso delle pulizie quotidiane, che parte dal giardino per giungere alla terrazza sul tetto e che costituisce una traduzione filmica del concetto enunciato da Le Corbusier, quello della “promenade architecturale”: la scoperta dell’architettura attraverso il movimento nello spazio. Al contrario, Villa Savoye, che segna il punto culminante e finale del periodo purista di Le Corbusier, è considerata un monumento e un’icona dell’architettura. Vendredi illustra un giorno nella vita dell’edificio, che pur non essendo abitato è sottoposto a una routine quotidiana: a determinati orari, la villa prende vita attraverso i suoi visitatori, che si muovono nelle stanze vuote come attori sul palcoscenico. Nico Joana Weber ha vinto il Premio Villa Romana nel 2016.
Loretta Fahrenholz Two A.M., 2016, 42’
Sanna è una sveglia ragazza punk che non sopporta il tradizionalismo della zia. La sua famiglia adottiva fa parte dei “Watchers”, potente gruppo di fanatici dell’informazione, le cui insolite capacità telepatiche e ambizioni sociopolitiche hanno come unico risultato quello di irritare Sanna. La ragazza abbandona la casa di famiglia e il suo giovane innamorato per trasferirsi in città, ma il sogno di una brillante vita urbana naufraga in fretta. Tutta la gente che la circonda sembra sotto l’influenza di una cattiva stella e irretita in drammi personali: dalla sorellastra Algin, disperata per la sua fallimentare carriera di cantante, al partner di lei Lisko, ossessionato dall’amore, a Hedy, giornalista collerico e paranoide che ha catturato l’attenzione di Lisko. Ben presto anche Sanna si troverà nei guai: il suo fidanzato Franz ricompare in città con le imprevedibili, sinistre sorelle Watcher. Sanna e i suoi amici passano di bar in bar e finiscono in un party durante il quale tutti i loro problemi personali e le tensioni erotiche esplodono, con risultati memorabili. Testo di Jeff Nagy Loretta Fahrenholz è stata vincitrice del Premio Villa Romana nel 2014.
Ei Arakawa & Henning Bohl, Helena and Miwako, 2013, 37’
Helena and Miwako è un road-movie a sfondo fantascientifico realizzato da Ei Arakawa e Henning Bohl. Nel film compaiono in qualità di attori la madre e il fratello di Arakawa, Miwako e Tomoo, e la figlia di Bohl, Helen, di dieci anni. In un viaggio di tre settimane attraverso le storiche strutture giapponesi dedicate al gioco, il film svela le storie familiari dei personaggi e pone domande su temi come il passaggio generazionale e la genitorialità. Le aree gioco disegnate dall’architetto giapponese Mitsuru Senda (Yokohama, Giappone, 1941) sono onnipresenti: le sue strutture, veri modelli pragmatici di comportamento ed educazione, sono incentrate sulla ciclicità, un aspetto molto importante nel gioco dei bambini. I viaggi del gruppo si concentrano sulla regione di Fukushima, terra d’origine di Arakawa e oggi tristemente nota per lo tsunami e il terremoto del 2011. Ei Arakawa ha vinto il Premio Villa Romana nel 2014.
Clemens von Wedemeyer Esiod 2016, 38’
2051: una donna (interpretata dalla ballerina Stephanie Cumming) torna dopo molti anni a Vienna per chiudere un conto bancario che non custodisce solo denaro, ma anche ricordi. Poiché il sistema le nega l’accesso al conto, le viene chiesto di sottoporsi a un “Memory Check”, in cui deve reagire ad alcune immagini. Una volta ottenuto l’accesso alla cassetta di sicurezza virtuale, la donna usa il contenuto per stabilire un contatto con il proprio passato. Un film visivamente sorprendente sulla distopia della sorveglianza, tra mondo post-apocalittico e mondo high-tech virtuale. Clemens von Wedemeyer è stato vincitore del Premio Villa Romana nel 2008.