Oggi alle ore 15.30 si svolgerà il secondo di quattro appuntamenti che faranno da preludio al convegno dedicato a Cosimo I de’ Medici – che rientra nel calendario delle celebrazioni per il cinquecentenario dalla nascita di Cosimo I e Caterina de’ Medici – in programma mercoledì 11 dicembre 2019 presso il Museo di Casa Martelli e presso la Basilica di San Lorenzo.
“Cosimo I e la Sagrestia Nuova: arte, architettura e progetto dinastico” è il titolo della visita al Museo delle Cappelle Medicee e, in particolare nella Sagrestia Nuova di Michelangelo a cura di Eliana Carrara. La visita è libera e inclusa nel biglietto di ingresso al Museo delle Cappelle Medicee (biglietto intero: euro 8,00, biglietto ridotto per giovani tra i 18 e 25 anni: euro 2,00).
Altri due appuntamenti (il 12 e il 26 settembre) faranno da “preparazione” alla giornata dell’11 dicembre, durante la quale storici dell’arte e dell’architettura presenteranno al pubblico i risultati di recenti ricerche (basate anche sull’analisi di fonti poco note), volte a evidenziare quanto il complesso di San Lorenzo sia stato permeato e modellato dalle idee e dai progetti dinastici di Cosimo.
Michelangelo aveva lasciato incompiuta la Sagrestia Nuova di San Lorenzo con le opere scultoree prive di una collocazione definitiva e fu proprio Cosimo I a far progettare e realizzare l’attuale disposizione dei capolavori dedicati alla memoria dei suoi avi. Sempre all’impulso del granduca si deve la destinazione della Sagrestia Nuova a prima sede dell’Accademia delle arti del disegno dallo stesso fondata nel 1563. Segni tangibili del vasto programma rinnovatore di Cosimo nel complesso di San Lorenzo sono evidenti anche nella commissione di nuove opere (la decorazione dell’abside della chiesa da parte di Pontormo o la statua dedicata a Giovanni dalle Bande Nere realizzata da Baccio Bandinelli) e nell’apertura al pubblico della Biblioteca Medicea Laurenziana.
Il convegno (e le visite che lo precedono), a cura di Monica Bietti ed Emanuela Ferretti, è promosso dai Musei del Bargello in collaborazione con la Biblioteca Medicea Laurenziana, la Basilica di San Lorenzo, l’Opera Medicea Laurenziana e dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.