Il carro cerimoniale di Pompei in mostra al Museo Nazionale Romano

Nel 2019 a Civita Giuliana località a nord dell’antica città di Pompei, in una villa suburbana già in parte individuata e indagata agli inizi del ‘900 e tornata all’attenzione per gli scavi clandestini condotti da tombaroli, si avvia un’attività di scavo senza precedenti per la sua genesi e per le sue straordinarie scoperte. Tra queste un carro cerimoniale con il lussuoso rivestimento in bronzo e le decorazioni in argento, in ottimo stato di conservazione.

Oggi il carro ricostruito nelle sue parti mancanti – che lasciarono impronte nella cenere e furono recuperate grazie alla tecnica del calco – è finalmente percepibile nelle sue reali forme e dimensioni e sarà fruibile nell’ambito della mostra “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli Antichi”, in programma dal 4 maggio al 30 luglio 2023 al Museo Nazionale Romano.

Un’operazione che nasce nel 2017 dalla collaborazione tra la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e il Parco archeologico di Pompei per arrestare l’attività illecita dei clandestini e il depredamento del patrimonio archeologico di quell’area.

Da questa sinergia che ha dato vita nel 2019 a un Protocollo d’intesa per la legalità tra le istituzioni teso al contrasto delle operazioni illecite nel territorio vesuviano, e dall’attività di scavo avviata ne è derivata la scoperta e dunque la restituzione al pubblico di ambienti e reperti di grande valore dal punto di vista storico e scientifico: dal rinvenimento di una stalla con i resti di alcuni esemplari equini, tra cui un cavallo bardato di cui è stato possibile realizzare il primo calco in assoluto, alla stanza degli schiavi e al carro cerimoniale nel quartiere servile della villa; ai calchi di due vittime dell’eruzione nel settore residenziale.

“Questa è un’autentica perla che dimostra ancor più, ove ve ne fosse bisogno, l’unicità del nostro patrimonio. – dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – Il restauro e l’esposizione non rappresentano solo la restituzione di un reperto eccezionale ai cittadini e agli studiosi, ma anche il coronamento di uno sforzo che, in questo caso, ha visto operare insieme Parco archeologico di Pompei, Procura della Repubblica di Torre Annunziata e Carabinieri del TPC. Tutto ciò ci spinge a lavorare con sempre maggior impegno, consapevoli del valore del nostro patrimonio, eredità di un grande passato ma anche opportunità di crescita civile e socioeconomica per il futuro”.

Il grande carro cerimoniale a quattro ruote, con i suoi elementi in ferro, le bellissime decorazioni in bronzo e argento, con raffigurazioni erotiche, i resti lignei mineralizzati, le impronte degli elementi organici (dalle corde a resti di decorazioni vegetali), venne rinvenuto quasi integro nel porticato antistante alla stalla con i resti dei 3 equidi.

Si tratta di un vero e proprio unicum in Italia non solo per il livello di conservazione, in quanto sono emerse le singole decorazioni e l’intera struttura del veicolo, ma anche perché non si configurava come carro da trasporto per i prodotti agricoli o per le attività della vita quotidiana, già attestati sia a Pompei che a Stabia. Il carro è identificabile come un pilentum, un veicolo usato nel mondo romano dalle èlites, per cerimonie e in particolare per accompagnare la sposa nella nuova casa.

Un reperto unico e fragile per le sue delicate condizioni di conservazione e rinvenimento, che nel suo percorso di recupero, restauro, ricostruzione e restituzione alla fruizione del pubblico, incarna appieno il senso di caducità e eternità che la storia ci consegna attraverso la testimonianza del nostro straordinario patrimonio culturale.

“La scoperta all’epoca dello scavo fu eccezionale per le informazioni che rivelava per la tipologia di veicoli di trasporto, di tipo cerimoniale, che non trovava confronti in Italia con simili reperti. Un carro simile era stato ritrovato anni fa in Grecia, nei luoghi dell’antica Tracia, in una tomba appartenuta a una famiglia di alto rango, ma lasciato in situ.  Questa è invece la prima volta al mondo che un pilentum viene ricostruito e studiato. – dichiara il Direttore generale dei Musei, Massimo Osanna, sotto la cui Direzione del Parco di Pompei nel 2018 si sono avviate tutte le attività e la firma del protocollo d’Intesa con la Procura – Inoltre, le indagini a Civita Giuliana hanno sancito l’ attuazione di una metodologia di scavo di tutto il contesto, ormai ordinaria a Pompei, che ha visto coinvolto un team interdisciplinare di archeologi, architetti, ingegneri, restauratori, vulcanologi, antropologi e archeobotanici. L’attuale restituzione del carro al pubblico racchiude una storia ben più ampia di cura del patrimonio culturale italiano”

“Il carro oltre al suo valore scientifico, costituisce il simbolo di un processo virtuoso di legalità, tutela e valorizzazione non solo dei singoli reperti, ma di tutto il territorio vesuviano. – aggiunge Gabriel Zuchtriegel, attuale Direttore del Parco – Quell’attività ha dato avvio a operazioni di esproprio di strutture illecite, per consentire di proseguire l’indagine e ha visto più enti collaborare per un intento univoco. Oltre alla Procura e ai Carabinieri, anche il Comune di Pompei, ha dato la sua disponibilità nella gestione della viabilità urbana inevitabilmente compromessa dal prosieguo dello scavo. L’esposizione dei preziosi reperti è un punto di partenza verso l’obiettivo più ambizioso di rendere presto fruibile l’intera villa al pubblico.”.

La mostra che espone il carro è promossa dal Ministero della cultura italiano e dal Ministero della cultura e dello sport della Grecia (Eforato per le Antichità delle Cicladi) e testimonia la centralità e l’importanza della collaborazione tra i due Stati. L’evento espositivo, organizzato dalla Direzione generale Musei e dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con Electa, è ideato e curato da Massimo OsannaStéphane VergerMaria Luisa Catoni e Demetrios Athanasoulis, con il sostegno del Parco Archeologico di Pompei e la partecipazione della Scuola IMT Alti Studi Lucca e della Scuola Superiore Meridionale.

Roma. Sabato 18 maggio per “La Notte dei Musei” oltre 100 eventi, 50 mostre ed ingressi a 1 euro

Sabato 18 maggio 2019 l’arte a Roma resta accesa fino alle 2 di notte per la nuova edizione de “La Notte dei Musei”, promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

La manifestazione, che si svolge in contemporanea in 30 paesi europei, giunge alla sua undicesima edizione nella Capitale, che aderisce all’iniziativa aprendo straordinariamente al pubblico in orario serale i Musei Civici (dalle 20.00 alle 02.00), con la possibilità di ammirare le collezioni permanenti e le mostre temporanee, e di assistere a un ricco programma di concerti e spettacoli dal vivo selezionati tramite l’avviso pubblico “Notte dei Musei 2019″. Saranno eccezionalmente aperti di sera anche alcuni musei statali, università, istituzioni italiane e straniere, e altri spazi espositivi e culturali con proposte di spettacoli, mostre, eventi e iniziative speciali.

Un totale di oltre 50 spazi animati per l’occasione da più di 100 eventi e circa 50 mostre, per una grande festa, accessibile a tutti, dedicata all’arte e alla cultura.

L’ingresso a ogni sito avrà un costo simbolico pari a un euro oppure, dove espressamente previsto, sarà gratuito. Nei Musei Civici l’accesso sarà invece completamente gratuito per i possessori della MIC card, che potrà essere acquistata anche la stessa sera nelle biglietterie dei Musei Capitolini e del Museo dell’Ara Pacis.

Tra i principali spazi coinvolti: Musei Capitolini, Museo dell’Ara Pacis, Mercati di Traiano, Museo delle Mura, Museo di Roma Palazzo Braschi, Museo di Roma in Trastevere, Centrale Montemartini, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Musei di Villa Torlonia, Galleria d’Arte Moderna di Roma, Museo Carlo Bilotti, Museo Pietro Canonica, Museo Napoleonico, Museo Civico di Zoologia, Museo di Casal De’ Pazzi, Protomoteca, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Museo Ebraico, Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, Chiostro del Bramante, Macro Asilo, Mattatoio, Palazzo delle Esposizioni, MAXXI, Museo Archeologico e Museo Aristaios dell’Auditorium Parco della Musica, Polo Museale Atac, Palazzo Merulana, Spazio Espositivo Tritone, Accademia Nazionale di San Luca, Accademia di Romania, Reale Accademia di Spagna, Istituto Svizzero, Istituto Superiore di Sanità – Museo ISS, Musia Living&Arts, Wegil, Casa Museo Accademia Musumeci Greco, Società Geografica Italiana, Opera Romana Pellegrinaggi – Carcer Tullianum, Sapienza Università di Roma – Polo Museale, Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Museo di Archeologia, Università degli Studi Roma Tre – Teatro Palladium, Link Campus University, Università eCampus, Casina di Raffaello, Technotown,  Vigamus – Museo del Videogioco.

I musei statali, i complessi monumentali, le aree e i parchi archeologici MiBAC di Roma parteciperanno all’iniziativa con aperture straordinarie serali di 3 ore al costo simbolico di 1,00 euro. L’elenco dei luoghi statali e degli orari di apertura saranno pubblicati sui canali web del MIBAC: www.beniculturali.it

Saranno straordinariamente aperti al pubblico, con visite gratuite, il SENATO DELLA REPUBBLICA, dalle ore 20.00 alle 24.00 (ultimo ingresso da piazza Madama alle ore 24.00), e la CAMERA DEI DEPUTATI, dalle ore 20.00 alle 02.00 (ultimo ingresso da piazza Montecitorio alle 01.30).

Il MUSEO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI (Piazza del Risorgimento, 46), sarà aperto al pubblico dalle 20 alle 02.00, a ingresso gratuito, con visite guidate organizzate per gruppi. In programmaconcerto del Coro Polifonico Salvo D’Acquisto, dal titolo Il sentimento della Patria. La gioia del Varietà. Dirige: Maestro Antonio Vita; Pianoforte: Maestro Fabio Silvestro.

L’OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI partecipa con l’apertura a ingresso gratuito dalle ore 20.00 alle 24.00 (ultimo ingresso alle 23.30) del Carcer Tullianum (prigione di San Pietro) al Clivio Argentario, uno dei monumenti più importanti dell’età repubblicana di Roma.

Il MUSEO EBRAICO DI ROMA aprirà al pubblico dalle ore 21.30 alle 01.30 con visite al Tempio Maggiore.

 L’ATAC aprirà al pubblico il proprio Polo Museale in zona Ostiense (via Bartolomeo Bossi,7) dalle ore 20.00 alle 24.00 (ultimo ingresso alle 23.30), con l’esposizione permanente di locomotori e tram storici restaurati, impreziosita dall’attigua stazione progettata dall’architetto Piacentini.

GLI EVENTI

Tanti gli spettacoli previsti ai MUSEI CAPITOLINI.

Nell’Esedra di Marco Aurelio performance musicale di Riccardo Fassi Tankio Band Plays Frank Zappa con Riccardo Fassi (tastiere), Claudio Corvini (tromba), Sergio Vitale (tromba), Roberto Schiano(trombone), Pierluigi Ausili (tuba), Sandro Satta (sax alto), Carlo Conti (sax soprano-alto), Torquato Sdruccia (sax baritono), Steve Cantarano (contrabbasso), Pietro Iodice (batteria). A cura dell’Associazione Concertistica Romana (ore 21.15 e 23.30).

Nella Sala Pietro da Cortona i quadri e i loro autori prendono vita nella performance La fanciulla con la cesta di frutta di Francesco Colombo, con Marco Celli, Grazia Capraro, Michele Ragno, Adalgisa ManfridaA cura dell’Associazione The Ghepards (ore 20,45, 22.30, 22.45).

