Nato quasi per scherzo da un’idea di un gruppo di amici e appassionati nel lontano 1998 il Giotto Jazz Festival raggiunge l’importante traguardo del ventennale. Importante per chi ha sempre creduto che da una passione si potesse creare un movimento: di idee, di musica, di eventi, di condivisione. Ed il movimento ha resistito ai cambiamenti della vita di ognuno, alla crescita delle persone che ne hanno fatto parte. Abbiamo sempre cercato di rinnovarci nelle nostre manifestazioni, di ricercare idee e spunti per arricchire una proposta musicale. E anche quest’anno ci stiamo provando confermando la formula dei quattro giorni consecutivi, del coinvolgimento del paese, degli esercizi commerciali, delle strutture museali per arricchire il nostro paese ed ospitare il pubblico dei concerti nel migliore dei modi.
I concerti saranno il filo conduttore: ma tante anche le iniziative legate alla musica! Incontri, aperitivi musicali, mostra fotografica nei negozi del centro.
Ad inaugurare il festival sarà il trio del chitarrista Oz Noy. Il suo stile unico rompe tutti gli schemi e le regole delle sonorità più tradizionali, concentrandosi principalmente sul groove. Nel suo stile si riconoscono le tracce della fusion più classica, dove non manca il blues, il jazz ed un pizzico di rock, in una miscela interessante e coinvolgente. Alla batteria Keith Carlock che è stato di recente premiato come primo batterista pop, primo batterista Fusion e numero uno “Best All-Around drummer” in Modern Drummer’s 2009 Readers Poll. Batterista cult ha al suo attivo collaborazioni con Sting, Steely Dan, Toto. Al basso Jimmy Haslip: conosciuto soprattutto per essere uno dei membri fondatori del gruppo fusion Yellowjackets e per essere stato uno dei primi bassisti ad utilizzare un basso a 5 corde. Bassista mancino, ha inoltre la particolarità di suonare il basso con le corde invertite, cioè con la corda più acuta in alto e la corda più grave in basso.
Venerdì per la prima volta il teatro si trasforma in sala da ballo e verranno tolte le sedie per festeggiare tutti insieme il 20° compleanno del Giotto Jazz Festival insieme alla White Orchestra di Vincenzo Genovese a cui seguirà una festa in stile funk fino a tarda notte.
Sabato sarà di un gruppo attesissimo. Jo Jo Mayer e Nerve che, ancora una volta in un teatro senza sedie, ci trasporteranno nella musica elettronica newyorkese. I Nerve si sono evoluti partendo dal leggendario evento newyorkese “Prohibited Beats”, organizzato da Jojo Mayer negli anni ’90. Inizialmente formatasi come piattaforma sperimentale in cui convogliavano DJ’s, visual artists, musicisti, nel tempo si è trasformata in un gruppo che ha rivoluzionato la musica elettronica, portandola da un format basato sulle programmazioni in una performance improvvisata dal vivo. In questa nuova veste la band ha assimilato un ampio spettro di stili elettronici, dal Jungle, Dub Step, Glitch alla Minimal e Tech House e tutti quei generi che ancora non hanno trovato una definizione. Col passare del tempo i Nerve hanno familiarizzato con il pubblico, portando i ritmi, l’improvvisazione e l’evoluzione stilistica del jazz nell’era digitale. Lo stile dei Nerve riesce a essere un armonioso mix di sonorità diverse che passano dall’ elettronica, fondendo insieme ritmi Jungle, Break Beat e Drum & Bass.
Infine il gran finale affidato al progetto “Ciampi ve lo faccio vedere io” dell’istrionico Bobo Rondelli. Pubblico rigorosamente seduto ad ascoltare la poesia di Bobo. Uno show scarno e minimale quello di Bobo, un tavolino, un bicchiere di vino e poche luci, accompagnato dagli amici Fabio Marchiori alle tastiere e Filippo Ceccarini alla tromba, con l’unico scopo di enfatizzare al massimo la musica e il genio maledetto di Ciampi. Bobo aveva già suonato a Vicchio in occasione del nostro festival estivo “Etnica” e sarà per noi il lancio per quest’altro festival che si svolgerà dal 15 al 18 giugno 2017… per un altro ventennale da festeggiare!
