Con il biologo Carlo Scoccianti in visita al Terzo Giardino

Sarà il biologo WWF Carlo Scoccianti ad accompagnare domani 29 giugno alle ore 17,30 i cittadini in un workshop dedicato alla conoscenza delle forme di vita che animano le sponde dell’Arno, dall’area verde appena sotto Lungarno Serristori fino all’Anconella. Una iniziativa che fa parte del progetto Terzo Giardino che ha visto la realizzazione dell’installazione artistica da parte  del collettivo  Studio ++ e la direzione artistica di Valentina Gensini e  che ha restituito alla città un nuovo spazio verde che si offre alla cittadinanza per essere vissuto e conosciuto. Tutte le piante verranno descritte e catalogate e i risultati consentiranno di avviare la realizzazione di un abaco partecipato che catalogherà ogni specie che vive lungo il fiume.  Le prenotazioni sono obbligatorie al numero 0552476873 o mail info.pac@muse.comune.fi.it e in caso di pioggia il workshop sarà rimandato a giovedì 6 luglio sempre alle 17.30.

Il Terzo Giardino nasce all’interno del Progetto Riva, la piattaforma multidisciplinare che riunisce artisti, architetti, performer, operatori culturali e istituzioni in un cantiere di ricerca comune attorno al fiume Arno, promossa da Le Murate Progetti Arte ContemporaneaMUS.EComune di FirenzeRegione Toscana, direzione artistica di Valentina Gensini, con il contributo di Publiacqua. Il progetto di Studio ++, collettivo d’artisti composto da Fabio Ciaravella, Umberto Daina e Vincenzo Fiore, si basa su tagli mirati della vegetazione spontanea che cresce nei pressi dell’Arno, sfruttando le tecniche impiegate per il mantenimento degli argini. Due diverse azioni creano aree differenti: “parterre” geometrici divisi in quattro sezioni trasversali e veri e propri muri di vegetazione spontanea. Il risultato è un disegno ispirato alla tradizione del Giardino all’Italiana, con par­ticolare attenzione al modello dei Giardini dei Semplici.

La vegetazione che emerge è costituita dalle piante spontanee della riva del fiume, che, grazie a questo metodo di “sottrazione”, si manifestano in tutta la loro inaspettata biodiversità. L’aggettivo “terzo” richiama la metafora del paesaggista Gilles Clèment che spiega come la vegetazione abbandonata presente nei “residui dell’organizzazione razionale dell’uomo” sia un’importante riserva di biodiversità e potenziale evolutivo. Il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno contribuisce al progetto in qualità di ente tecnico-operativo al quale, in collaborazione con il Genio Civile della Regione Toscana, è affidata la manutenzione ordinaria sugli argini e sulle sponde dell’Arno. Nel caso specifico lo sfalcio della vegetazione è effettuato dagli operatori del Consorzio con una frequenza maggiorata ed una modalità tale che permette comunque l’ispezione e la vigilanza ai fini della sicurezza idraulica ma contribuisce, al contempo, a rendere quella naturale banca di sedimenti fluviali vegetata una vera e propria opera d’arte.

 

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