Nel Salone di Palazzo Nuovo lo spettacolo Genio e Sregolatezza propone, tra le suggestioni di una fisarmonica, una riflessione sull’essenza dell’arte e sul carattere imprevedibile delle muse con letture di racconti ispirati a opere di celebri autori tra cui Dumas, Bernhard, Goethe, Kafka. Con gli attori Giulia Dall’Ongaro e Enrico Deotti e il fisarmonicista David SarnelliA cura dell’Associazione Teatrino Giullare (ore 22.00, 23.00 e 00.30).

Nella Sala degli Horti di Mecenate (ore 20.30) e nella Sala delle Oche (ore 21.30) lo spettacolo ROVINE – “La nostalgia del poeta” con il noto attore neozelandese Marton Csokas che leggerà testi del poeta e scrittore Gabriele Tinti ispirati ai capolavori della statuaria romana e alla Medusa del Bernini presenti nel Museo. A cura di Manifestazioni Artistiche Contemporanee.

Nella Sala della Protomoteca Electro – acoustic Night con Opening Act (ore 21.30) di musica elettronica, voce, loop station, ed effetti con Rachele Biliotti, Alessandra Formica e Marco Basile, aka Markelectro, e Main Concert (ore 23.00) con Reso Kiknadze (sax ed elettronica) e Lasha Ugulava (chitarra ed elettronica). A cura e con il patrocinio dell’Ambasciata della Georgia, del Saint Louis College of Music e il supporto del programma Erasmus+.

 Alla CENTRALE MONTEMARTINI nella Sala Macchine si terrà dalle 20.30 alle 00.30  la performance Deus ex Machina sul tema dell’energia e della forza creativa dell’uomo, in occasione del cinquecentenario dalla morte di Leonardo Da Vinci. Tra musica live, danza, contenuti visuali, suoni elettronici e sperimentali, con Mike Papa, Michele Lotti, Massimiliano Mascaro, Marina Barbone, Danilo Calabrese, Federica Montemurro, Francesco Iacino, Giovanna Pagone, Mirko Aiello e Michael Jauntat. A cura dell’Associazione Artwave Srls.

Nella Sala del Treno di Pio IX avrà luogo il concerto-reading Isole, una guida vagabonda di Roma, di Marco Lodoli, che accompagnerà lo spettatore in un viaggio sognante e visionario fra luoghi e particolari della nostra quotidianità cittadina. Con l’attrice Elena Radonicich, le musiche di Stefano Saletti (chitarra) e la regia di Stefano Cioffi. A cura di Accademia Italiana del Flauto (ore 21.00, 22.00, 23.00).

Alla GALLERIA D’ARTE MODERNA, in via Francesco Crispi, la lettura spettacolo Sguardi racconterà, al suono di una spinetta, le opere del pittore olandese Johannes Vermeer. Scritto, diretto e interpretato daRiccardo Caporossi. Con gli attori Nadia Brustolon Vincenzo Preziosa, e il musicista Raffaele Degni. A cura dell’Associazione Club Teatro Rem & Cap Proposte (ore 21.00, 22.30, 23.45).

MERCATI DI TRAIANO – MUSEO DEI FORI IMPERIALI saranno animati da Radio Mercati con il live del pioniere dell’elettronica Martux_M dal titolo In Beat-Ween-Zone, in un inedito dialogo con gli spazi del museo, e con la radio proposta dall’autore, regista e attore Gianluca Riggi. A cura dell’Associazione Officina delle Culture (ore 21.00 e 23.30).

Al MUSEO DELL’ARA PACIS nell’Area Monumento si svolgerà lo spettacolo MEDITERRANEA. Migranti tra memorie e attualità. Danza e parola. Saranno presentati degli estratti del balletto di Mauro Bigonzetti “Mediterranea” con i danzatori della Daniele Cipriani Entertainment alternati a letture di storie di migranti del passato e del presente effettuate da attori, artisti, cantanti, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. A cura dell’Associazione Daniele Cipriani Enterteinment (ore 20.30, 21.30, 22.30, 23.30, 00.30).

Nell’Auditorium lo spettacolo dal vivo di suoni e immagini 291outer Space – Escape from the Arkana Galaxy. Suoni e visioni dal cosmo, corredato dalla videoproiezione dello storyboard in fumetti realizzato da Simone “Mega” Antonucci, racconterà il viaggio del cargo spaziale 291out scomparso nella misteriosa Galassia Arkana. Con Luca Carini, Ivan “Flyme” Cibien, Antonio Bocchino, Daniele Lacava, Niccolò Barozzi, Gianluca Morelli. A cura dell’Associazione Exotique (ore 21.00, 22.00 e 23.00).

 Al MUSEO CARLO BILOTTI ARANCIERA DI VILLA BORGHESE il concerto BBJAZZ Open Slant accompagnerà i visitatori tra le opere della collezione permanente del museo e la mostra temporanea dedicata ad Alberto Burri, passando dagli standard jazz alla musica brasiliana. Con Marcella Carboni (arpa) e Simone Alessandrini (sassofono). A cura dell’Associazione Xilema (ore 20.30, 21.50, 23.00).

 Al MUSEO DELLE MURA lo spettacolo di musica e immagini Dalla Terra alla Luna, dedicato ai 50 anni dallo sbarco, propone l’esibizione dell’Ensemble Keplero nella “Notte trasfigurata” di Arnold Schoenberg accompagnata dalla realizzazione dal vivo di disegni e immagini a cura del disegnatore e fumettista Daniele Bonomo (in arte Gud). Con Leonardo Spinedi, Leonardo Alessandrini – violini, Matteo Rocchi, Alessio Toro – viole, Gianluca Pirisi, Laura Benvenga – violoncelli. A cura di Associazione Harmoniae Mundi (ore 21.00 e 22.30).

Al MUSEO NAPOLEONICO sarà di scena lo spettacolo Waterloo 18 giugno 1815 – il caso e il destino, con il racconto della battaglia di Waterloo attraverso le parole di Victor Hugo ne I Miserabili accompagnato dalle musiche che Nino Rota ha composto per il film Waterloo di Serghei Bondarciuck. Con Sergio Basile Tommaso Sassi. A cura di Fondamenta Teatro e Teatri srl (ore 20.30, 21.30, 22.30, 23.30).

Al MUSEO PIETRO CANONICA A VILLA BORGHESE serata di poesia e musica On the road – per Fernanda Pivano – 10 poesie in musica di Allen Ginsberg, un ricordo appassionato tra poesia e musica attraverso gli scritti e i versi di Allen Ginsberg, icona della beat generation. Con le attrici Erika Z Galli e Anna Lou Castoldi, e con la violinista HER. A cura di Face Magazine.It/Mauro Orrico (ore 21.15 e 22.30).

 Al MUSEO DELLA REPUBBLICA ROMANA E DELLA MEMORIA GARIBALDINA il concerto Ora che innalzato è l’albero – Canti del Risorgimento e della tradizione popolare con il polistrumentista Raffaello Simeoni (voce, organetto, flauti, mandola) accompagnato dalla chitarra poliedrica di Cristiano Califano. A cura di Finisterre (ore 20.30, 21.30, 22.30).

Al MUSEO DI ROMA a Palazzo Braschi nel Salone d’Onore MUTA VISIONE – Nosferatu e The Phantom of the opera, due capolavori del cinema muto, Nosferatu (1922) di Friederich Wilhelm Murnau e Il Fantasma Dell’Opera (1925) di Rupert Julian, con colonne sonore inedite composte e suonate dal vivo rispettivamente dal gruppo Ardecore (Giampaolo Felici, Gianluca Ferrante, Marco Di Gasbarro) e dal duo formato dal tastierista Rossano Baldini e dal chitarrista Giorgio Maria Condemi. A cura di Megasound (ore 20.30, 21.15, 22.15, 23.00).

Nella Sala Torlonia lo spettacolo J.R. Wilcock: Un monologo con figure e musica. Pino Strabioli, con la complicità di Elio Pecora (che ha scritto per lui questo omaggio al poeta e scrittore argentino Joan Rodolfo Wilcock) racconta le case, il vestiario, i modi insoliti di Wilcock, le sue spietatezze e le sue tenerezze. Il tutto con un immaginario fantastico che è un continuo sberleffo del mondo. Con Pino Strabioli, voce –Alberto Melone, voce – Dario Benedetti, chitarra. Disegni di Elisabetta Chitarrini. A cura dell’Associazione Alt Academy (ore 21.00, 21.50, 22.50, 23.40, 00.15).

Al MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE la pièce multimediale, fra teatro e contributi audio, PASOLINI E LA SUBURRA, un percorso veloce, emotivo e descrittivo intorno alla figura dell’importante scrittore, regista e intellettuale. Con Adamo Dionisi, Stefano Fabrizi. A cura dell’Associazione Glicine (ore 20.30, 22.00, 23.15, 00.30).

Nei MUSEI DI VILLA TORLONIA: alla Casina delle Civette animazione teatrale La Meraviglia e l’Incanto. Passeggiate fiabesche nella Casina delle Civette con numeri di magia e illusionismo. Con Sergio Bini in arte Bustric ed Emilio Gennazzini in veste di accompagnatore della passeggiata. A cura dell’Associazione La Capriola – Abraxa (ore 21.15, 22.45, 00.15). Al Casino Nobile la performance Una Notte in Giallo,a metà strada tra il monologo teatrale e il concerto dal vivo che riadatta due gioielli della letteratura contemporanea: Sangue e neve di Joe Nesbo e La ragazza del Treno di Paula Hawkins. Regia, scene e costumiLisa Ferlazzo Natoli. Musiche e paesaggi sonori Alessandro Ferroni. Con Lorenzo Frediani, Alice Palazzi Ferroni.

A cura dell’Associazione Lacasadargilla (ore 20.30, 22.00, 23.30, 00.30).

L’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA partecipa alla Notte dei Musei con l’apertura serale gratuita dalle ore 20.00 alle 22.30 del Museo Archeologico e del Museo Aristaios con visite guidate alle 20.30 – 21.30 – 22.30. I visitatori potranno assistere alle performance musicali Luca Nostro – Solo che eseguirà alle ore 20.00 Scenario di Michele Tadini e Electric Guitar Phase di Steve Reich, e alle ore 21.00 Trash Tv Trance di Fausto Romitelli e Electric Counterpoint di Steve Reich.

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI si svolgeranno alcune esibizioni vocali in gruppo dal titolo Liberare la voce, esercizi di riscaldamento vocale secondo il Metodo Linklater a cura di Valentino Villa con gli insegnanti Alessandro Fabrizi e Leonardo Gambardella. In programma anche le performance dal titolo Altre voci dalla città stanca, ideazione e regia di Monica Demuru, con gli allievi del II anno di Recitazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma.

Al MACRO ASILO l’artista e performer internazionale Franko B presenta il documentario dal titolo Because of Love (rough cut) di Nathaniel Walters (Inghilterra, 87’ in lingua originale, sub. Ita), al quale farà seguire il Dj Set Eclectic Techno Lost in Music con proiezioni di My heart is broken video diario 2000/2006 – Play time 2016 – Video selection of performance 2010.

 Al MATTATOIO, aperto a ingresso gratuito dalle ore 20.00 alle 23.00, si svolgerà la Performance finale del laboratorio “Dare vita e dare forma” a cura del pianista e compositore Stefano Battaglia, con la partecipazione degli studenti del Laboratorio Permanente della Performance incentrato sulle arti performative (teatro, musica, danza, arti visive).

PALAZZO MERULANA apre per l’occasione i propri spazi dalle ore 20.00 alle 23.30 con la possibilità di visitare la mostra Giacomo Balla. Dal Futurismo astratto al futurismo iconico e assistere al concertoSquilli di Tromba, in collaborazione con il Conservatorio di Santa Cecilia, con i Maestri Francesco Del Monte e Roberto Antinolfi e otto studenti del Conservatorio. La performance di fiati suonerà le note dal Barocco ai giorni nostri, ripercorrendo multipli filoni musicali, uno per ogni piano espositivo, in un connubio tra arte e musica davvero unico.