PROGRAMMA DEL FESTIVAL:
venerdì 24 marzo (teatro senza poltrone in platea)
ore 22,00: Teatro Giotto – Concerto White Orcs
ore 23,30: Teatro Giotto – Happy 20th Birthday Giotto Jazz “Festa in teatro”
sabato 25 marzo (teatro senza poltrone in platea)
ore 18,00: Teatro Giotto – Incontro con Jo Jo Mayer
ore 19,00: La Bottega di Sghio – Aperitivo in jazz
ore 21,30: Teatro Giotto – Jo Jo Mayer & Nerve
domenica 26 marzo (teatro con poltrone)
ore 18,30: Enoteca Amante di Dioniso – Incontro con Bobo Rondelli
ore 21,30: Teatro Giotto – Bobo Rondelli “Ciampi ve lo faccio vedere io”
Informazioni
055 240397 – 055 8439269 – 055 844017
facebook: jazzclubofvicchio
ufficio stampa: 055 240397 bruno@eventimusicpool.it
incontro Mayer: Play drums&percussions 055/333608 play@playdrums.it
Prezzi
White Orcs posto unico 10 € (in piedi)
Jo Jo Mayer & Nerve posto unico 18 € (in piedi)
Bobo Rondelli intero 18 €, ridotto 16 € (posto numerato)
Riduzioni per soci Arci, abbonati stagione di Prosa Teatro Giotto, under 25
Promozione Speciale: con il biglietto di uno dei concerti sarà possibile visitare
il Museo Beato Angelico e Casa di Giotto per tutto il mese di marzo
Prevendite
on line www.eventimusicpool.it;
Circuito Reg. Box Office tel. 055/210804 www.boxol.it
Abbigliamento Rocci Vicchio 055 844017
Prenotazione per cene e aperitivi:
Enoteca L’amante di Dioniso: 338/5021772
Osteria O’ per Bacco: 055/8448698
Pizzeria La bottega di Sghio: 055/8497006
Durante il Festival sarà possibile effettuare cene presso i ristoranti del centro
usufruendo di uno sconto del 10% mostrando il biglietto del concerto
White Orcs
‘Vincenzo Genovese Big Band’
Venerdì 24 marzo,
Teatro Giotto, Vicchio
Ore 21.30
Vincenzo Genovese, Tastiere e direzione
Francesco Cherubini, betteria – Gianluca Scorziello, percussioni
Voci: Nadyne Rush, Greta Mirall
Cori: Valentina Misurale,Rachele Acciavatti
Sassofoni: Dario Cecchini, Luca Signorini, Luca Ravagni
Trombe: Andrea Tofanelli, Nicola Cellai, Mirko Rubegni , Andrea Lagi
Tromboni: Stefano Scalzi, Riccardo Tonello
Marco Galiero: basso
Luca Gelli : chitarra
La musica è arte. Il funk è allegria. La tradizione stimola l’innovazione. La nostra terra d’origine che condiziona, influenza ed ispira. White Orcs nasce così: un incontro fra il superlativo talento del pianista Vincenzo Genovese e l’entusiasmo di un’idea che vuole unire ed allo stesso tempo sfidare le cornici culturali dei popoli. White Orcs è un progetto di scambio fra radici culturali, che vuole sfidare le tradizioni ad amalgamarsi sullo stesso palco, invitando altri artisti ad interpretare il ritmo del Fun(k)! L’orchestra degli White Orcs dona vita ad un progetto che vuole dare l’opportunità a performers di ogni genere e provenienza di esprimersi davanti ad un pubblico diverso. La costante ricerca di interazione fra le differenze che ci caratterizzano culturalmente, muove l’orchestra in un tour di palchi internazionali. Finché l’arte ce ne darà ragione.
