C’è un angolo di Cina a Firenze pronto per accogliere Papa Francesco in occasione della sua visita in programma il prossimo 10 novembre. Tra i numerosi eventi espositivi dedicati alla presenza del Santo Padre in città, quello appena inaugurato nel complesso monumentale di Santa Croce e dedicato a Giuseppe Castiglione, missionario gesuita e pittore in Cina dove visse per oltre cinquanta anni lavorando alla corte di tre imperatori dal 1715 al 1766. “Nella lingua dell’altro, Lang Shining new media Art Exhibition, Giuseppe Castiglione gesuita e pittore in Cina” allestita nel Memoriale di Santa Croce è stata organizzata dall’Opera di Santa Croce in collaborazione con il National Palace Museum di Taipei, il terzo museo più visitato al mondo, dove rimarrà aperta al pubblico fino al 31 gennaio con ingresso libero, la mostra si avvale anche del patrocinio della Provincia italiana della Compagnia di Gesù e in collaborazione con l’Arcidiocesi di Firenze in occasione del v Convegno Ecclesiale Nazionale.
A trecento anni dal suo arrivo in Cina, paese dove la figura del gesuita è molto popolare, l’opera artistica di Giuseppe Castiglione arriva per la prima volta in Italia ed è un’autentica sorpresa. A lui si deve l’introduzione di elementi europei come la prospettiva lineare nella pittura cinese oltre che a far da precursore nei rapporti culturali tra i due paesi, un viaggio attraverso meravigliose piante e animali che sembrano prendere vita attraverso le più moderne tecniche multimediali in grado di offrire sempre nuovi e suggestivi percorsi e letture. Un uomo che ha saputo parlare nella Lingua dell’altro questo il messaggio principale di Giuseppe Castiglione “Un modo per guardare il mondo, un progetto, lo stesso che fa di Santa Croce un crocevia tra le diverse culture, il solo futuro possibile – come ha precisato Don Alessandro Andreini consigliere dell’Opera di Santa Croce – in occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra – imparare a parlare le lingue gli uni degli altri”.
“ E’ un racconto che Santa Croce offre all’Italia – ha detto Irene Sanesi presidente dell’Opera di Santa Croce – l’Opera di Santa Croce patrimonio dell’umanità accoglie la mostra di Giuseppe Castiglione che parla di dialogo interculturale, possiamo definirlo un globalizzatore ante litteram”. Presente anche Nicoletta Mantovani in rappresentanza del Comune di Firenze “ E’ stato il primo grande ambasciatore della cultura italiana all’estero e prendendo il meglio della cultura orientale ha elaborato un linguaggio nuovo in cui vivono le emozioni. Firenze si appresta ad ospitare il convegno dei Sindaci con lo spirito di raccontare la cultura come veicolo di pace “.
“ A me interessava capire se nel 2015 si può parlare di creatività cattolica – ha detto il curatore della mostra Francesco Vossilla , storico dell’arte e studioso di Michelangelo ma che ha preso particolarmente a cuore lo studio dell’artista gesuita – cinquantun anni lontano da casa, in un ambiente ostile non potendo far riferimento ad immagini religiose, un dialogo con i tre imperatori in un processo di fiducia reciproca. Mi sono chiesto come ha fatto questo italiano ad arrivare e ad entrare nella cultura cinese, sicuramente con grande fatica ma anche con relazioni di amicizia che era riuscito ad instaurare a corte”.
La mostra è divisa in quattro sezioni, Quando la Cina incontra l’Europa rappresenta l’accoglienza al visitatore con una galleria di personaggi dell’epoca, pannelli retroilluminati e parlanti con le rotte marittime percorse dai missionari nel XV secolo, a seguire Tutte le glorie degli originali, riproduzioni nelle dimensioni reali di dodici principali dipinti di Giuseppe Castiglione dedicati alle meraviglie naturali e artistiche immortalate da Castiglione, poi I dipinti prendono vita, tre grandi installazioni digitali che utilizzano la tecnologia Led e gli schermi ad alta definizione si ispirano alle opere più importanti dell’artista, “Pavone”, “ Fiori immortali in una primavera eterna” “ I cento cavalli dell’imperatore”, Tesori nazionali sotto i riflettori, l’ultima tappa della mostra è dedicata ai video e il visitatore attraverso il touch screen ha la possibilità di entrare in relazione con le opere e la vita del gesuita. Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato anche Ho Chuan-Hsing vice direttore del National Palace Museum e Way Kuo di City University of Hong Kong, mentre Padre Bellucci ha portato i saluti di Adolfo Nicòlas Proposito Generale della Compagnia di Gesù, “felice che si possa riscoprire la figura di Castiglione e la sua arte che ha costruito un ponte tra la cultura cinese e quella italiana ”.