La giornata di studi è dedicata alla natura in modo circolare: la biorobotica, la botanica, la composizione, il progetto del paesaggio. Un giorno di incontri circondati dal giardino rinascimentale e dallo spirito di Leonardo da Vinci, uomo di scienza, botanico e artista.Tramite la biorobotica potrebbe essere possibile capire il vegetale giusto da insediare nel pianeta in esplorazione.È interessante conoscere i meccanismi, le vibrazioni naturali e il loro ordine. Essere in grado di entrare tra gli avvenimenti con rispetto dei caratteri e collegarli, senza fonderli in miscuglio sterile e impassibile. Inoltre, è rilevante sapere che mentre il progresso procede inesorabile nella sua prospettiva, possiamo esserne consapevoli e partecipare muniti di idee, osservazioni e progetti concreti.
“Trasformare il mondo in un giardino e il giardino in un mondo. Il giardino è immagine e metafora del vivere in armonia per disporsi a una relazione, che va ripensata, fra uomini, animali e natura“. Così un filosofo del paesaggio, Massimo Venturi Ferriolo, riassume il contenuto di un suo recente volume rivolto ad indagare le molteplici direzioni di un’indagine che nel Convegno al Giardino Corsini, luogo perfettamente adatto a rappresentare l’identità storica del giardino ma anche la sua straordinaria osmosi con la ‘città che sale’, troverà singolari corrispondenze, numerose suggestioni, inaspettate risposte. A cominciare dalla robotica bioispirata (Barbara Mazzolai) che trae ispirazione dalla Natura e dal mondo degli esseri viventi per realizzare nuova tecnologia al servizio dell’Uomo: un moderno umanesimo che non si sovrappone autoritariamente al dato naturale ma che ricava da esso le più virtuose soluzioni osservando le vitali dinamiche del mondo naturale.
Capaci di rigenerare i propri organi all’infinito, le piante con il sistema delle loro radici offrono infatti modelli capaci di guidare la ricerca scientifica (Sabrina Sabatini) a carpire i segreti sul come rigenerare gli organi e combattere alcune malattie in particolare e contribuire alla comprensione della vita in generale. A proposito dell’armonia che il filosofo auspica fra uomo e natura, la green architecture (Benedetto Camerana) rappresenta la perfetta integrazione fra le esigenze dello sviluppo urbanistico contemporaneo e le risorse estetiche, igieniche e infine spettacolari della vegetazione coinvolta nella progettazione di edifici funzionali ma anche interpretabili come artistiche installazioni.
E’ proprio il mondo dell’arte, del resto, ad acquisire oggi gli strumenti più adatti per tentare una connessione ‘aumentata’ e più profonda con l’ambiente: ricerca di un’empatia che attraverso sensori, ologrammi, scanner appronta un laboratorio creativo che ha come alternativa ‘poetica’ l’esperienza sul campo, non mediata cioè dalla scienza e dalla tecnica ma tutta affidata alle prospettive umanitarie di un giardino formato da persone ed animali che imparano a vivere nella natura rispettandola, senza sfruttarla (Umberto Pasti), un villaggio dove non crescono solo piante ma bambine, ragazzi, animali, donne e uomini e che sia in grado di rispondere con semplicità ed efficacia ai bisogni, alle aspirazioni, ai desideri.
L’apertura del convegno è a cura di Arturo Galansino, Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi; coordinatore Carlo Sisi, Presidente dell’Accademia di Belle Arti Firenze.
Relatori: Barbara Mazzolai, Coordinatrice del Center for Micro-BioRobotics del IIT presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Sabrina Sabatini, Ricercatrice biologa UNI1 Roma; Benedetto Camerana, architetto; Umberto Pasti, scrittore e landscape designer.
Barbara Mazzolai, coordinatrice del Center for Micro-BioRobotics del IIT presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ha pubblicato il libro “La natura Geniale” ed. Longanesi e Sabrina Sabatini ricercatrice biologica dell’Università di Roma1nel 2003 attestata da “Harvard Armenise-Foundation Career Development Award” con progetto di biologia vegetale, incontrano Benedetto Camerana, architetto di Torino, 1991 laurea con tesi “Il giardino di Stupinigi”, 1997 realizzazione de “Environment Park” consulenza dell’Arch. Emilio Ambasz, 2006 realizzazione del villaggio Olimpico delle Olimpiadi Invernal di Torino, ampliamento del Museo dell’Automobile di Torino, e Umberto Pasti paesaggista, scrittore, giardiniere dedicato al recupero e moltiplicazione di bulbi selvatici da fiore del Marocco, e all’insegnamento fantasioso del giardinaggio, la sua ultima pubblicazione è “Un Giardino Atlantico. Rohuna, nord del Marocco” editore Bompiani.
PROGRAMMA
11,15 – Apertura del convegno con Arturo Galansino; coordinatore Carlo Sisi
11,30 – 12,15 Barbara Mazzolai “La Biorobotica e le Piante”
12,30 – 13,15 Sabrina Sabatini “La Scienza delle Radici”
13,30 – 14,30 coffee break.
14,30 – 15,15 Benedetto Camerana “Architettura Vegetale”
15,30 – 16,15 Umberto Pasti “Il Giardino per un Futuro”
Ingresso da via il Pra.to 58, Firenze, ore 11,00 – 17,00.
Aperto al pubblico fino a esaurimento posti disponibili
Patrocinio: Fondazione Palazzo Strozzi; Associazione Giardino Corsini
Gruppo Promotore: progetto del convegno di Oliva Avogadro di Collobiano con la collaborazione di Sabina Corsini per la realizzazione; Barbara Mazzolai, Coordinatrice del Center for Micro-BioRobotics del IIT presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Marcello Colocci, Professore Ordinario di Struttura della Materia presso l’Università degli Studi di Firenze.