Jojo Mayer – NERVE
Sabato 25 marzo
Vicchio, Teatro Giotto ore 21.30
Jojo Mayer, batteria
John Davis, basso
Jacob Bergson, tastiere Aaron Nevezie, suoni e manipolazione audio
I Nerve si sono evoluti partendo dal leggendario evento newyorkese “Prohibited Beats”, organizzato da Jojo Mayer negli anni ’90. Inizialmente formatasi come piattaforma sperimentale in cui convogliavano DJ’s, visual artists, musicisti, nel tempo si è trasformata in un gruppo che ha rivoluzionato la musica elettronica, portandola da un format basato sulle programmazioni in una performance improvvisata dal vivo. In questa nuova veste la band ha assimilato un ampio spettro di stili elettronici, dal Jungle, Dub Step, Glitch alla Minimal e Tech House e tutti quei generi che ancora non hanno trovato una definizione. Col passare del tempo i Nerve hanno familiarizzato con il pubblico, portando i ritmi, l’improvvisazione e l’evoluzione stilistica del jazz nell’era digitale.
Lo stile dei Nerve riesce a essere un armonioso mix di sonorità diverse che passano dall’ elettronica, fondendo insieme ritmi Jungle, Break Beat e Drum & Bass.
Jojo Mayer – E’ conosciuto per le sue tecniche musicali creative e innovative, che lo hanno reso uno dei migliori batteristi al mondo. Mayer è nato a Zurigo ed è cresciuto circondato dalla musica. Suo padre, Vali Mayer, era un bassista. All’età di due anni ha il primo drum set, e la sua prima esibizione è a Hong Kong quando ha appena 3 anni.
Jojo Mayer è conosciuto per aver unito insieme jazz, drum and bass e jungle insieme ad altre influenze musicali. Jojo mayer è conosciuto anche per essere uno dei maestri della “Moeller Tecnique”, la tecnica di controllo delle bacchette che è un po’ la Sala del Trono della tecnica di mani.
BOBO RONDELLI
“Ciampi ve lo faccio vedere io”
Domenica 26 Marzo
Teatro Giotto, Vicchio ore 21.30
In collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo
Bobo Rondelli, voce e chitarra
Fabio Marchiori, tastiere
Filippo Ceccarini, tromba
Reduce dall’acclamato ultimo disco “Come i carnevali”, uscito a Marzo 2015, il cantautore labronico Bobo Rondelli, artista instancabile e prolifico, dedica un intero spettacolo all’illustre concittadino Piero Ciampi, artefice di capolavori negli anni ’70 che hanno reinventato la nostra musica d’autore e che lo hanno reso poeta immortale.
Uno show scarno e minimale quello di Bobo, un tavolino, un bicchiere di vino e poche luci, accompagnato dagli amici Fabio Marchiori alle tastiere e Filippo Ceccarini alla tromba, con l’unico scopo di enfatizzare al massimo la musica e il genio maledetto di Ciampi. Due vite divise dal tempo, che spesso trovano forti punti in comune, tanto che la critica si è frequentemente spesa in paragoni tra i due. Un’ammirazione mai celata da Bobo tanto che nell’album ‘Disperati, intellettuali, ubriaconi’, registrato con Stefano Bollani, ha voluto reinterpretare ‘Io e te, Maria’, celebrata canzone di Ciampi che sicuramente non mancherà tra le perle scelte per lo spettacolo. Il 19 Dicembre è uscito il disco live “Ciampi ve lo faccio vedere io” in allegato col quotidiano Il Tirreno, esaurito in sole 48 ore. A fine Febbraio 2016 è prevista l’uscita del disco live con distribuzione Sony Music in un box speciale contenente una raccolta di Piero Ciampi e un book redatto da John Vignola. Bobo è anche il protagonista del docu-film prodotto e trasmesso da Sky Arte per l’ottantesimo compleanno del grande cantautore labronico.