Alla CASA MUSEO ACCADEMIA MUSUMECI GRECO, aperta dalle ore 20 alle 24.00 con ingresso a 3 euro, si svolgerà l’evento Quando la scherma fa spettacolo, al quale sono invitati molti degli attori che hanno collaborato negli anni con il Maestro Renzo Musumeci Greco. Renzo Musumeci Greco, accompagnato da Novella Calligaris, guiderà i visitatori alla scoperta della collezione di armi provenienti da tutto il mondo a partire dal XVI secolo.

Al MUSIA LIVING&ARTS in Via dei Chiavari, dalle ore 19.30 alle 24.00 per l’evento Che ritratto sei? lo spazio si trasformerà in un’unica, grande esposizione che accoglie ritratti, autoritratti e sculture provenienti dalla Collezione Jacorossi. In programma anche visite guidate gratuite alla mostra La moltitudine che è in ognuno di noi.

Al WEGIL, in largo Ascianghi, alle ore 20 Incontri d’autore – Retrospettiva Rezza Mastrella con la proiezione di estratti scelti dell’ultima produzione televisiva, alle ore 21.30 Incontro d’artista. Quando la scena è servita, confronto con il pubblico condotto e galoppato da Antonio Rezza e Flavia Mastrella, e alle ore 23.00 Mezzanino, sonorizzazione live di brani scelti a cura di Federico Raponi, composti e concertati con la voce e i testi di Antonio Rezza da Federico Carra. Visitabile anche la mostra Poeti a Roma. Resi superbi dall’amicizia.

Durante La Notte dei Musei sono previste attività anche per bambini e famiglie.

Al MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA si svolgerà lo spettacolo La Grotta del Mutamembra (ore 20,15, 21,15, 22,15) ispirato al mostro terribile del Manuale di Zoologia Fantastica di J.L. Borges e che affronta in maniera profonda e divertente le emozioni più forti che vivono i ragazzi durante la crescita. Con Tommaso Lombardo, Fabio Traversa, Gabriele Traversa. E alle 20.30 e 21.30 gli astronomi del Planetario di Roma racconteranno il cielo stellato nell’ambito dell’evento Dalla Terra all’Universo.

CASINA DI RAFFAELLO in Villa Borghese, aperta dalle ore 20.00 alle 22.00 in programma diverse attività didattiche come i laboratori Un circo in scatola con visita alla mostra di Enrico Benaglia Vuoi giocare con me? e ancora le letture animate sul tema della notte, in collaborazione con la Biblioteca Centrale Ragazzi, e i laboratori di origami durante i quali gufi, stelle e pipistrelli prenderanno vita da fogli di carta colorata. In programma anche l’anteprima della mostra Fly On (Continua a volare) di Antoh Mansueto.

TECHNOTOWN in Villa Torlonia, aperto dalle ore 19.30 alle 22.00, in programma i laboratori Lego Robot engineering Robot Storytelling.

VIGAMUS – THE VIDEO GAME MUSEUM OF ROME per l’evento Una Notte al Museo del Videogioco sono previste attività per tutta la famiglia, con giochi interattivi su maxischermo, premi in palio, laboratori per bambini e realtà virtuale. Una speciale visita guidata consentirà di scoprire i segreti e gli aneddoti più curiosi della storia del videogioco.

 LE MOSTRE

 Tra le mostre visitabili con ingresso al museo pari a 1 euro o completamente gratuitoLa Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia (MUSEI CAPITOLINI); Claudio Imperatore. Messalina, Agrippina e le ombre di una dinastia (MUSEO DELL’ARA PACIS); Volti di Roma alla Centrale Montemartini. Fotografie di Luigi Spina (CENTRALE MONTEMARTINI); Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell’antica Cina (MERCATI DI TRAIANO – MUSEO DEI FORI IMPERIALI); Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione (GALLERIA D’ARTE MODERNA Via Francesco Crispi); Roma nella camera oscura. Fotografie della città dall’ottocento a oggi / Fotografi a Roma. Commissione Roma 2003-2017 e le acquisizioni al patrimonio fotografico di Roma Capitale / Il carro d’oro di Johann Paul Schor proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze (MUSEO DI ROMA a Palazzo Braschi); La ferita della bellezza. Alberto Burri e il Grande Cretto di Gibellina – Gianni Asdrubali / Vincenzo Scolamiero. Della declinante ombra (MUSEO CARLO BILOTTI – ARANCIERA DI VILLA BORGHESE); Verdi Armonie. I Giardini di Roma all’acquerello (MUSEO PIETRO CANONICA A VILLA BORGHESE); UNSEEN / NON VISTI. Sguardi sull’Europa / Memoria del Perù. Fotografie dal 1890-1950 / Péter Korniss: Transizione (MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE); La Fratelli Toso: i vetri storici dal 1930 al 1980 (MUSEI DI VILLA TORLONIA – CASINA DELLE CIVETTE); Natura in tutti i sensi / World Press Photo 2019 / Il corpo della voce. Carmelo Bene, Cathy Berberian, Demetrio Stratos (PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI); Giacomo Balla. Dal Futurismo astratto al futurismo iconico (PALAZZO MERULANA); Gamezero 5885: le origini del videogioco / Tokyo Arcade / E.T. The Fall. I Tesori Sepolti di Atari / The World of Goichi Suda / Xbox Revolution (VIGAMUS – THE VIDEO GAME MUSEUM OF ROME).

Sarà aperto a ingresso gratuito lo SPAZIO ESPOSITIVO TRITONE della Fondazione Sorgente Group con la mostra Athena Nike: la vittoria della dea. Marmi greci del V e del IV secolo a.C. e idoli arcaici.

Il MAXXI sarà aperto dalle 20.00 alle 01.00 (ultimo ingresso alle 24.00) e con ingresso a 1 euro sarà possibile visitare le seguenti mostre: Collezione MAXXI / At Home. Progetti per l’abitare contemporaneo / Elisabetta Catalano. Tra immagine e performance / Terre in movimento / Dentro la Strada Novissima / The Independent / Paola Pivi. World Record /Imagining the city.

È invece previsto un biglietto speciale ridotto a 3 euro per la mostra Paolo di Paolo. Mondo perduto.

Un biglietto speciale ridotto di 8 euro è previsto anche per la mostra Dream. L’arte incontra i sogni al CHIOSTRO DEL BRAMANTE aperta fino alle 24.00 (la biglietteria chiude alle 23.00).

Anche quest’anno parteciperanno alla Notte dei Musei, aprendo gratuitamente i propri spazi in orario serale, importanti accademie e istituzioni culturali straniere:

l’ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA, in piazza Accademia di S. Luca, con la mostra Enigmi decifrati? Restauri e nuove attribuzioni – El Greco – G. L. Bernini – Cavalier d’Arpino; l’ACCADEMIA DI ROMANIA, in piazza José de San Martin, con la mostra Sulla Lama del Coltello (ultimo ingresso alle 23.30); l’ISTITUTO SVIZZERO, in via Ludovisi, con visite guidate alla mostra Chaussures italiennes – mostra personale dell’artista Sylvie Fleury (ultimo ingresso alle 22.00); la REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA, nel complesso di San Pietro in Montorio, oltre alla mostra L’ultimo Espaliú e il contesto italianoaprirà straordinariamentela anche cripta del tempietto del Bramante.

 Sarà aperto gratuitamente dalle 18.30 alle 23.00 (ultimo ingresso alle 22.00), ma con prenotazione obbligatoria, anche l’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ in Viale Regina. Nell’ambito dell’iniziativa MUSEO ISS: Una notte per la salute i ricercatori saranno a disposizione dei cittadini per parlare di prevenzione e promozione della salute. Alle ore 19.00 – 20.30 – 22.00 sono inoltre previste visite guidate del museo, spazi espositivi a tema e punti informativi.

La SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA, ospitata nel Palazzetto Mattei in Villa Celimontana, accoglierà i visitatori dalle 20.00 alle 24.00 (ultimo ingresso ore 23.30) con la mostra cartografica Mediterraneo e con le visite guidate Alla scoperta della Società Geografica Italiana (ore 20.30-21.30-22.30 prenotazione obbligatoria).

Aderiscono a La Notte dei Musei 2019 varie Università pubbliche e private con eventi e iniziative nei propri spazi aperti straordinariamente di sera e a ingresso libero.

La SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA apre i suoi cortili e il suo Polo Museale fino alle 24.00 (ultimo ingresso ore 23.30) con un ricco programma di mostre, performance teatrali e musicali, conferenze, laboratori e visite guidate. Alle ore 20.00 nell’Aula Odeion del Museo dell’Arte Classica si svolgerà il concerto Oltre un secolo di musica: Brahms, Bizet, Orff, Marquez, a cura dell’Orchestra MuSa Classica diretta dal maestro Francesco Vizioli. A seguire, la performance Zeus Flash Mob a cura di Theatron – Teatro Antico alla Sapienza.

L’UNIVERSITÀ DI TOR VERGATA partecipa con l’apertura gratuita fino alle 22.00 del Museo di Archeologia per Roma. Alle ore 21 in programma Costruiamo una lucerna romana, visita guidata per bambini sui sistemi d’illuminazione delle abitazioni romane. I bambini saranno guidati nella realizzazione di una piccola lucerna da decorare e portare a casa (prenotazione obbligatoria).

L’UNIVERSITÀ ROMA TRE partecipa con lo spettacolo teatrale Afterplay che si terrà alle 20.00 al Teatro Palladium in piazza Bartolomeo Romano con ingresso a 5 euro. Lo spettacolo è con Sara Lazzaro e Alex Cendron, performer Ildo Bonato e Monica Rossi. Traduzione Monica Capuani e Massimiliano Farau, regia Mattia Berto. Produzione mpg.cultura. A cura di Brian Friel.

All’UNIVERSITÀ TELEMATICA ECAMPUS, aperta fino alle ore 23.00, serata dalle ore 21 con lo spettacolo a ingresso gratuito Lectura Dantis – parole e musica di un viaggio Divino, promosso dal Centro Scaligero degli Studi Danteschi. Un viaggio nelle suggestive atmosfere della Divina Commedia con Camillo Marcello Ciorciaro, Roberta Azzarone, Erica Kim Noventa. Allestita anche la mostra dedicata al cinema Buona la prima a cura degli studenti dell’I.I.S.S. Liceo Artistico “Caravaggio” di Roma.

Al LINK CAMPUS UNIVERSITY porte aperte fino alle 01.00 con la mostra “Aldo Moro. Memoria, politica, democrazia” dall’Archivio Storico Riccardi. Foto del Maestro Carlo Riccardi. Un percorso notturno tra parole e musica in un giardino segreto con momenti musicali, allestimenti visivi e performance d’atmosfera. A cura di Allievi ed Ex allievi del Dams della Link Campus University.

CONTEST

 Durante la Notte dei Musei, che quest’anno si svolgerà in concomitanza con la sesta edizione di #MuseumWeek, il più importante evento social dedicato ai musei di tutto il mondo, tutti possono condividere la propria esperienza su Facebook e Twitter e partecipare al contest su Instagram tenendo presente il tema della #MuseumWeek “il posto delle donne nella cultura, ieri, oggi e domani”. Per partecipare basta condividere, fino alla mezzanotte del 19 maggio, una foto scattata durante la manifestazione con indicazione del luogo dove è stata scattata e degli hashtag del concorso #NDMroma19 e #WomenInCulture, menzionando il profilo Instagram @museiincomuneroma.

I tre autori delle foto più votate che avranno ricevuto più like su Instagram alle ore 12.00 di giovedì 23 maggio 2019, saranno premiati con un ingresso gratuito ciascuno per uno dei “Viaggi nell’antica Roma” (Foro di Cesare o Foro di Augusto).

 

Il programma de La Notte dei Musei 2019 è suscettibile di variazioni. Per il programma aggiornato e l’elenco completo delle strutture aderenti: www.museiincomuneroma.it.

 

Al via domani la 41° Estate Romana, 4 mesi di spettacoli, musica, cinema, percorsi urbani e molto altro

Quest’anno la 41ima edizione dell’Estate Romana parte già dal 1° giugno e prosegue fino al 30 settembre con una ricca programmazione di cinema, musica e spettacoli all’aperto, percorsi urbani alla scoperta dei luoghi meno conosciuti della città, ma anche arte, laboratori, visite guidate e sperimentazioni.

