L’appuntamento è per domani 30 aprile alle ore 18.00 per seguire in diretta ZOOM e sulla Pagina FB della Libreria Claudiana di Firenze l’incontro dedicato a “Carlo Levi e la Liberazione” che vedrà la partecipazione di Nicola Coccia autore del libro, Premio Carlo Levi 2016, “Le arse argille consolerai. Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti” pubblicato da Edizioni ETS e alla sua seconda edizione e Pasquale Iacobino della Libreria Claudiana di Firenze mentre introduce e modera Sara Platone della Libreria Claudiana di Torino.
Il link per partecipare alla Diretta ZOOM è https://us02web.zoom.us/j/83003937385 mentre quello per la diretta FB https://www.facebook.com/Libreria-Claudiana-Firenze-741417752621176/
Sei anni di ricerche per scavare nella vita di Carlo Levi e in uno dei libri più importanti del nostro dopoguerra: Cristo si è fermato a Eboli. Un viaggio dal confino, dove il fascismo lo spedì, fino alla Liberazione di Firenze. Un cammino ricostruito attraverso documenti, inediti – e in questa seconda edizione arricchito di nuovi materiali – che ci hanno permesso di entrare nelle vite di decine di persone che hanno raccontato storie drammatiche e straordinarie, come quella del partigiano milionario, delle carognate dei fascisti in un convento di clausura, delle stragi di bambini e civili, dell’uccisione della donna più bella del mondo, di Manlio Cancogni portiere in un torneo di pallone nella villa di Mussolini, del furto della valigia di Carlo Cassola, dell’olio e della farina portati a Giorgio Bassani in fuga da Ferrara, dell’erede al trono finito a vendere motorini, del matrimonio della figlia di Amedeo Modigliani con l’uomo che si era gettato in acqua col cappotto per sfuggire all’arresto.
Il libro parla di Carlo Levi medico, pittore, componente del Comitato Toscano di Liberazione, della donna che lo ha protetto, del bambino di cui è stato padre putativo, della figlia segreta, della stesura del Cristo si è fermato a Eboli, avvenuta, sotto l’occupazione tedesca, in un appartamento di Firenze. Ci sono testimonianze e foto mai pubblicate prima, come quella della persona che ha suggerito a Levi il titolo del suo capolavoro, o quelle dei cinquemila sfollati a Palazzo Pitti.
Nicola Coccia ha cominciato a collaborare all’«Avanti» nel 1966. Ha lavorato nella redazione fiorentina del «Lavoro» di Genova, diretto da Sandro Pertini. Assunto alla «Nazione» nell’estate 1978, si è occupato dei principali fatti di cronaca che hanno segnato la storia di Firenze negli ultimi 30 anni.