La mostra “Open Secrets” di Rachel Lee Hovnanian, esposta nel Palazzo Mediceo di Seravezza, Patrimonio Mondiale Unesco, in Versilia (Lu), che doveva chiudere il 15 settembre, è stata prorogata fino al 3 novembre 2019. Lo ha deciso nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Terre Medicee dato il grande interesse che ha suscitato la mostra dell’artista americana, celebrata sui media internazionali e nazionali, e con lo scopo di permettere le visite delle scuole che possono essere interessate ad approfondire come l’arte contemporanea affronta il tema delle dipendenze vecchie e nuove. La mostra sarà aperta il venerdì, sabato e domenica dalle ore 16 alle ore 20.
Rachel Lee Hovnanian è una artista americana poliedrica e multidisciplinare, originaria del Texas ma che da anni vive e lavora a New York, che si presenta per la prima volta in Italia con una mostra provocatoria e dalle tinte forti in cui trovano posto 31 opere tra sculture, installazioni, videoarte, e dipinti. Il filo conduttore è la denuncia delle dipendenze, in particolare quelle legate all’uso sfrenato della tecnologia come smartphone e social media. Se l’arte contemporanea è anche comunicazione, quella della Hovnanian lancia un messaggio chiaro e fa riflettere, anche con una dose di ironia e dal punto di vista strettamente femminile, sulle insidie di una società sempre più infatuata verso l’iper – connettività che punta ad annullare i rapporti umani e che ci spinge alla ricerca ossessiva di una identità virtuale che punta a mostrare le nostre vite sempre più interessanti e curate. “Ma nella ricerca di questa gratificazione – sostiene l’artista – le nostre esistenze digitali hanno cominciato ad influenzare e oscurare il nostro rapporto con la realtà”.
La mostra, curata da Annalisa Bugliani e organizzata da Pechersky Family Foundation e la Fondazione Terre Medicee, abbraccia gli ultimi dieci anni di lavoro della Hovnanian. Tra le opere esposte la serie di lavori “Too Good to be True”, l’installazione “Swipe Left, Swipe Right”, video installazione dominata da volti trasformati in emoji, e il monumentale “Beauty Queen Totem”. Una grande scultura in marmo di Carrara, sistemata nel prato davanti al Palazzo, vincitrice di un concorso in cui l’artista esprime l’idea che le nostre concezioni di bellezza sono codificate come pietre di paragone del potere sociale. Seguendo la genesi delle piattaforme dei social media e l’ubiquità degli smartphone, Hovnanian ha poi creato “Dinner for Two”, una installazione che mostra un lungo tavolo da pranzo. Seduti alle due estremità ci sono due commensali, rappresentati con le loro immagini su uno schermo. Piuttosto che guardarsi, i due personaggi passano la maggior parte del tempo a guardare i loro telefoni. L’audio dell’installazione riproduce solo i suoni di notifica digitale. Con la video installazione dal titolo “C.R.E.E.P.S.”, l’artista racconta con il suo stile, in che modo offriamo le nostre informazioni personali in cambio dell’opportunità di partecipare alla “piazza” virtuale. Invece con la serie “Happy Hour”, “House of Empty Bottles” e la scultura “Taped Shut”, Hovnanian esprime poi la sua drammatica esperienza personale di donna cresciuta in una famiglia dove gli effetti della dipendenza, in questo caso l’alcool, sono stati occultati dalle pressioni sociali dirette ad offrire malgrado tutto, un’immagine di perfezione che in realtà era solo apparenza.
La mostra, sarà aperta nel Palazzo Mediceo di Seravezza, Via Leonetto Amadei 230, fino al 3 novembre 2019 il venerdì, sabato e domenica dalle ore 16 alle ore 20. Costo del biglietto intero 7 euro ridotto 5 euro. Info: www.palazzomediceo.it www.rachelleehovnanian.com