L’Estate 2018 vede da una parte un forte rilancio dei grandi eventi, concerti e spettacoli internazionali di cui Roma Capitale e le sue istituzioni culturali sono attenti registi e promotori e dall’altra l’emergere di una rete di piccoli e medi operatori culturali radicati nei territori in grado di proporre grazie ai nuovi indirizzi dati all’Estate Romana esperienze culturali forti, originali, creative, ricche di nuovi linguaggi e pratiche che pongono al centro lo spazio pubblico e lo stare insieme delle comunità che lo abitano.

L’insieme costituisce un sistema integrato che moltiplica l’offerta e le opportunità di esperienze molte delle quali oltre al valore dell’intrattenimento culturale apportano valore sociale, di riconnessione tra le persone e le loro comunità.

Dopo il successo del 2017 che ha visto il primo bando triennale per la 40° edizione dell’ER e che ha coperto tutti i Municipi con 78 manifestazioni, la stagione continua a crescere anche nella sua durata complessiva passando da tre a quattro mesi grazie all’anticipo del suo inizio al 1 giugno. Per il 2018, infatti, sono ad oggi oltre 120 le manifestazioni dell’Estate Romana.

Come nel 2017, anche quest’anno le proposte degli operatori culturali che hanno partecipato al bando di Estate Romana si realizzano in tutto il territorio, dal I al XV Municipio. La scelta di privilegiare la distribuzione territoriale degli eventi, al di là della divisione amministrativa dei Municipi, porta in evidenza un tessuto culturale diffuso e che caratterizza luoghi e quartieri ognuno con fortissime identità da scoprire: da Monti a Tor di Quinto, da Piramide a Prima Porta, dal Flaminio all’Isola Tiberina, passando per Labaro e Grottarossa, da Ponte Milvio a Cesano, da Trionfale a Primavalle, Monteverde, Villa Pamphilj, Balduina, Aurelio, Testaccio, Trastevere, Marconi, Corviale, Magliana, Monti, Ostiense, Gianicolo, Quadraro, Appio Latino, Alessandrino, Pigneto, Torpignattara, Montesacro, Talenti, Prenestina, Trieste, Tor Sapienza, Centocelle solo per citarne alcuni.

L’Estate Romana è così l’occasione per costruire una nuova geografia della città, una città che cambia e si evolve inevitabilmente con fenomeni sociali e culturali che solo l’arte con i suoi dispositivi sa in qualche modo intercettare e raccontare. Da questa geografia fatta di emozioni, sogni, divertimento e partecipazione ognuno può costruire i propri percorsi e trovare nuove storie.

Dal 1° giugno sarà online il sito di Estate Romana www.estateromana.comune.roma.it, tutto rinnovato, che da quest’anno offre una navigazione più immediata grazie ad alcune novità: ogni appuntamento è georeferenziato e visibile sulla mappa della città; è possibile ricercare le manifestazioni e i singoli appuntamenti attraverso una serie di filtri (gratis, municipi, luogo, data etc) e attraverso le parole chiave. Inoltre è presente in home page una tag cloud che rappresenta un ulteriore strumento di facilitazione della ricerca. Altra novità la sezione “La mia estate romana” dove gli utenti iscritti possono inserire le proprie manifestazioni preferite e creare un calendario personalizzato.

Il sito è navigabile con diverse risoluzioni dello schermo per adattarsi in maniera ottimale a tutti i device (es. dispositivi mobili/palmari, tablet e smartphone, stampa della pagina) e ogni singolo contenuto può essere condiviso sui social degli utenti.

Sarà possibile seguire l’Estate Romana anche su Facebook, Twitter e Instagram attraverso Cultura Roma, il nuovo account dedicato alla cultura, uno spazio unico in cui scoprire, raccontare e condividere le tante e imperdibili iniziative culturali nella città promosse da Roma Capitale e dagli enti e le istituzioni culturali cittadine. Inoltre è anche possibile contattare il numero 060608 attivo tutti i giorni dalle 9 alle 19 per informazioni.

L’Estate Romana 2018 è promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale ed è realizzata in collaborazione con SIAE (Società Italiana degli Autori e degli Editori) che riconosce particolari agevolazioni sul diritto d’autore. Le attività di comunicazione sono realizzate grazie al supporto di Zètema Progetto Cultura.

Di seguito alcune delle manifestazioni del mese di giugno risultate idonee all’avviso pubblico. Le date potrebbero subire variazioni, il programma, sempre aggiornato, sarà disponibile dal 1° giugno sul sito www.estateromana.comune.roma.it.

Nei primi giorni del mese partono due appuntamenti itineranti che portano i partecipanti alla scoperta di PERCORSI inusuali. Dal 1° giugno al 29 settembre il venerdì e il sabato le Visite guidate teatralizzate conducono alla scoperta delle meraviglie di Roma e dei personaggi che ne hanno fatto la storia, con partenza in diverse piazze del centro cittadino. Grazie a guide abilitate e a un cast composto di professionisti in costume d’epoca, il pubblico viaggia indietro nel tempo per incontrare, tra le vie della città, Caravaggio, Trilussa, Mastro Titta e tanti altri. Invece, con i Librotrekking urbani nei parchi di Roma in programma dal 5 giugno al 29 settembre, il piacere di una passeggiata a contatto con la natura si accompagna a quello di ascoltare brani di romanzi o poesie ad alta voce. Le escursioni guidate si svolgono all’interno dei parchi urbani Insugherata, Pineto, Villa Pamphilj, Caffarella, Appia Antica, degli Acquedotti e Tor Fiscale.

Dal jazz all’opera, dal rock all’etnico, la MUSICA è protagonista dell’estate in città. Parte il 1° giugno e prosegue fino all’8 settembre Village Celimontana, un vero e proprio jazz club inserito nella splendida cornice del colle Celio, dove grandi musicisti italiani ed internazionali si esibiscono ogni giorno dal vivo ricreando quell’alchimia con la Villa che ha reso celebre il jazz dell’Estate Romana in tutto il mondo. Ingresso libero ai concerti dal martedì alla domenica. Anche Villa Ada ospita una delle manifestazioni storiche dell’Estate Romana con la XXV edizione di Villa Ada – Roma incontra il mondo dal 14 giugno al 10 agosto. “T’ho amato sempre, non t’ho amato mai” è il tema di questa edizione che propone oltre 50 live e ripete l’esperienza vincente del D’ADA Park, l’area ad accesso gratuito con concerti di band della scena locale, serate clubbing, incontri, presentazioni di libri e talk, esposizioni artistiche, stand gastronomici e i laboratori per bambini del centro estivo “Lulù Village”.

Domenica 24 giugno appuntamento alla Basilica dell’Ara Coeli per il concerto I have a dream, in ricordo del 50° anniversario della scomparsa di Martin Luther King, del gruppo vocale Il cantiere dell’arte, insignito di numerosi riconoscimenti tra cui quello dei presidenti Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano per il valore artistico dell’attività concertistica.

Il 18 e 26 giugno e il 2 e 9 luglio in programma quattro nuove tappe da non perdere con Opera Camion il “carro di Tespi 2.0” del Teatro dell’Opera di Roma. Quest’anno la scelta è caduta sulRigoletto di Giuseppe Verdi. Il melodramma sarà riletto dal regista Fabio Cherstich in una versione agile e itinerante, ridotta ad hoc nella durata, cantata da giovani interpreti e completa di scene, costumi e video di Gianluigi Toccafondo. Appuntamento in piazza a Ponte di Nona, Laurentina, Corviale e Labaro.

Per gli amanti del CINEMA, già dal mese di giugno sono in partenza diverse arene all’aperto. Dal 6 al 10 si comincia con la 22° edizione de Le vie del Cinema da Cannes a Roma e in Regione. I migliori film visti a maggio sulla Croisette approdano in alcuni cinema della capitale (Cinema Eden, Cinema Giulio Cesare), a Trevignano (Cinema Palma) e a Latina (Cinema Oxer) nella versione originale con sottotitoli in italiano. Dal 13 giugno prende il via L’isola del Cinema presenta l’Isola di Roma. L’Isola Tiberina è pronta ad ospitare fino al 2 settembre la XXIV edizione di una manifestazione ricca di rassegne cinematografiche, eventi culturali, mostre e musica. Il 26 giugno, infine, è il giorno dell’inaugurazione del Teatro all’aperto Ettore Scola, l’arena estiva gratuita dellaCasa del Cinema che accompagnerà l’estate dei romani fino al 9 settembre con le 6 rassegne, i 4 festival, i 3 eventi speciali della manifestazione Caleidoscopio.

Nel corso dell’estate saranno in programma anche ESPERIMENTI che mettono in comunicazione forme di espressione artistica differenti. La prima manifestazione in partenza a giugno è il Live Performing Meeting al Mattatoio di piazza Orazio Giustiniani dal 7 al 10: un importante incontro internazionale di audio visuals performing artists, interaction designers e vjs. Un luogo di stimolo per la ricerca e la sperimentazione in cui circa 400 artisti provenienti da tutto il mondo realizzano 180 performances, workshops e showcases.

Manifestazioni culturali ricche di iniziative multidisciplinari sono alla base degli INCROCI ARTISTICI di Estate romana 2018. Molti gli eventi, i luoghi e le manifestazioni che, durante l’estate, costituiranno l’opportunità di incontro e svago per i romani.  Si comincia già dal 1 di giugno con l’inaugurazione del Festival Dominio Pubblico, in programma fino al 6, che offre l’opportunità di assistere, negli spazi del Teatro India e del Teatro Valle, ad oltre 50 eventi culturali tra cui 13 spettacoli teatrali, 5 eventi musicali live, 4 spettacoli di danza, esposizioni di arte visiva, workshop, reading e meeting.

Musica, danza, teatro, circo, arti visive, si intrecciano nel corso dei tre giorni della Festa per la Cultura (15-17 giugno) in programma nel parco della Scuola Principe di Piemonte e al Mausoleo Ossario Garibaldino. In un ideale Villagio delle arti prendono vita tutti i giorni attività dedicate a bambini e ragazzi, concerti, balli popolari, proposte teatrali, performance di danza, presentazione di libri e mostre fotografiche.

Dal 15 giugno all’8 settembre torna anche la terza edizione di Ostia Antica Festival. Il Mito e il Sogno nel Parco Archeologico di Ostia Antica, la rassegna che presenta grandi spettacoli di musica, teatro e danza fra tradizione e innovazione. In programma, tra gli altri: Jeff Beck, Myles Kennedy, Damien Rice, Burt Bacharach, Amii Stewart e Gerardo Di Lella, The Queen Orchestra, Pink Floyd Legend, Carmina Burana, Latte e i suoi derivati, Riccardo Rossi e Nino D’Angelo.

Nei Giardini di Castel S. Angelo, invece, dal 21 giugno al 2 settembre torna Letture d’estate con oltre 850 eventi tra incontri, letture, musica, giochi, perfomance e proiezioni. Tra vari punti ristoro e spazi espositivi sono previste: isole dei libri; spazi incontri; spazio cinema; isola dei bambini; isola della musica; isola delle arti della salute e spazio giochi.

Il 26 giugno prende il via la manifestazione Artescienza. Segni d’arte e identità con un’anteprima in programma all’Accademia Reale di Spagna. La musica e il teatro sono i protagonisti assoluti di un evento che, nell’edizione di quest’anno, si propone di indagare il sentimento di identità e di appartenenza a una nazione. In diversi luoghi della città prende vita un festival diffuso che propone spettacoli di musica-danza, improvvisazione e di teatro musicale tratti da Shakespeare.

Il programma è in costante aggiornamento e dal 1° giugno è disponibile su www.estateromana.comune.roma.it.

