La Galleria Poggiali di Firenze annuncia con soddisfazione la proroga della mostra Arnulf Rainer. Colori nelle mani a cura di Helmut Friedel fino a sabato 5 marzo 2022 compreso, considerato il successo di pubblico e critica, nonché l’afflusso copioso, in particolare da parte di visitatori dall’estero, che sta facendo tuttora registrare la mostra, in un periodo storico nel quale l’opera dell’artista austriaco è al centro di una diffusa rivalutazione.
Il progetto realizzato in galleria con Arnulf Rainer raccoglie una sezione che a partire dai lavori dei primi anni ‘80 realizzati con le dita, arriva a quelli dei primi anni ‘90, nel quale l’indagine di Rainer si concentra sulla scomposizione della materia come se fosse vivisezionata al microscopio.
I lavori degli anni ‘80 sono eseguiti con il colore preso direttamente nelle mani e passato veementemente sulla superficie con le dita, spesso lasciandovi residui come abbondanti grumi. Si tratta di lavori i cui momenti germinali erano apparsi alla “Biennale di Venezia” del ’78 ed alla successiva “Documenta” a Kassel, e dei cui sviluppi aveva dato conto anche la personale al Guggenheim di New York del 1989.
I segni gestuali così potenti, estremi, realizzati, con le mani, lasciano spazio nella serie dei primi anni ‘90 ad una forza pittorica che condensa visioni coloristiche con dinamiche legate alla materia, poiché i supporti sono preventivamente segnati, incisi, ed in un secondo momento sommersi da strati di colore che spesso debordano copiosamente sulla cornice. I colori divengono talvolta veli, altre dense coltri.
Completano la mostra quattro celebri lavori appartenenti alla serie “Face Farces” realizzati nei primi anni ’70.
L’Artista
Noto al grande pubblico per la sua arte astratta e informale, durante i suoi primi anni di carriera Arnulf Rainer fu influenzato dal Surrealismo facendo poi evolvere il suo stile verso la distruzione delle forme, con annerimenti, ridipinture e mascherature di illustrazioni e fotografie che dominano i suoi lavori successivi. Era molto vicino all’Azionismo viennese, caratterizzato da body art e pittura sotto l’effetto di droghe e dipinse a lungo la relazione tra la vita e la morte concentrandosi ampiamente sul tema di Hiroshima in relazione al bombardamento nucleare della città giapponese e alle sue ricadute politiche e fisiche.
Ha esposto nei grandi eventi internazionali come ad esempio la Biennale di Venezia (1980 e 2011) e la Biennale di San Paolo (1996) o ancora Documenta 7 (1982).
Le sue opere sono esposte nei più importanti musei del mondo come il Moma e il Guggenheim Museum di New York, che annoverano nella loro collezione numerose opere acquistate nel tempo, così come la Tate di Londra ed il Centre Pompidou di Parigi.
Nel 1993 a New York è stato inoltre aperto l’Arnulf Rainer Museum, così come ha un museo a lui dedicato a Baden, sua città natale.
Nel 2014 e nel 2019 l’Albertina Museum ha omaggiato l’artista con due ampie retrospettive.
ARNULF RAINER
Colori nelle mani
A cura di Helmut Friedel
Prorogata al 05.03.2022
Galleria Poggiali Firenze
Via della Scala, 35/A – Via Benedetta, 3r – Firenze
Ingresso libero
Dal lunedì al sabato 10-13 | 15-19, domenica su appuntamento
Catalogo con testi critici di Helmut Friedel, Giovanni Iovane e Sergio Risaliti
Tel. +39 055 287748
www.galleriapoggiali.com | info@galleriapoggiali.com