Fino al 21 febbraio Villa Bardini ospita la mostra fotografica di Marco Lanza ‘Depositi. Immagini dai musei italiani’, un viaggio attraverso 35 scatti nei tesori nascosti dei musei italiani. Curata da Luca Farulli la mostra è è promossa dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron in collaborazione col Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze, con il contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze ed il supporto di Banca CR Firenze ed il patrocinio del Comune di Firenze.
Si tratta di ‘‘ Un viaggio nell’altro stato delle cose costituito dal deposito, – ha detto il curatore – nel quale le opere d’arte, i reperti archeologici, i prodotti del fare umano in esso riparati si danno a vedere, uscendo dalla vita separata che usualmente li caratterizza. Ecco perché parliamo di ‘cose’ piuttosto che di oggetti, per sottolineare il valore affettivo posseduto da queste tracce di vita passata, le quali divengono, così, immagini attive, in grado di veicolare una esperienza personale, intima del colore del tempo’’. ‘’In tal senso – ha aggiunto – il viaggio assume un valenza educativa della sensibilità, finalizzata ad una fruizione lenta, capace di trasferire, per un attimo, il visitatore nell’orizzonte di vita che segna tali cose. Da qui la confidenza, la quale prende forma di un dialogo. Anche le opere video presenti in mostra – realizzate da Marco Lanza assieme al fratello musicista Saverio Lanza, nella formazione artistica multimediale ‘Pastis’ – si muovono in tale direzione. L’atmosfera del deposito è, qui, realizzata da un montaggio ritmico e musicale, come si trattasse di movenze di danza’’.
La particolarità delle immagini esposte è data dal fatto che esse non si limitano a riprodurre i vari depositi, bensì li creano, li ‘realizzano’ con il linguaggio della fotografia: tramite le inquadrature, tramite la luce che, incontrando la materia, il corpo e la polvere, genera colore. Per questa via, il linguaggio della fotografia assume i caratteri dell’ascolto, in grado di prestar parola alle cose, in modo che esse possano narrare la loro vicenda specifica, facendosi tracce di vita. In questo senso, il linguaggio dell’arte comunica l’arte.
La mostra è corredata dal volume ‘Depositi. Immagini dai musei italiani’ pubblicato da “Gli Ori” di Pistoia (144 pagine, 24 euro) con testo in italiano e in inglese, che riassume in 60 immagini a colori l’ampio lavoro svolto negli anni dal fotografo Marco Lanza su questo tema.