 

Auction. A Palazzo Crivelli l’antico riparte dal vivo e raggiunge € 1.252.000 di fatturato totale

La ripartenza, incoraggiata dai risultati dello scorso 27 maggio con l’asta online della sede di ViaPitteriDieci, vede le stanze di Palazzo Crivelli – tra le prime in Italia ad accogliere il pubblico in sala – risuonare della vendita di Arredi e Dipinti Antichi. Tra emozionanti rilanci e aggiudicazioni di spicco, l’asta si è conclusa con € 1.252.000 di fatturato totale, 72% di lotti venduti, 152% di rivalutazione dei prezzi base e 53% di aggiudicazioni online

Fin dai primi giorni dalla pubblicazione del catalogo online le richieste di condition report sono state molto superiori alla media; migliaia le visite al tour virtuale, altissima l’iscrizione online. Il pubblico, italiano ed internazionale, sta tornando ad apprezzare il settore dell’antico nella sue varie sfaccettature. Un risveglio che si era già manifestato lo scorso anno e che, nonostante la particolarità del momento, si sta consolidando sia in Italia che all’estero” riscontrano Valeria Agosto e Marco Redaelli, direttori del dipartimento di Arredi Antichi.

La quarantena e l’atmosfera sospesa degli ultimi due mesi non hanno intaccato il rinnovato interesse per la pittura antica, che già in ambito internazionale aveva dato evidenti segnali di ripresa nel corso dell’ultimo anno. Al pari dei mercati esteri quello italiano, da sempre legato al grande collezionismo, si schiera in prima linea in questa fiorente ripresa”, riferisce soddisfatto Vittorio Belloni, direttore del dipartimento di Dipinti Antichi.

Top lot dell’asta l’olio su tela di Domenico Piola Venere e Cupido nella fucina di Vulcano (lotto 183 |€ 97.500), Sant’Agata in carcere curata da San Pietro attribuita a Jacques Stella (lotto 134 | € 41.250), l’Annunciazione attribuita a Jacopo Zucchi (lotto 56 | € 35.000) e la Natività di Bartolomeo e Domenico Guidobono (lotto 182 | € 32.500). Salomon Adler torna a battere una delle sue migliori aggiudicazioni con Ritratto di gentildonna con servo moro e un cane (lotto 179 | € 35.000).

Lotto 183 | DOMENICO PIOLA (Genova 1627 – 1703) Venere e Cupido nella fucina di Vulcano. Olio su tela, cm 200×154. In cornice antica intagliata e dorata. Venduto € 97.500

 

Ottime aggiudicazioni anche per i mobili, quali una ribalta lombarda del secolo XVIII aggiudicata a € 27.500 (lotto 171), una coppia di commodes romane (lotto 173 |€ 25.000) e una coppia di cassettoni lombardi intarsiati a chinoiseire (lotto 148 | € 21.250).

Tra gli oggetti d’arte sono da segnalare le aggiudicazioni del fregio in legno intagliato e traforato, realizzato da scultore nordico del Seicento (lotto 449 | € 37.500) e il bassorilievo in marmo raffigurante Madonna con Bambino del Cinquecento (lotto 114 | € 7.500).

Lotto 449 | Scultore nordico, secolo XVII. Pannello in legno intagliato e traforato raffigurante. Scene della Vita di Cristo (cm 74×68).Venduto € 37.500

 

Il ritratto virile e schizzi di architettura attribuito a Giulio Cesare Procaccini si conferma protagonista tra le opere su carta (lotto 586 | € 15.000) e torna vivo l’interesse per la pendoleria con aggiudicazioni quali Il carro di Cupido di Le Roy Hr De Madame (lotto 51 | € 8.750) e per strumenti musicali con un violino di Riccardo Genovese (lotto 512 | € 18.750).

Lotto 586 | GIULIO CESARE PROCACCINI (Bologna 1574 – Milano 1625) (attr.) Ritratto virile e schizzi di architettura. Sanguigna su carta incollata su un supporto, mm 155×142 . Iscritto (firmato?) in basso a destra “Procaccino” In cornice. Venduto € 15.000

 

Ottima la tenuta anche degli argenti che raggiungono aggiudicazioni pari al doppio e al triplo della base, come accaduto per le alzate in argento (lotto 400 | € 3.500) e la coppia di vassoi biansati (lotto 401 | € 5.625) entrambi della maison Tiffany & Co.

A vivacizzare l’atmosfera in sala, un’incessante partecipazione online e ai telefoni, che conferma sempre di più il fondamentale ruolo della tecnologia e il diffondersi di un nuovo approccio alla vendita, quello digitale.

www.ponteonline.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Uffizi 2019, un anno di mostre, da “Animalia Fashion” a “Pietro Aretino e l’arte del Rinascimento”

Le mostre degli Uffizi nel 2019 spaziano nei secoli e si aprono alla città e al mondo: il cinquecentenario della nascita di Cosimo I, nel 1519, celebra la figura del primo Granduca (colui che fece costruire gli Uffizi) con un ‘trittico’ di rassegne (sui Lanzichenecchi; sugli arazzi con storie del governo del Granduca; sulla prima scultura da lui commissionata per il giardino di Boboli, appena restaurata). Rimanendo nel ‘500, l’anno si chiuderà con l’esposizione dedicata alla figura di un grande intellettuale e intrigante del ‘500, Pietro Aretino, autore dei ‘Sonetti licenziosi’. A marzo si celebrano le donne – contadine, operaie, imprenditrici, artiste, scrittrici e altro – raccontate nella mostra “Lessico femminile” attraverso opere che rivelano il loro ruolo nella società, dall’Ottocento al Novecento; e contemporaneamente la “personale” di Kiki Smith, una figura di primo piano dell’arte e della cultura femminista di oggi. La scultura: si va dalla grande stagione tardo barocca della scultura in bronzo, a quella dei maggiori nomi contemporanei in campo internazionale, Tony Cragg a Boboli e Anthony Gormley agli Uffizi, con molte opere inedite o create per l’occasione.

Si inizia l’8 gennaio con Animalia Fashion, un’incursione nel rapporto tra la moda dell’ultimo decennio e gli animali, tema allo stesso tempo divertente ma anche impegnato, in un momento in cui i cambi climatici e un calo d’interesse delle superpotenze per i problemi dell’ambiente mettono molte specie in pericolo. Con il carnevale 2019 si aprirà la mostra sulle feste e i carnevali barocchi, un’occasione per ammirare, in contesto, il grande dipinto di Johann Paul Schor – recentissimo, sensazionale acquisto degli Uffizi – raffigurante la festa organizzata dal Principe Borghese a Roma nel 1664. I tessili ebraici sacri e profani, antichi e moderni, intesi non solo come moda e design ma come veicolo di cultura oltre che di bellezza, saranno l’oggetto a giugno di una grande rassegna sotto le volte dell’Aula Magliabechiana. E sempre in estate, nella splendida Limonaia del Giardino di Boboli, si aprirà una mostra sulla colonna Traiana: archeologia e ingegneria si daranno la mano a illustrare uno dei grandi monumenti dell’antichità. Boboli, grande polmone verde cittadino, accoglierà nella sua frescura tutti coloro che vorranno svagarsi ma anche imparare. E ad agosto una mostra dal titolo suggestivo, “i cieli in una stanza”, sui soffitti lignei del Rinascimento, ricorderà a un anno di distanza il crollo di quello di San Giuseppe dei Falegnami a Roma, unendo l’indagine scientifica all’attenzione verso i più scottanti problemi della tutela.

L’arte interpreta la storia, l’ambiente, ma sollecita altresì la nostra consapevolezza e il nostro impegno verso l’attualità: è in questa ottica che va considerato il piano degli Uffizi per il 2019. Poiché nel 1519 nasceva il Granduca Cosimo, e la sua milizia personale, i Lanzichenecchi, ha dato il nome a uno dei monumenti più importanti di Firenze – la Loggia dei Lanzi – è giusto riflettere sul ruolo che il sovrano e i suoi soldati hanno avuto nella cultura e nella memoria dei fiorentini. Ed inserire nella rassegna alcuni dei maggiori artisti di oggi, Kiki Smith, Anthony Gormley e Tony Cragg, offre l’opportunità di rinfrescare l’immagine un po’ oleografica, cristallizzata, di “culla del Rinascimento” per cui Firenze è nota nel mondo. “È nostro dovere celebrare le radici storiche e artistiche della città, metterne in evidenza i tesori” – commenta il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt – “ma non bisogna rimanere aggrappati all’idea ottocentesca del Rinascimento, dimenticando che nel Quattrocento e nel Cinquecento l’arte era rivoluzionaria e anche ‘giovane’, che il Masaccio dipinge la Cappella Brancacci quando aveva 25 anni, Raffaello arriva a Firenze a 21, e Michelangelo finisce di scolpire il David che non ne aveva ancora 30. Tutti gli artisti del Rinascimento erano sperimentali, ma si ispiravano all’antico e lo rispettavano. A ben vedere lo stesso avviene per quelli viventi tutt’oggi, e non solo per quanto riguarda gli aspetti squisitamente stilistici, ma anche per l’arditezza delle sperimentazioni tecniche: per questo motivo la mostra sulla Colonna Traiana, che si aprirà a giugno nella Limonaia del Giardino di Boboli, sarà un’occasione di apprendimento oltre che celebrativa. Tradizione e innovazione devono andare a braccetto, bisogna aprirsi al nuovo, e il programma che gli Uffizi propongono per l’anno prossimo, si dirige a tutti: dal bambino allo scienziato, fino allo storico dell’arte dal palato più sofisticato”.

Animalia Fashion
a cura di Patricia Lurati
Palazzo Pitti, Museo della Moda e del Costume
8 gennaio – 5 maggio 2019

 

La Moda (e non solo l’Arte) come “scimmia della Natura”. La Moda come favoloso teatro e scoperta delle meraviglie del mondo animale, che per gli stilisti diventa fonte di ispirazione, o che crea accostamenti inaspettati nell’immaginazione dell’osservatore. La Moda, dunque, intesa anche come espressione artistica del nostro stupore per le bellezze dell’universo.
Nella mostra, concepita come un fantastico, iperbolico museo di storia naturale, abiti, accessori e gioielli diventano un’esperienza, un viaggio nella storia della scienza zoologica, ma soprattutto una scoperta di forme e colori che volta a volta evocano insetti, pesci, uccelli, conchiglie, animali comuni e rari. Lo stile contemporaneo – vengono esposti esempi dal 2000 al 2018 – esprime il suo straordinario potere creativo grazie anche ad abbinamenti inaspettati, nelle sale del Museo, con veri animali impagliati, con farfalle e altri insetti custoditi in teche, ma anche con disegni tratti da antichi bestiari e pagine da tacuina sanitatis medievali.

Prada
Borsa Entomology
Collezione privata

 

Kiki Smith. What I saw on the road
a cura di Eike Schmidt e Renata Pintus
Palazzo Pitti, Galleria d’arte moderna, Andito degli Angiolini
14 febbraio – 2 giugno 2019

What I Saw on the road è la personale che le Gallerie degli Uffizi dedicano a Kiki Smith (Norimberga, 1954), una delle protagoniste dell’arte contemporanea, femminista militante, presente con la sua opera nelle più prestigiose istituzioni internazionali (dal MoMA di New York al Museum of Modern Art di San Francisco, dalla Haus Esters Museum di Krefeld alla Fundació Joan Miró di Barcelona) e vincitrice per acclamazione della 51ª Biennale di Venezia del 2005 con l’ installazione Homespun Tales.
Kiki Smith coniuga le tecniche tradizionali (la fusione, la terracotta, l’arazzo, l’incisione) con la più sofisticata tecnologia digitale, e i suoi temi attingono alle fonti visive del Medioevo cristiano, della protoscienza sette-ottocentesca e di certo surrealismo, con risultati capaci di rappresentare ancora le ossessioni, le lacerazioni, le contraddizioni dell’umanità di oggi.
Tematica centrale e pressoché esclusiva del suo discorso è stata fino a tutti gli anni ’90 la corporeità, e in particolare il corpo femminile in tutta la sua fragilità ma anche eroicamente capace di riscatto e ribellione. Più di recente la riflessione dell’artista si è allargata a considerare l’intero rapporto tra uomo, natura e cosmo: le immagini che ne sorgono hanno assunto i toni di una grazia pacificatrice che può essere una soluzione, un antidoto in tempi di odio e brutalità. Tutto questo si avverte nell’afflato quasi animistico di alcuni dei 12 arazzi jaquard nella mostra, ai quali – nelle sei sale del percorso espositivo – si affiancherà anche una selezione di sculture.

