Andar per Giardini, febbraio a Villa Medicea di Castello

Per gli appassionati di Parchi e Giardini storici febbraio offre la possibilità di visitare gratuitamente, nella giornata di domenica, con orario dalle 8.15 fino alle 16,30 il Giardino della Villa Medicea di Castello, famoso per le piante rare, in particolare degli agrumi e per le sculture antiche e rinascimentali. Ad oggi è l’esempio di “giardino all’italiana” meglio conservato, tanto che nel 2013 si è aggiudicato il premio come il parco più bello d’Italia nella XI edizione del concorso per la categoria Parchi Pubblici. Fa parte del complesso della Villa Medicea di Castello, una delle residenze più antiche della famiglia Medici e prediletta da Cosimo I che si dedicò in particolare alla cura del giardino che venne progettato nel 1538 con l’obiettivo di celebrare il potere del giovane duca , attraverso la simbologia delle statue, delle fontane e delle grotte. La forma compatta e geometrica con le tre terrazze digradanti sul retro della villa sono di origini quattrocentesche, mentre si riferiscono al secolo successivo la celebre Grotta degli Animali e altre figure. La prima terrazza presenta sedici aiuole quadrate con la centro una grande fontana opera del Tribolo sulla quale è posta una statua di Bartolomeo Ammannati raffigurante “Ercole e Anteo”, secondo quanto testimoniato dalla lunetta di Giusto Utens, fino alla fine del Cinquecento, la fontana era circondata da un boschetto di alloro e mirto, oggi vi si trovano delle sculture classiche collocate nel riordino del 1785. La seconda terrazza è il “Giardino degli agrumi”. I Medici avevano una grande passione per queste piante di cui ne diffusero la moda e i limoni di Castello sono tra i più pregiati di tutte le ville medicee e ve ne sono di tantissime varietà, curiose e rare, tanto che la collezione di cinquecento piante è considerata una delle più importanti al mondo. La “Grotta degli Animali” è uno degli ambienti più suggestivi dell’epoca Manierista, realizzata dal Tribolo che scolpì le vasche e con le sculture del Giambologna, alcune delle quali oggi si trovano al Bargello. Un complesso sistema idraulico alimenta gli zampilli che prendono vita dagli animali o dal pavimento e creano sorprendenti giochi d’acqua, al centro della grotta un tempo esisteva una statua di Orfeo, poi rimossa. Accanto alle due grandi limonaie si trovano due piccoli giardini segreti dove i residenti della Villa potevano stare in assoluto isolamento, senza essere visti. In quello ad est denominato “Ortaccio” nel XVII secolo fu costruita la “Stufa dei mugherini”, una serra destinata nell’inverno ad ospitare la collezione di gelsomini iniziata da Cosimo III e che oggi accoglie un giardino con piante aromatiche e una statua dell’Autunno. L’altro piccolo giardino detto dell’”Imbrecciato” era collegato alla cucina e vi era un tempo una statua di Esculapio, dio della medicina. Ai lati del giardino all’italiana due rampe di scale coperte portano alla zona boscosa detta “Il selvatico” dove si trova la fontana del” Gennaio”, una statua bronzea opera di Bartolomeo Ammannati che raffigura un vecchio che cerca di ripararsi dal freddo con le braccia. Dal bosco di lecci e querce ha origine un parco all’inglese, realizzato nel terzo decennio dell’Ottocento dai Lorena oltre il quale una tenuta a vite e ulivo.

 

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