E’ probabile che la prossima edizione di “ Firenze – Un anno ad arte” 2015, la decima per l’esattezza, sia anche l’ultima a coinvolgere il Polo Museale Fiorentino come istituto unitario e autonomo, ovvero la Soprintendenza Speciale che, essendo dotata di autonomia amministrativa e contabile questo le consente un riequilibrio tra i vari musei statali che ne fanno parte. Un sistema che verrebbe a cambiare in base al nuovo assetto previsto dalla riforma secondo il quale si costituirebbero nuove realtà autonome, Galleria degli Uffizi e Accademia, Museo del Bargello e Polo Museale Regionale. Una cosa però è certa, grazie al sostegno finanziario dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la rassegna messa a punto dai funzionari e da curatori ospiti in grado ogni volta di valorizzare al meglio, artisti e collezioni dei Musei Statali Fiorentini, non mancherà anche quest’anno di stupire per la ricchezza e la particolarità dell’offerta proposta. Come in un prezioso cartellone teatrale, apriamo il sipario su quella che si annuncia una stagione artistica di grande richiamo. Pur essendo pittore di rilevanza internazionale, nessuno aveva mai dedicato un’ esposizione monografica a Gerrit van Honthorst, meglio conosciuto come Gherardo delle Notti, caravaggesco virtuoso nelle scene a lume di notte. E’ grazie al collezionismo di Cosimo II se gli Uffizi conservano quattro tele, di cui tre dedicate a soggetti conviviali; da questo nucleo di partenza lo spunto per la mostra a lui dedicata “Quadri bizzarrissimi e cene allegre” agli Uffizi dal 10 febbraio al 24 maggio. Per i 150 anni di Firenze Capitale e della fondazione del Bargello, “Il Medioevo in Viaggio” dal 20 marzo al 21 giugno al Museo del Bargello in collaborazione con il Réseau des Musées d’Art Médiéval, oltre all’iconografia legata al viaggio, oggetti e corredi di pellegrini e crociati, mercanti e signori che in epoca medievale si mettevano in viaggio.Organizzata dalla Galleria dell’Accademia con l’Ordine dei Frati Minori e la Commissio Sinica, “L’arte di Francesco. Capolavori d’arte e terre d’Asia dal XVIII al XV secolo” dal 30 marzo all’11 ottobre documenta la produzione artistica di matrice francescana dal 1200 al 1400 di pittura, scultura e arti suntuarie evidenziando anche l’aspetto di evangelizzazione dalla Terra Santa alla Cina, non mancherà anche una sezione di manoscritti miniati. Il Museo degli Argenti dal 9 giugno all’11 ottobre dedica una mostra al “Lapislazzuli. Magia del blu”, la prima in assoluto nel suo genere, dai reperti archeologici del 7000 a.C. fino all’IKB di Klein, passando per la spettacolare collezione medicea di oggetti in lapislazzuli. La Galleria Palatina dal 30 giugno al 15 novembre celebra “Carlo Dolci” con una mostra monografica, sino ad oggi mai realizzata.Il pittore più importante del Seicento fiorentino attivo presso la corte medicea sarà, con questa occasione, oggetto di uno studio approfondito e particolare, insieme agli artisti della sua bottega. Anche Piero di Cosimo è una figura poco conosciuta, gli Uffizi gli dedicano dal 23 giugno al 27 settembre “Pittore fiorentino eccentrico tra Rinascimento e Maniera”. Originale e acuto osservatore della natura, il Vasari ce lo presenta come poco socievole e assorto nella conteplazione della natura da cui traeva ispirazione per invenzioni fantastiche riportate poi in pittura o nei carri allegorici andati dispersi. Alla Galleria d’arte Moderna dal 19 novembre al 3 aprile “I doni e le collezioni del Re” in occasione di Firenze Capitale 1865-2015, le opere d’arte raccolte e donate da Vittorio Emanuele II a Palazzo Pitti e gli oggetti di uso comune che accompagnavano le giornate del Sovrano. Infine “Carlo Portelli. Pittore di pregio” dal 14 dicembre al 17 aprile 2016, alla Galleria dell’Accademia che nella Tribuna conserva una monumentale pala con “L’Immacolata Concenzione” del 1566; una mostra che indaga un autore noto solo agli specialisti e che sino ad oggi ha avuto scarsa fortuna critica ma in grado di stupire per una grande originalità nella pittura fiorentina vasariana.