Kiki Smith
Earth
2012
arazzo jacquard (edizione di 10)
Edito da Magnolia Editions
© Kiki Smith 2012, courtesy dell’artista e di Pace Gallery

 

Il Carro d’oro di Johann Paul Schor.
L’effimero splendore dei carnevali barocchi
cura di Alessandra Griffo e Maria Matilde Simari
Palazzo Pitti, Galleria Palatina, Sala delle Nicchie
20 febbraio – 5 maggio 2019

In età barocca la festa era fantasia e magnificenza: enormi carri trionfali, maschere e allegorie, scenografie strepitose, sorprese a non finire. Tutto questo si incontra nella mostra, che ha come punto focale l’immagine della sfarzosa mascherata del principe Giovanni Battista Borghese per il carnevale romano del 1664. Il favoloso evento fu immortalato da Giovanni Paolo Schor, collaboratore di Pietro da Cortona e Gian Lorenzo Bernini, in un grande dipinto acquistato nel 2017 dalle Gallerie degli Uffizi per il futuro Museo delle Carrozze a Palazzo Pitti. L’opera verrà esposta insieme alla spettacolare Giostra dei Caroselli di Filippo Gagliardi e Filippo Lauri, eccezionalmente prestata dal Museo di Roma a Palazzo Braschi. In una suggestiva ambientazione notturna, alla luce di centinaia di fiaccole, il favoloso evento allestito in onore dell’ingresso trionfale nell’Urbe della regina Cristina di Svezia, fu animato da carri trionfali e personaggi mascherati, con pennacchi come esplosioni colorate. In mostra saranno esposti anche disegni, oggetti e incisioni (inclusa una selezione dei Balli di Sfessania di Jacques Callot), per rivivere la magia, gli effimeri strepitosi, le esagerazioni e i costumi dei carnevali e delle feste nel Seicento.

Johann Paul Schor (Innsbruck 1615 – Roma 1674)
Il corteo del carro carnevalesco del principe Giovan Battista Borghese per la mascherata del giovedì grasso del 1664,
Olio su tela, 122 x 317 cm.
Gallerie degli Uffizi, Firenze

 

Antony Gormley. Essere
a cura di Eike Schmidt e Max Seidel
Gli Uffizi, Aula Magliabechiana
26 febbraio – 26 maggio 2019

La nuova, ampia sala espositiva Magliabechiana riunirà dodici opere di Antony Gormley, realizzate in diversi materiali e dimensioni, che esplorano il corpo nello spazio e il corpo come spazio. Altre due sculture saranno collocate negli ambienti della collezione storica, mentre una terza sarà installata sulla terrazza degli Uffizi, sopra la Loggia dei Lanzi. Molti di questi lavori sono stati realizzati per l’occasione, e sono frutto di un lungo processo creativo: tra essi Veer II (2018), un’evocazione tridimensionale in ghisa di un sistema nervoso al centro del corpo, a grandezza naturale, e Breathe (2018), un’opera espansiva di grandi dimensioni ricoperta di piombo, che applica i principi cosmici del Big Bang alla singolarità di un corpo soggettivo.
Si è infine voluto cercare un ulteriore rapporto con la collezione storica degli Uffizi attraverso una sala dedicata al dialogo tra l’Ermafrodito dormiente, copia romana di età imperiale da un originale ellenistico del II secolo a.C. poggiante su un basamento, e il blocco Settlement (2005) che abbraccia invece il pavimento.

Antony Gormley
Seettlement, 2005
Blocchi in acciaio dolce di dimensioni variabili
24 x 208.5 x 60 cm
Foto di Stephen White, London
© the artist

Lessico femminile.
Le donne tra impegno e talento 1861-1926
a cura di Simonella Condemi
Palazzo Pitti, Galleria d’arte moderna, Sala del Fiorino
7 marzo – 26 maggio 2019

L’arco temporale considerato per la mostra prende avvio dall’ Unità Nazionale, che coincide con l’ iscrizione di alcune lavoratrici alla Fratellanza Artigiana (1861), e si conclude con il 1926, quando venne assegnato il Premio Nobel a Grazia Deledda: prima donna italiana a ricevere l’onorificenza, la scrittrice divenne un simbolo e un riscatto per le sue connazionali. Le opere esposte documentano la varietà dei talenti che hanno reso le donne interpreti della storia e del sapere, in settori diversi che vanno da quello più umile del lavoro dei campi fino a quello artistico-artigianale, letterario oppure scientifico. Ne emerge un caleidoscopio interessante, suggestivo e ancora poco conosciuto che cerca di delineare l’ importanza dell’impegno femminile nei vari ambiti del lavoro, dove l’inserimento delle donne sarà sempre più incisivo grazie alla passione delle protagoniste, che pur non rinunciando al loro ruolo familiare trovano uno spazio personale per realizzarsi. Un discorso artistico, dunque, ma anche di riflessione storica, che verrà integrato da un itinerario di approfondimento nel percorso della Galleria d’Arte Moderna. Nelle sale, infatti, le opere collegate a questa tematica saranno messe in evidenza con alcuni focus oppure segnalate in modo da essere individuate dal visitatore.

Cristiano Banti
Confidenze
Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, Gallerie degli Uffizi, Firenze

 

Tony Cragg
a cura di Eike Schmidt e Jon Wood
Giardino di Boboli
7 maggio – 13 ottobre 2019

Continua la serie di mostre di scultura contemporanea al Giardino di Boboli, stavolta con uno dei massimi nomi in campo internazionale, Tony Cragg (Liverpool, 1949). Il cuore del suo lavoro si ispira ai fenomeni generativi della materia, con risultati di un virtuosismo quasi tardo barocco, dalla forte componente tattile. L’artista ne emerge come una delle figure più aperte alla sperimentazione delle possibilità tecniche e formali delle arti plastiche. Dal 1977 vive e lavora in Germania, a Wuppertal, dove ha anche fondato il Waldfrieden Sculpture Park, un rinomato centro di scultura contemporanea in dialogo con la natura. Il Giardino di Boboli diventa pertanto una tappa fondamentale di questo impegno creativo che indaga il rapporto dell’opera d’arte con lo spazio pubblico, tema che ha catalizzato l’attenzione dell’artista negli ultimi anni (cinque sue sculture monumentali sono installate lungo la Park Avenue di New York come parte del NYC Parks Art in the Parks Program). E con il Giardino, il paesaggio e l’elemento naturale:
infatti se da una parte elementi del Minimalismo, ricordi del dinamismo futurista, estetica della macchina sono alcuni dei più evidenti riferimenti dell’artista, dall’altra il risultato è intensamente organico, un inno alla materia-Natura e alla sua inesausta forza vitale.

Tony Cragg
Industrial Nature
2015
Alluminio
Collezione privata

 

Omaggio a Cosimo I
Per celebrare i cinquecento anni dalla nascita di Cosimo I de’ Medici, il primo Granduca di Firenze, è stato ideato un trittico di iniziative in luoghi simbolo delle Gallerie degli Uffizi

 

Omaggio a Cosimo I
I cento Lanzi del Principe
a cura di Maurizio Arfaioli, Alessio Assonitis, Pasquale Focarile
Gli Uffizi, Sale di Levante
6 giugno – 29 settembre

La storica guardia medicea, i Lanzi, sono l’oggetto della mostra che gli Uffizi organizzano in collaborazione con il Medici Archive Project. Si tratta di una ricostruzione della vicenda plurisecolare di questa milizia, in un percorso espositivo che parte dalle origini, con Cosimo I, e arriva fino all’estinzione dei Medici nel Settecento. Una rassegna di dipinti, incisioni, disegni, armi, armature, addirittura suoni, racconteranno la storia dei Lanzi sotto vari aspetti – sociali, culturali, militari – e il loro impatto sulla vita cittadina. Il compito principale della guardia fu difendere la persona del sovrano e i suoi più stretti congiunti, pertanto le figure dei Lanzi sono presenze immancabili nelle raffigurazioni degli eventi legati al sovrano, ed anzi segnalano la presenza della corte nello spazio figurato, attraverso la loro arma iconica: l’alabarda. Grazie all’abbondanza di opere e documenti figurativi a disposizione, in mostra viene raccontata e rievocata la vita di un corpo soldatesco che ha inciso perfino sulla denominazione di uno dei monumenti più importanti di Firenze, La Loggia dei Lanzi in Piazza Signoria.

Stefano della Bella
Studio con figure di Lanzi
penna e acquerello su carta bianca
Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Gallerie degli Uffizi, Firenze

Omaggio a Cosimo I
Una biografia tessuta.
Gli arazzi in onore di Cosimo I
a cura di Alessandra Griffo e Lucia Meoni
Palazzo Pitti, Sala Bianca e Sala delle Nicchie
6 giugno – 29 settembre 2019

I momenti salienti del governo del primo Granduca Medici sono raccontati nella serie di otto arazzi, prodotti in due serie nell’arazzeria medicea sotto la direzione di Pietro Févère, capo arazziere della manifattura granducale. Le Storie di Cosimo I partono dalla sua salita al potere nel 1537, e continuano con il rinnovamento di Pisa; la conquista di Siena; l’ampliamento di Palazzo Vecchio e la costruzione degli Uffizi; il viaggio a Roma nell’ottobre 1560 per trattare con Papa Pio IV anche del titolo di granduca che riceverà nel 1569; la fondazione dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano; l’aiuto in denaro portato al re di Francia Carlo IX, figlio di Caterina de’ Medici, per combattere gli eretici; il conferimento della corona di Toscana a Giovanna d’Austria quando diventa sposa dell’erede di Cosimo I, il futuro granduca Francesco I, rinsaldando l’alleanza politica tra i Medici e gli Asburgo. La scelta degli episodi si deve probabilmente al letterato Francesco Rondinelli, autore anche del programma iconografico per le decorazioni di Pietro da Cortona e Ciro Ferri nelle sale dei Pianeti al piano nobile di Palazzo Pitti. La serie di arazzi, vera e propria “biografia tessuta”, era destinata alla Sala di Saturno, cuore del potere del sovrano, consacrata alle Udienze Segrete del granduca Ferdinando II, che con questa commissione legittimava e nobilitava il proprio governo, rendendo omaggio al suo predecessore.

Cosimo Ulivelli (disegno e cartone)
Sabatino Galeazzi e Matteo Benvenuti, sotto la direzione di Giovanni Pollastri
Giorgio Vasari presenta a Cosimo I il progetto per l’ampliamento di Palazzo Vecchio e per la nuova fabbrica degli Uffizi
1660-1662
lana e seta
Camera dei Deputati, Montecitorio, Roma

 

Omaggio a Cosimo I
Il villano e la sua botticella.
Divertimenti nel nuovo giardino
a cura di Alessandra Griffo
Palazzo Pitti, Sala delle Nicchie
6 giugno – 29 settembre 2019

Acquistato dalla consorte di Cosimo, Eleonora di Toledo, nel 1550, Palazzo Pitti divenne nel tempo la nuova residenza dei granduchi, da subito dotata di un ampio giardino, impostosi presto come modello da imitare per le regge di tutta Europa. Probabilmente la prima scultura realizzata per Boboli fu il Villano con la Botticella, scolpita entro il 1557 da Giovanni di Paolo Fancelli su disegno del maestro Baccio Bandinelli, e capostipite di una fortunata tradizione di statue di soggetto popolare che tutt’ora animano i percorsi all’aperto nel verde. Il restauro completato di recente vuole rendere omaggio alla coppia ducale e offrire una spunto di visita a questi luoghi cosimiani.

Giovanni di Paolo Fancelli su disegno di Baccio Bandinelli
Villano con la Botticella
marmo bianco
Giardino di Boboli, Gallerie degli Uffizi, Firenze

 

MOSTRA SORPRESA IN OCCASIONE DI PITTI UOMO
TITOLO, SOGGETTO E CURATELA VERRANNO ANNUNCIATI CON UNA CONFERENZA STAMPA DEDICATA NELLA PRIMAVERA 2019
Palazzo Pitti, Museo della Moda e del Costume
11 giugno – 29 settembre 2019

 

Costruire un capolavoro: la Colonna Traiana
a cura di Giovanni De Pasquale e Fabrizio Paolucci
Giardino di Boboli, Limonaia
18 giugno – 6 ottobre 2019

Concepita per celebrare le vittorie militari in Dacia dell’imperatore Traiano, la Colonna è anche un monumento alla sapienza tecnologica e costruttiva del mondo romano. L’esposizione permetterà di ripercorrere il viaggio dei colossali blocchi marmorei che compongono l’opera: dalle cave di Luni, a 800 metri di altitudine, furono trasportati fino al Portus Romae percorrendo 200 miglia marine, e poi fino alla capitale risalendo il Tevere. L’innalzamento del monumento dovette fare i conti con notevoli pesi: dalle 20-30 tonnellate per ognuno dei diciassette rocchi, fino alle circa 40 circa del capitello sommitale. La Colonna fu inaugurata il 12 maggio del 113 d.C. all’interno del Foro di Traiano, e la grande fortuna di cui godette ispirò artisti e architetti fino al XIX secolo. In mostra saranno presenti decine di opere provenienti dai principali musei archeologici italiani, oltre a modelli in scala e a grandezza naturale realizzati appositamente, che illustreranno le complesse procedure del trasporto dei blocchi e le diverse fasi del cantiere della colonna.

Claudio Capotondi
Disegno ricostruttivo delle macchine utilizzate per la costruzione della Colonna Traiana

 

Tutti i colori dell’Italia ebraica
Tessuti preziosi e stoffe dall’antica Gerusalemme al prêt-à-porter moderno
a cura di Dora Liscia Bemporad e Olga Melasecchi
Gli Uffizi, Aula Magliabechiana
27 giugno – 27 ottobre 2019

La mostra si divide in diversi capitoli che affrontano i vari aspetti del rapporto tra il mondo ebraico e i tessuti, sia per uso religioso che profano fino alla moda e all’imprenditoria del Novecento. Il concetto che la guida ha un respiro sociale e culturale vastissimo, in cui l’arte e la storia sono simbolicamente e concretamente intrecciate nelle trame dei manufatti. Questo trionfo di stoffe sarà esposto in un percorso articolato in otto sezioni, che partono dai tempi del sommo sacerdote Aronne, e arrivano fino alla moda del Novecento e dell’imprenditoria tessile moderna, passando da temi quali il ruolo della scrittura come motivo decorativo, l’utilizzo dei tessuti per gli addobbi delle sinagoghe, il ricamo come lavoro segreto e il ruolo della donna. E poi il tessuto come forma di affermazione sociale degli strati più abbienti delle comunità ebraiche, che non esitarono ad apporre stemmi negli arredi per le sinagoghe, i legami commerciali e familiari con i paesi del Mediterraneo, e le conseguenti contaminazioni nello stile dei manufatti. Di grande interesse anche la sezione dedicata all’emancipazione degli ebrei nell’Ottocento, e al loro ruolo sia di artisti, che di collezionisti eccelsi di tessuti, responsabili in ultima analisi del fiorire degli studi in quel campo fino allora trascurato.

Anonimo ricamatore romano
Meil Fiano
1764
raso di seta ricamato
Museo Ebraico di Roma

 

I Cieli in una stanza.
Soffitti lignei a Firenze e a Roma nel Rinascimento
a cura di Claudia Conforti, Maria Grazia D’Amelio, Francesca Funis, Lorenzo Grieco
Gli Uffizi, Sala Detti e Sala del Camino
30 agosto – 1 dicembre 2019

La mostra illustra i soffitti lignei a cassettoni, chiamati “cieli” nel Rinascimento. Elementi costruttivi e ornamentali dello spazio interno, i soffitti sono un compendio di tecnica, di arte e di rappresentazione simbolica, che attualizza la cultura antica, nella rifondazione che tra Quattro e Cinquecento interessa chiese e palazzi a Firenze e a Roma. Saranno esposti disegni in gran parte provenienti dalla raccolta degli Uffizi, che illustrano prototipi antichi, dalla Domus Aurea al tempio di Bacco a Roma; progetti dei Sangallo, di Vasari e bottega, di Michelangelo, di Zucchi, di Maderno e altri; le monumentali capriate portanti. Arricchiranno la mostra dipinti, incisioni, modelli e autentici lacunari rinascimentali. Dispositivi interattivi mostreranno soffitti lignei di Roma e Firenze, scelti tra i più belli e importanti.

Giorgio Vasari
Studio per fregio
penna e acquerello su carta bianca
Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Gallerie degli Uffizi, Firenze

 

Plasmato dal fuoco.
La scultura in bronzo nella Firenze degli ultimi Medici
a cura di Eike D. Schmidt, Sandro Bellesi e Riccardo Gennaioli
Palazzo Pitti, Tesoro dei Granduchi
18 settembre 2019 – 12 gennaio 2020

Attraverso una scelta mirata di opere, la mostra intende offrire un quadro completo dell’arte della scultura in bronzo nel capoluogo toscano soprattutto al tempo degli ultimi granduchi di casa Medici. Partendo da una selezione di opere significative del Giambologna, della sua scuola e dei maestri più importanti nella lavorazione metallica del primo Seicento, la scelta delle opere si concentra sulle commissioni nate, essenzialmente, per diretto impulso della corte fiorentina o comunque ad essa legate. Particolare risalto sarà dato alle figure di Giovan Battista Foggini e Massimiliano Soldani Benzi, protagonisti di un profondo rinnovamento della scultura toscana, diventata a tutti gli effetti una delle scuole scultoree europee più rinomate del tempo. Da loro partirà la rinascita della scultura in bronzo a Firenze tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, cui tutta l’Europa guarderà, grazie alle strepitose creazioni di artefici fiorentini come Giuseppe Piamontini, Giovacchino Fortini, Antonio Montauti, Agostino Cornacchini, Lorenzo Merlini, Girolamo Tacciati, Giovan Camillo Cateni e Pietro Cipriani.

Massimiliano Soldani Benzi
Tre studi per i piedistalli dei vasi con manici composti da cigni e amorini
1689 ca.
matita nera, penna e inchiostro bruno
Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Gallerie degli Uffizi, Firenze

Pietro Aretino e l’arte del Rinascimento
a cura di Anna Bisceglia, Matteo Ceriana e Paolo Procaccioli
Gli Uffizi, Aula Magliabechiana
26 novembre 2019- 1 marzo 2020

Un centinaio tra dipinti, sculture, oggetti di arte applicata, arazzi, miniature e libri a stampa, ricostruiscono il mondo di un grande intellettuale del Cinquecento, Pietro Aretino (1492-1556). Il suo ritratto alla Galleria Palatina è uno dei capolavori di Tiziano, noto per le effigi di Papi e Imperatori, nientemeno. Pietro Aretino visse, e alimentò con i suoi scritti, un momento fondamentale per la storia e per l’arte italiana: quello che vide l’affermazione di Michelangelo e Raffaello a Roma e la diffusione in tutta Europa della cultura maturata nei primi tre decenni del Cinquecento nello sfarzo della corte di Giulio II, Leone X e Clemente VII. Aretino visse, in una parola, nel pieno della “Maniera Moderna”, secondo la definizione di Giorgio Vasari nelle sue Vite degli artisti, pubblicate nel 1550 e nel 1568. La mostra è scandita in cinque sezioni che illustrano i principali momenti della vicenda di Pietro, e l’avvicendarsi di scenari che vanno dagli esordi tra Arezzo e Perugia, all’approdo alla corte pontificia Roma, fino al trasferimento nel nord Italia, a Mantova prima e infine a Venezia.

Sebastiano Luciani detto Sebastiano del Piombo
Ritratto femminile
1512
olio su tavola
Galleria delle Statue e delle Pitture, Gallerie degli Uffizi, Firenze

http://www.uffizi.it

“A Cavallo del tempo”, dall’antichità al Medioevo, una mostra alla Limonaia del Giardino di Boboli

L’antica colonia greca di Himera, in Sicilia, nel 480 a. C. fu teatro di una storica battaglia in cui i Siracusani sconfissero i Cartaginesi in un violento scontro in cui morirono centinaia di soldati e di cavalieri. Alcuni anni fa negli scavi della necropoli, la più importante in Europa, e in prossimità del luogo dove avvenne la battaglia sono state rinvenute le fosse dei combattenti e accanto ad esse quelle dei cavalli. Un rinvenimento particolarmente raro nel mondo greco e della magna grecia del V secolo, che ha destato una grande attenzione da parte degli studiosi. Alcuni esemplari rinvenuti vestivano morsi ad anello in bronzo, di area iberica, confermando così la presenza di mercenari iberici nell’esercito cartaginese come narrato da Erodoto.

Oggi le teste equine, un tempo sepolte accanto ai loro cavalieri e conservate nel Museo Pirro Marconi del Parco Archeologico di Himera, sono a Firenze nella mostra che si è aperta al pubblico  nella settecentesca Limonaia del Giardino di Boboli dal titolo “ A cavallo del tempo. L’arte di cavalcare dall’antichità al Medioevo” a cura di Lorenza Camin e Frabrizio Paolucci. Un viaggio dedicato al rapporto tra l’uomo e il cavallo attraverso una selezione di un centinaio di reperti provenienti da Musei italiani e stranieri che abbracciano oltre duemila anni di storia, dalla prima Età del Ferro fino al Tardo Medioevo e che si dispiegano in cinque sezioni: la Preistoria, il mondo greco e magno greco, il mondo etrusco e venetico, l’epoca romana e il Medioevo.

“L’intero concetto di questa mostra sembra contenuto in una delle opere che vi sono esposte, – osserva il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – una splendida coppia di frontali in bronzo e avorio del IV secolo a.C. destinati a proteggere il muso del cavallo: il perimetro della lamina sagomata e decorata a sbalzo ne segue pertanto l’anatomia allungata, ma al suo interno, invece di una fisionomia equina, racchiude le sembianze di un volto umano con un elmo sul capo. Cavallo e cavaliere diventano una cosa sola. Dal Paleolitico fino a tutto il Cinquecento, la rassegna di fatto indaga questo rapporto, di un’attualità spesso insospettata e che attraversa tutta la nostra storia”.

Morsi, filetti, speroni, staffe, sono esposti accanto a una serie di opere scelte per illustrare il ruolo primario del cavallo nel mondo antico, mentre la suggestiva multivisione “ A cavallo del tempo” ideata e diretta dal regista Gianmarco D’Agostino e girata in un maneggio sulle colline di Firenze ci restituisce con le immagini del reale l’incanto del rapporto di amicizia tra il cavallo e l’uomo. Tra i molti e degni di nota reperti esposti alla visione del pubblico il carro di Populonia, raro esempio di calesse etrusco rinvenuto nella metà del XX secolo nella Fossa della Biga e ricomposto dopo l’ intervento di restauro, l’opera datata all’inizio del V secolo s. C. era un veicolo destinato al trasporto di personaggi di alto rango.

Sintesi tra uomo e cavallo la kylix attica a figure rosse con Atena e il cavallo di Troia conservata al Museo Archeologico di Firenze, l’esemplare dipinto dal Pittore di Sabouroff presenta la dea Atena seduta su un trono mentre accarezza un grande cavallo ornato con le tainiai niketeriai, le bende di lana rossa simbolo della vittoria. La copertina del catalogo, edito da Sillebe, è invece dedicata alla Protome di cavallo “Medici Riccardi”, bronzo fuso un tempo dorato a lamina e a foglia datato 340-330 a.C. a lungo conservata nel cortile del palazzo mediceo e parte di una scultura di poco superiore al vero e dorata e con alla base della criniera un’iscrizione greca tipica delle colonie doriche della Sicilia.

A Cavallo del tempo. L’arte di cavalcare dall’antichità al Medioevo

Limonaia del Giardino di Boboli – Palazzo Pitti – Firenze

Fino al 14 ottobre 2018

Orario : lunedì- domenica 10-19 ( giugno, luglio, agosto), 10-18 ( settembre-ottobre) chiuso il primo e ultimo lunedì del mese

Visite guidate : info e prenotazioni Firenze Musei 055.290383 firenzemusei@operalaboratori.com

www.uffizi.it

 

Al via domani la XVI edizione di Settembre in Piazza della Passera a Firenze

“Siamo orgogliosi di questa sedicesima edizione – ad aprire la conferenza stampa per l’edizione 2016 di Settembre in Piazza della Passera è Stefano Di Puccio ideatore e organizzatore della manifestazione oltreché titolare della Trattoria 4 Leoni – resistiamo nonostante il degrado di questo quartiere e la piazza rimane un punto di riferimento solido, anche quest’anno siamo felici di proporre qualcosa di nuovo e per il Poetry Slam curato da Rosaria Lo Russo  che per primi abbiamo portato a Firenze si tratta del terzo anno consecutivo”. Da martedì 6 a venerdì 9 settembre torna uno egli appuntamenti più amati dai fiorentini e non nel cuore dell’Oltrarno che per quattro serate si animerà con spettacoli da vivo e gratuiti di poesia contemporanea, musica e arte.

Ad aprire il Settembre in piazza della Passera sarà il festival di poesia e performance PPPP_LaPasseraPoesia\/PerformanceInPiazza, a cura della poeta e performer Rosaria Lo Russo. La prima sera andrà in scena un’accesa gara di Poetry Slam, mentre la seconda si terrà la presentazione in anteprima a Firenze della sua ultima opera “Nel nosocomio”, seguita dalla spoken music della coppia Lello Voce/Frank Nemola. Giovedì e venerdì, poi, due serate dedicate alla musica, dirette come da tradizione da Alessandro Di Puccio, con un ambizioso quanto coinvolgente progetto di fusione di arti visive e musica, la prima sera, e spazio ai giovani talenti, nell’ultima, con un’inedita commistione di linguaggi, dal jazz alla classica, dalla lirica alla musica popolare. “ Sono felice ed emozionata – ha detto Rosaria Lo Russo – questo è il terzo anno per il festival di Poesia  e rappresenta già una piccola tradizione, la poesia del resto nasce dalla piazza, nell’antica Grecia esistevano i poeti-cantori, la poesia ha un alto valore e un valore storico che oggi ritroviamo nell’oralità di ritorno. La poesia non è per addetti ai lavori, o per chi ricorre all’autoproduzione, la poesia è un fenomeno che deve tornare ad essere fruibile così come viene fatto in tutto il mondo con le gare di Poetry Slam, qui a Firenze ci sarà Lello Voce e poeti che vengono da ogni parte d’Italia. La piazza risponde con molto entusiasmo – la giuria infatti viene estratta a sorte tra il pubblico e la gara fa parte del campionato LIPS che è anche sponsor dell’evento – è previsto anche un premio in danaro, è simbolico ma è un riconoscimento importante”.

Sotto la direzione di Alessandro Di Puccio direttore del Centro Attività Musicali gli eventi musicali, il grande concerto multimediale del collettivo Fu.Ori- Fusioni di Orizzonti, in programma per giovedì 8 settembre e il concerto RANDOM del 9 settembre con gli allievi del Conservatorio Cherubini che ha da diversi anni aperto una sezione dedicata alla musica Jazz. “ Random è una provocazione – ha detto Alessandro Di Puccio – sul palco ci saranno diverse formazioni e si passerà da un linguaggio musicale a un altro senza soluzione di continuità, da Rossini a Davis,  con l’idea di sperimentare l’ascolto  e far capire l’onestà dei linguaggi musicali e l’impegno di chi dedica la propria vita alla musica” “Questo è il quarto anno che partecipa anche il Conservatorio Cherubini – dice Paolo Zampini che da un anno ricopre la carica di direttore – è molto stimolante, ogni anno sempre qualcosa di diverso e la scommessa con la musica classica è stata accolta con entusiasmo dagli insegnanti. Tutti i giovani poi hanno già all’attivo premi nei vari concorsi musicali, oltre a suonare come aggiunti nei teatri fiorentini.  L’eccellenza musicale in Italia – ha detto Zampini – è reale, il problema è che a fronte di una grande preparazione l’Italia sta scomparendo nella sua identità di inventiva perché troppo spesso viene dato risalto ai grandi eventi, mentre la cultura si fa ogni giorno e  nei piccoli centri”.

 

Ecco il programma nel dettaglio

 

Martedì 6 settembre, appuntamento alle ore 21 con una serata di Poetry Slam che scalderà la piazza e gli animi. La gara poetica, con giuria popolare estratta dal pubblico, invitata a decretare il vincitore, è valida per il campionato L.I.P.S. Lega Italiana Poetry Slam 2016/17. “Il Poetry Slam ci fa guardare alla poesia come un’azione collettiva e sociale, divertente e arrabbiata – spiega Rosaria Lo Russo – attraverso la messa in scena dei corpi e delle voci di poeti e poete diversissimi fra loro“.

Il maestro di cerimonia, conduttore della gara e della serata, sarà Lello Voce, mentre sul palco si sfideranno, a suon di versi, Paolo Gentiluomo (Genova-Milano), Marcello Frixione (Genova), Francesca Genti (Torino-Milano), Marthia Carrozzo (Lecce-Firenze), Lidia Riviello (Roma), Simone Savogin (Como), Tiziana Cera Rosco (Milano) e Julian Zhara (Venezia).

Forma d’espressione individuale già diffusa in Europa e in America, e che si sta diffondendo sempre di più anche nel nostro paese, lo Slam – come dice il poeta Lello Voce, che lo ha introdotto in Italia nel 2001 – è “una maniera inedita e rivoluzionaria di ristrutturare i rapporti tra il poeta e il ‘pubblico della poesia’. È sport e insieme arte della performance, è poesia sonora, vocale; lungi dall’essere un salto oltre la ‘critica’, lo slam poetry è un invito pressante al pubblico a farsi esso stesso critica viva e dinamica”.

Sempre il primo giorno avremo un “Settembre-extra” con PARLA CON I MURI, una passeggiata urbana tra le opere di Clet, Blub, Exit Enter e le scritte del popolo dei muri, con Maria Paternostro in collaborazione con ScandaloSoBrio. Partenza da piazza Poggi, sotto la Torre San Niccolò, alle ore 18.30 (prenotazione obbligatoria, max. 30 persone, all’indirizzo mariapat@informacitta.net o al numero 348 2416549). Al termine della passeggiata, slide-show in Piazza della Passera.

 

L’allegoria dell’Italia contemporanea di “Nel nosocomio”,una performance ispirata all’ultima omonima opera poetica di Rosaria Lo Russo (Effigie, 2016), apre invece la serata di mercoledì 7. In un non meglio identificato cronicario composto di morti tenuti in vita a suon di fitness e zone relax, si agita un gruppo di non-anime in pena di ogni estrazione asociale e sub culturale, interpretate dagli attori della Compagnia del Teatro delle Arti di Lastra a Signa, insieme all’autrice Rosaria Lo Russo: Rosanna Gentili, Francesco Mancini, Gianfranco Quero, Giusi Merli (interprete del film premio Oscar La grande bellezza) e la voce registrata della giovane attrice fiorentina Gaia Nanni. La performance “Nel nosocomio” è guidata dal poeta e critico letterario, Marco Simonelli. Musiche di Massimo Liverani.

A seguire, sempre mercoledì, troviamo Il Fiore inverso, una performance di poesia e musica di e con Lello Voce e Frank Nemola, un vero e proprio ‘libro da leggere con le orecchie’. A quattro anni dalla conquista del Premio Napoli per le opere multimediali, grazie a “Piccola cucina cannibale”, la coppia poetico-musicale Lello Voce e Frank Nemola ci presenta un disco-libro di poesia che percorre sentieri nuovi e sempre più avanzati nella ricerca di nuove forme capaci di interpretare la contemporaneità senza rinunciare alla possibilità di raggiungere ed emozionare un pubblico sempre più vasto. La maestria compositiva di Nemola fa sì che dalla Tecno alle Canso provenzali, dal Rap al Jazz, dal Tango alla Ballata, dal Rock all’Elettronica, differenti forme musicali dialoghino e si fondino a vicenda, seguendo la musica che la poesia di Voce già porta in sé e raccontando con la sonorità delle parole dette ad alta voce le storie del presente.

 

Giovedì 8 settembre torna in piazza, dopo tre anni, un grande evento multimediale: un concerto che si muove sul doppio binario della musica e dell’arte visiva (fotografia, cinema, pittura).Si tratta di Fu.Ori – Fusioni di Orizzonti uno spettacolo progettato e realizzato da omonimo collettivo costituito da artisti provenienti dall’ambito delle arti visive come Piero Mazzoni, Paolo Lauri, Rosalind Keith, Alessandro Visconti e Giacomo De Bastiani, insieme ai musicisti e compositori Alessandro Di Puccio e Marco Lamioni. Sequenze inedite e altre estratte da progetti multimediali già presentati proprio sul palco di piazza della Passera, come The Sthendhal Sindrome di Visual Orchestra (con Alessandro Visconti) e Exp di Curved Lights.

La formazione dell’ensemble musicale è costituita da Alessandro Di Puccio (vibrafono, percussioni), Marco Lamioni (chitarra), Simone Santini (sax alto, oboe, flauto, ewi), Luca Marianini (tromba), Renato Cordovani (clarinetto, clarinetto basso), Marco Gallenga (violino), Massimiliano Calderai (pianoforte) e Francesca Taranto (voce, basso acustico).

 

Settembre in piazza della Passera si chiude venerdì 9 settembre con RANDOM, serata-concerto con i migliori giovani allievi del corso di jazz del Conservatorio Luigi Cherubini e del CAM di Firenze. Dal jazz alla musica classica, alla “extracultura” popolare. Una panoramica percorsa senza pause, in assenza di soluzioni di continuità ma soprattutto senza passaggi guidati. In modalità random si passerà dall’esecuzione di un quartetto di un autore classico all’improvvisazione jazzistica su un tema di Miles Davis, ad un’aria d’opera alle atmosfere klezmer e così via. Un invito a fruire di quanta più musica possibile senza alcun limite.

Sul palco i migliori allievi delle due più importanti scuole di musica fiorentine, il conservatorio Luigi Cherubini e il CAM_Centro Attività Musicali unite in un progetto che mira a trovare spazi espressivi per le proposte di giovani musicisti.

Sedici musicisti per quattro ensemble musicali, provenienti dal Conservatorio L. Cherubini – il quartetto d’archi diretto dal M° Alina Company, il quartetto di clarinetti diretto dal M° Fabio Battistelli e il piccolo ensemble vocale lirico diretto dal M° Gianni Fabbrini e dal CAM, il modern jazz sextet diretto da Alessandro Di Puccio.

 

Per “Settembre-extra”, al termine della serata, proiezione di “Fog of Bwindi”, docufilm di Anna Bohlmark, che evidenzia la situazione critica dei Pigmei Batwa dell’Uganda sfrattati dalla foresta di Bwindi nel 1991 per creare un parco nazionale per la protezione dei gorilla di montagna.

 

Tutte le serate sono ad ingresso gratuito e hanno inizio alle ore 21.00, eccetto quella di giovedì 8 settembre che inizia alle 21.30.

 

 

 

Per informazioni: Associazione culturale In Piazza

Tel.329 0058885 – email info@inpiazza.org

www.4leoni.comfacebook.com/piazzadellapassera